Conferenza stampa della Regione Campania – in programma martedì 3 maggio, alle ore 11, presso il Centro Direzionale di Napoli Isola C3 (auditorium) – sul “Programma obbligatorio di eradicazione delle malattie infettive delle specie bovina e bufalina in regione Campania”.

“È necessario fare chiarezza – spiega l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo – per dare una risposta puntuale e definitiva a tutti gli allevatori, evitando strumentalizzazioni, nella direzione del massimo rigore e della vicinanza agli operatori indicata dal presidente Vincenzo De Luca. Il Piano varato dalla Regione Campania per eradicare la tubercolosi e la brucellosi, discusso a più riprese con i rappresentanti degli allevatori nei vari incontri svolti presso gli uffici regionali e le aziende, recepisce tutti gli input degli operatori. Siamo sempre pronti al dialogo costruttivo, monitorando l’andamento del Piano ed, eventualmente, mettendo in atto azioni correttive. Basta tensioni”.

Nel corso della conferenza stampa Nicola Caputo, assessore per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Campania, presenterà il Programma con Pierdavide Lecchini, direttore generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari del Ministero della Salute; Maria Passari, direttore generale per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali della Regione Campania; Antonio Limone, direttore generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno; Paolo Sarnelli, responsabile Unità Operativa Dirigenziale della Regione Campania “Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria”; Piero Frazzi, direttore generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia-Romagna “Bruno Ubertini”; Nicola D’Alterio, direttore generale Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise;Ferdinando Russo, direttore generale ASL Caserta; Giuseppe Iovane, professore di Malattie Infettive degli Animali Domestici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II; Giuseppe Campanile, professore di Zootecnica Speciale dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.


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