Ha riscosso un notevole successo l’importante workshop “La zootecnia di precisione e consulenza specialistica. L’impatto della nuova Pac sugli allevamenti”, organizzato da Cia Campania e tenutosi ieri nel quadro della fiera zootecnica CampaniAlleva che si tiene in questi giorni a Benevento in Contrada Olivola, presso l’area CECAS.

Si sono affrontati nell’incontro in parallelo le tematiche della zootecnia di precisione, che sempre più tende a razionalizzare l’alimentazione animale in vista del benessere e di un minor impatto ambientale delle mandrie con la rivoluzione in fatto di pagamenti diretti che si prospetta con l’adozione della Pac 2023-2027.

Ha moderato i lavori Pasquale Spitaletta che ha introdotto i relatori ed ha stimolato il dibattito. Ai saluti di Carmine Fusco, presidente di Cia Benevento, che ha dato la piena disponibilità ed auspicato che questo evento diventi sempre più centrale per Benevento, per la Campania e per tutto il Sud, si sono aggiunti quelli di Davide Minicozzi, presidente dell’Associazione Allevatori Campania Molise, ente organizzatore della fiera.

Si sono quindi confrontati sui temi della giornata i relatori. Sono intervenuti per Cia Mario Grasso, direttore della Cia Campania e Domenico D’Amato, direttore del Centro di Assistenza Agricola Cia Agricoltori Italiani, che hanno accennato alle criticità della riforma della Pac.

Mentre Vincenzo De Lucia di Regione Campania – che per l’ente di Palazzo Santa Lucia opera sui temi zootecnici nella Commissione Politiche Agricole della Conferenza Stato Regioni, – ha aggiornato sui lavori in corso e ha condiviso alcune modifiche da apportare ai bandi Complemento di sviluppo rurale per la Campania 2023-2027- De Lucia ha dato un suo contributo anche sulla discussione in atto al Masaf sulle misure da adottare per il comparto zootecnico.

Il professor Giuseppe Iovane, dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, membro del Comitato tecnico scientifico sul benessere animale ha messo a fuoco il tema del benessere animale, anticipando i chiarimenti e le soluzioni che sta portando nel comitato tecnico scientifico interministeriale. Fuori programma il gradito intervento di Maria Passari, direttrice generale alle Politiche agricole di Regione Campania.

Sono stati presi in esame gli obiettivi della nuova Pac, che vanno dal miglioramento del benessere animale, all’innalzamento della qualità delle produzioni agroalimentari, fino al contrasto del fenomeno dell’antimicrobico resistenza (AMR) e ad una maggiore trasparenza del mercato agroalimentare.

È quindi seguita un’analisi di impatto dell’applicazione dell’ecoschema 1, che – al primo livello di sostegno – prevede, in aggiunta al pagamento di base della Pac, un premio per la riduzione degli antibiotici, pagato annualmente in somma variabile per ogni unità di bestiame adulta presente in allevamento, con l’obiettivo di ridurre l’antibiotico resistenza negli animali. Tale pagamento è previsto per qualsiasi tipologia di allevamento.

E’ stato quindi affrontato l’impatto del secondo livello di sostegno dell’ecoschema 1 che prevede invece degli elevati premi per soli bovini e suini con pascolo: modalità di allevamento che migliora il benessere delle mandrie, la qualità dei prodotti zootecnici e riduce l’impatto sull’ambiente. Si tratta di una importante occasione per gli allevatori di bovini e suini delle aree interne.

Infine, è stata spiegata la misura ACA 30 del Piano Strategico della Pac sul benessere animale e la Certificazione SQNBA e le demarcazioni di questa misura con l’ecoschema 1.


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