CAMPANIA: DAL 21 SETTEMBRE AL VIA STAGIONE CACCIA
PREVISTE 5 GIORNATE DI PREAPERTURA. DIVIETO ASSOLUTO PER ALCUNE SPECIE

La Giunta Regionale della Campania, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e alle Attività Produttive, Andrea Cozzolino, ha approvato il calendario venatorio per la stagione 2008-2009.
Il provvedimento stabilisce l’apertura della stagione di caccia in Campania per il prossimo 21 settembre 2008, e la chiusura per il 31 gennaio 2009.
Vengono inoltre regolamentati il carniere giornaliero ammissibile, le specie protette (combattente, coturnice, pernice rossa, cervo, daino, capriolo, muflone, peppola e fringuello), le giornate e gli orari di caccia consentiti, le regole per l’utilizzazione e l’addestramento dei cani e per la programmazione delle battute di caccia.

Le giornate di caccia saranno tre per settimana, a scelta del cacciatore, a eccezione del martedì e del venerdì, giorni di silenzio venatorio.
Non sarà consentito cacciare, inoltre, per tre giorni consecutivi. Prima del 16 settembre sono previste 5 giornate definite di “preapertura”, nei giorni 3, 7, 10, 14 e 17 settembre 2008. In queste giornate è consentito l’esercizio venatorio soltanto alle specie quaglia e tortora, e per quest’ultima soltanto da “appostamento temporaneo”.

Il calendario si presenta differenziato per alcune specie “cacciabili”.
Per l’intero periodo sarà possibile cacciare colombaccio, folaga, gallinella d’acqua, germano reale, alzavola, marzaiola, canapiglia, mestolone, moriglione, fischione, codone, moretta, beccaccino, frullino, cesena, tordo bottaccio, tordo sassello, porciglione, pavoncella, cornacchia grigia, gazza, ghiandaia e volpe.
Chiusura anticipata, al 31 dicembre 2008, per la caccia a merlo, allodola, starna, tortora e quaglia (per quest’ultima specie la caccia è interdetta i giorni 24 settembre e 2, 8, 13, 16 e 18 ottobre), mentre al 14 gennaio 2008 per beccaccia e fagiano. Dal primo ottobre al 31 dicembre 2008, infine, è limitata la caccia a coniglio selvatico, lepre comune e cinghiale.

La Giunta Regionale, per la diminuita consistenza faunistica e per scelta di politica venatoria e tutela ambientale, vieta la caccia per l’intera annata venatoria di alcune specie.
In particolare: combattente, coturnice, pernice rossa, cervo, daino, capriolo, muflone, peppola, fringuello, oltre a quelle che, pur non menzionate, sono incluse negli elenchi delle leggi nazionali e regionali.
Ulteriori limitazioni riguardano il divieto all’uso di richiami vivi appartenenti agli ordini anseriformi e caradriformi e quello, per le aree Natura 2000, all’uso di munizionamento a pallini di piombo all’interno delle zone umide, nonché nel raggio di 150 metri dalle rive più esterne.

Nel provvedimento approvato in Giunta vengono anche stabilite le quantità massime del “carniere”, cioè i capi che è possibile abbattere per ogni battuta di caccia. Per la fauna stanziale, 2 capi per giornata (con la limitazione a un capo per giornata per le specie cinghiale e starna e con un massimo di una lepre a settimana).

Nel caso di abbattimento di lepri, i cacciatori sono invitati a segnalare data e località dell’abbattimento all’ Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, inviando anche campioni di tessuti o foto digitali degli esemplari abbattuti, al fine di determinare la distribuzione della lepre italica sul territorio campano.
Per la fauna migratoria, invece, il carniere è fissato a 15 capi per giornata, con le seguenti limitazioni: 5 colombacci, 3 tortore, 3 quaglie e 3 beccacce (con l’ulteriore limitazione, per queste ultime tre specie, di 20 capi per l’intera stagione venatoria).
Le battute di caccia al cinghiale e alla volpe saranno disciplinate dalle Amministrazioni Provinciali, che possono consentirne la pratica esclusivamente nei giorni di giovedì e domenica, mediante battute autorizzate per determinate località, con modalità rese note a mezzo di apposito manifesto che riporti, per ciascuna località, le date e le squadre autorizzate.
Nelle aziende faunistico venatorie e agrituristiche venatorie le due giornate settimanali possono essere diverse dal giovedì e domenica, previa comunicazione alle autorità.
Regolamentato anche l’addestramento e l’allenamento dei cani da ferma e da seguita, che è consentito dall’ 1 al 31 agosto 2008, dall’alba alle ore 10.00 e dalle ore 18.00 alle 20.00, nelle sole zone individuate dalle Amministrazioni Provinciali in cui non è vietata la caccia e non vi sono colture in atto.
In particolare, l’uso del cane da ferma è consentito dal 3 settembre 2008 al 31 dicembre 2009; successivamente, è consentito esclusivamente sulle specie che seguono e per i periodi per esse stabiliti dal calendario: Fagiano, Beccaccia, Porciglione, Frullino, Beccaccino, Gallinella d’acqua, anatidi lungo i corsi d’acqua.
L’uso del cane da seguita, invece, è consentito dal 21 settembre al 31 dicembre 2008. Successivamente a tale data, e fino a chiusura delle attività venatorie, i cani da seguita potranno essere utilizzati esclusivamente per la caccia alla volpe, sia in battute autorizzate dalle Amministrazioni Provinciali (nei giorni di mercoledì e domenica), sia in aziende faunistico-venatorie (in quest’ultimo caso anche su selvaggina d’allevamento).

I cacciatori non residenti in Campania che richiedono di praticare la caccia sul territorio regionale devono osservare le stesse limitazioni; qualora il calendario venatorio della regione di appartenenza contenesse indicazioni più restrittive, le stesse si applicano anche sul territorio della Regione Campania.

“Anche quest’anno – ha dichiarato l’assessore Cozzolino – grazie a un intenso confronto con le associazioni di agricoltori e venatorie e con le amministrazioni locali, abbiamo tenuto in giusta considerazione sia le esigenze dei cacciatori sia quelle del territorio approvando un calendario venatorio in linea con le direttive comunitarie e ministeriali. Una concertazione seria, che ha permesso di agire pensando innanzitutto alla protezione degli animali e alla tutela del patrimonio faunistico campano”.

REGIONE CAMPANIA. COMUNICATO UFFICIO STAMPA DEL 26 LUGLIO 2008


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