Lepri e uccelli vari liberati nelle oasi di Licola e dei Monti Lattari. Un omaggio alla libertà, un gesto che invita i cacciatori a farsi da parte, le bestie ad avere fiducia nell’uomo che non vuole la loro scomparsa. Era questo il rischio: che quelle due zone fossero la tomba della fauna perché i bracconieri da quelle parti non scherzano. Spesso per sport, per lucro o per fame.
Brucellosi, Caputo: «Dimezzata l’incidenza e diminuiti i focolai attivi»
“Abbiamo introdotto tutte le iniziative possibili per contrastare la diffusione della brucellosi bufalina in alcune aree della nostra regione, ottenendo risultati confortanti: per la prima volta nell’ultimo quinquennio, in cui erano state raggiunte punte di Leggi tutto…
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