Bando contributi per il Benessere animale Scadenza 10 luglio

Diffondere tra gli allevatori
Vi mando una breve sintesi del Bando che scade il 10 luglio
L’hanno esteso anche agli ovicaprini e ai bovini da latte per cui vi può interessare
Contattare al mio Studio Antonella Gasparetti e Valentina Burnelli
tel 075-8947433
Dr. ssa Antonella Gasparetti 348/807710
Saluti
——————-
Prof. Giuseppe Altieri, Agroecologo
Studio AGERNOVA – Servizi Avanzati per l’Agroecologia e la Ricerca
Loc. Viepri Centro 15, 06056 Massa Martana (PG)
Cell 347-4259872
http://www.agernova.it

CONTRIBUTI REGIONALI PER LA MISURA 14- BENESSERE DEGLI ANIMALI –
INTERVENTI 14.1.1 – 14.1.2 – 14.1.3

Il Piano di Sviluppo Rurale dell’Umbria (PSR 2014/20) offre la possibilità alle aziende zootecniche di usufruire di premi per il benessere degli animali.

CONDIZIONI PER USUFRUIRE DEI PREMI:

1) Introdurre uno dei sistemi di allevamento previsti dagli interventi 14.1.1 e 14.1.2 della misura 14 che vada oltre ai requisiti minimi previsti dalle norme di condizionalità e da altri pertinenti requisiti obbligatori1, in sostituzione di quello intensivo;
2) introdurre e mettere a sistema nell’allevamento pratiche a livello gestionale, tecnico e sanitario che contribuiscono a migliorare il livello di benessere animale per le specie considerate dall’intervento 14.1.3 della suddetta misura;
3) mantenere tale/i sistema/i di allevamento di nuova introduzione per almeno 5 anni;
4) mantenere per tutto il periodo vincolativo quinquennale la condizione di ammissibilità di almeno 3 UBA a premio oltre agli specifici impegni previsti dall’intervento;
5) non incrementare le UBA a premio durante il periodo d’impegno, fatta salva la possibilità di presentare nuove domande di aiuto per il bestiame incrementato;
6) essere agricoltore in attività che eserciti attività di allevamento (sul territorio regionale) per le specie indicate nei singoli interventi 14.1.1 – 14.1.2 – 14.1.3, titolare di Partita IVA con codice agricolo e iscritto alla Camera di Commercio con codice ATECO agricolo;
7) costituire ed aggiornare la Banca Dati Nazionale dell’Anagrafe Zootecnica (BDN) in riferimento alle diverse specie animali allevate oggetto di aiuto.

INTERVENTO 14.1.1 INTRODUZIONE DEL SISTEMA DI ALLEVAMENTO DI SUINI ALL’APERTO

Tipologie
suini
Impegni del beneficiario
Importo premio (€/UBA/anno)

Superf da garantire per ogni fase dell’allevamento per aziende in Zone Vulnerabili da Nitrati (ZVN)
mq/capo
Superf da garantire per ogni fase dell’allevamento per tutte le altre zone del territorio regionale
mq/capo

Scrofe
1600
500
318,001
Suini in accrescimento/ingrasso
600
300

Inoltre si deve garantire almeno un abbeveratoio a tazza ogni 15 suinetti o suini o 10 scrofe e un numero adeguato di mangiatoie per l’alimentazione degli animali, con un fronte minimo unitario di 0,45 m/capo;
Tutte le fasi dell’allevamento devono avvenire all’esterno, eventuali periodi di confinamento al chiuso devono essere giustificati da motivazioni di ordine veterinario (parto, cura, profilassi) comprovate da parte di un medico veterinario o dall’autorità sanitaria competente.
L’importo del premio ammonta a 318,00 €/UBA/anno.
L’allevatore, durante il primo anno di impegno, dovrà frequentare con profitto un corso di
formazione professionale della durata di 15 ore e nei successivi anni di impegno dovrà frequentare attività per il consolidamento delle proprie competenze di durata non inferiore alle 12 ore complessive.

INTERVENTO 14.1.2 INTRODUZIONE DEL SISTEMA DI ALLEVAMENTO BOVINO LINEA VACCA-VITELLO

Il beneficiario deve garantire:

Alimentazione dei vitelli mediante ALLATTAMENTO NATURALE (da 0 a 6 mesi)
LIBERTA’ DI PASCOLAMENTO fino allo svezzamento (da 0 a 6 mesi)
5000 mq di superficie foraggera aziendale libera per ogni vacca e vitello
4 mq/vitello per i ricoveri
Mandrie (vacche nutrici e vitelli) al pascolo:
dal 1 aprile al 30 settembre (x pascoli in zone montane)
dal 1 marzo al 31 ottobre (x pascoli in altre zone)
Durante il periodo di pascolamento libero tutte le fasi dell’allevamento devono avvenire all’esterno, eventuali periodi di confinamento al chiuso devono essere giustificati da motivazioni di ordine veterinario (parto, cura, profilassi) comprovate da parte di un medico veterinario o dall’autorità sanitaria competente.

L’importo del premio ammonta a 126,00 €/UBA/anno.
L’allevatore, durante il primo anno di impegno, dovrà frequentare con profitto un corso di
formazione professionale della durata di 15 ore e nei successivi anni di impegno dovrà frequentare attività per il consolidamento delle proprie competenze di durata non inferiore alle 12 ore complessive.

INTERVENTO 14.1.3 BENESSERE DEGLI ANIMALI PER LE FILIERE: BOVINA DA LATTE, BOVINA DA CARNE, OVICAPRINA E EQUINA

Possono presentare domanda i conduttori di allevamenti riguardanti i seguenti comparti:

– bovini da carne;
– bovini da latte;
– ovicaprini;
– equini.

L’intervento prende in considerazione gli impegni sottoelencati, raggruppati in 4 macroaree.
Ogni singolo impegno da origine ad un punteggio. Gli impegni raggruppati nelle due macroaree “Management” e “Aspetti sanitari” sono tutti obbligatori e danno complessivamente origine ad 80 punti. Nelle altre due macroaree “Strutture” ed “Alimentazione” il beneficiario della domanda deve decidere quali impegni applicare per tutto il periodo vincolativo, al fine di ottenere un ulteriore punteggio di 6 (per un totale di 86) o di 15 (per un totale di 95) che danno diritto a due diversi livelli di contributo.

Descrizione degli impegni:

1 – MANAGEMENT AZIENDALE E PERSONALE

– Obbligo, per il personale impiegato nella gestione degli animali, di partecipazione ad almeno un corso inerente la gestione aziendale e sanitaria della durata minima di 20 ore nel primo anno di applicazione della misura:
Il titolare dell’azienda zootecnica (per le persone giuridiche il rappresentante legale) o suo delegato addetto alla gestione degli animali, deve frequentare un corso riconosciuto di almeno 20 ore su tematiche inerenti il benessere animale.
– Impegno di stabilire un rapporto formale e continuativo per l’assistenza zootecnica
Un esperto zootecnico (veterinario, laureato in scienze agrarie, laureato in scienze della produzione animale, perito agrario, agrotecnico) dovrà effettuare almeno 3 visite l’anno per la verifica della gestione dell’allevamento e per indicare eventuali correttive ai fini del miglioramento del benessere animale. Il controllo dovrà tenere conto anche dei risultati delle analisi delle micotossine e parassitologiche. L’allevatore potrà scegliere tra le figure tecniche sopra indicate, prevedendo almeno un controllo veterinario.
– Garantire controlli periodici della taratura delle attrezzature ed impianti presenti in allevamento (carro miscelatore, mungitrice, ecc…), la cui efficienza assicura livelli ottimali di benessere animale evitando l’insorgenza di criticità alimentari e sanitarie (patologie da dieta sbilanciata, mastiti, etc):
L’allevatore deve effettuare un intervento l’anno da parte di soggetto specializzato per
effettuare un controllo ed eventuale taratura dell’attrezzatura.

2 – ASPETTI SANITARI

– Rapporto tra soggetti svezzati e nati non inferiore all’80%, che rappresenta un importante segnale del benessere complessivo dell’allevamento):
Considerato che questo parametro rappresenta un indicatore del livello di benessere,
l’effettiva percentuale di capi svezzati dell’azienda verrà verificata attraverso il registro di
stalla.
– Esecuzione di almeno un controllo parassitologico annuale su un campione significativo di animali allevati (1% dei soggetti allevati al pascolo – minimo 3 capi)
Il beneficiario dovrà effettuare una analisi parassitologica quantitativa, con valutazione del
grado si infestazione, sull’1% dei capi, con un minimo di 3 campioni l’anno. Nel caso di
esito positivo, il veterinario incaricato della verifica della gestione dell’allevamento dovrà relazionare sulle conseguenti strategie attivate (profilassi, rotazione pascolo….)
– Lotta regolare ai roditori ed agli infestanti, veicolo di trasmissione di malattie:
il beneficiario dovrà prevedere almeno 3 interventi di derattizzazione all’anno.
– Introduzione di aree destinate alla quarantena degli animali e/o ad infermeria:
All’interno dell’allevamento deve essere prevista una apposita area destinata alla
quarantena e/o infermeria. L’area di quarantena deve essere localizzata in area discontinua dall’allevamento ed avere le caratteristiche tecniche previste dalla pertinente normativa sanitaria. L’area di infermeria deve essere separata con parete divisoria dal resto dell’allevamento o essere localizzata in area discontinua ed avere le caratteristiche tecniche previste dalla pertinente normativa sanitaria. Ai fini dell’ottenimento dell’aiuto è valida solo la realizzazione ex-novo di queste aree.

3 – STRUTTURE E AMBIENTE DI ALLEVAMENTO

– Passaggio per la prima volta alla tipologia di allevamento semi-estensivo (pascolo nel periodo primaverile-estivo e stalla nel periodo autunnale-invernale) o estensivo con disponibilità di superficie a pascolo pari almeno a 5.000 mq/capo per i bovini ed equini, e 750 mq/capo per gli ovicaprini
L’azienda dovrà prevedere uno superficie a pascolo a disposizione dei capi, con il
dimensionamento indicato per comparto.
– Passaggio per la prima volta alla tipologia di allevamento a stabulazione libera.
La stalla dovrà essere organizzata per poter applicare questo tipo di stabulazione.
– Dotazione di generatore elettrico per il funzionamento di tutte le attrezzature ed impianti elettrici (ventilatore, impianto di illuminazione, mungitrice, etc.)
L’azienda deve dotarsi di un generatore che garantisca il funzionamento degli impianti e attrezzature elettriche nei casi di interruzione di fornitura di energia elettrica.
– Migliore gestione della lettiera legata alle condizioni igienico-sanitarie e di confort
(impagliamento due volte alla settimana e rimozione totale della lettiera due volte l’anno)
La lettiera dovrà essere impagliata almeno 2 volte la settimana e sostituita completamente
2 volte l’anno. Ai fini del calcolo della quantità di paglia da utilizzare per l’impagliamento (2 volte alla settimana) e sostituzione totale della lettiera (2 volte l’anno) devono essere considerate almeno le seguenti quantità minime:

a) 2 Kg/capo per ovicaprini
b) 3 Kg/capo per bovini da latte
c) 4 Kg/capo per bovini da carne ed equini.

4 – ALIMENTAZIONE

– Supporto di un alimentarista per la definizione di una dieta bilanciata:
Il beneficiario deve prevedere due visite l’anno di un alimentarista zootecnico che fornisca una dieta bilanciata e ne verifichi la corretta applicazione. Il supporto dell’alimentarista deve essere dimostrato con contratto sottoscritto dall’azienda con un libero professionista o con struttura di carattere non commerciale che metta a disposizione un tecnico esperto in razionamenti ed alimentazione animale.
– Adozione di misure di prevenzione e controllo della contaminazione da micotossine per gli animali (due controlli annuali delle materie prime utilizzate per l’alimentazione animale):
il beneficiario dovrà effettuare le analisi del mangime destinato all’alimentazione degli
animali, per la verifica della contaminazione da micotossine almeno 2 volte l’anno. Il controllo multi – screening (tramite cromatografia liquida ad alta prestazione), dovrà riguardare le seguenti micotossine:

a) Aflatossina B1
b) Zearalenone
c) Ocratossina

L’importo del premio ammonta a:

SPECIE
LIVELLO 1 – PUNTI 86
LIVELLO 2 – PUNTI 95
Bovini da carne
303 €/UBA/anno
426 €/UBA/anno
Bovini da latte
234 €/UBA/anno
308 €/UBA/anno
Ovicaprini
136 €/UBA/anno
196 €/UBA/anno
Equini
124 €/UBA/anno
204 €/UBA/anno
Il rispetto degli impegni previsti da ogni intervento decorre dal novantesimo giorno successivo alla data di scadenza del bando.
Per informazioni:
Dr. Giuseppe Altieri 347/4259872;
Dr. ssa Antonella Gasparetti 348/807710
altieri@agernova.it


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *