«Siamo consapevoli di come il nostro compito di giornalisti che si occupano di agroalimentare, ambiente e turismo, sia particolarmente importante in relazione agli scenari che si stanno delineando, soprattutto dal punto di vista del cambiamento climatico. L’impegno primario sarà la formazione dei giovani, che devono tornare ad appassionarsi alla professione». Così Roberto Zalambani, rieletto per acclamazione alla presidenza dell’Unarga (giornalisti agricoli, alimentari, ambiente ed energie italiani), a conclusione del Congresso che ha visto riuniti a Cavallino Treporti (Ve), una cinquantina di giornalisti appartenenti alle Arga di tutt’Italia. Unarga, infatti, è l’unico gruppo di specializzazione della Federazione nazionale della stampa che ha una rappresentanza in ogni regione. Assieme a Zalambani, entrano nella Giunta esecutiva i vice presidenti Fabrizio Stelluto (Veneto-Trentino Alto Adige), Geppina Landolfo (Campania), Roberto Ambrogi (Lazio), segretario generale Gian Paolo Girelli (Friuli Venezia Giulia), segretario generale aggiunto Donato Fioriti (Abruzzo), tesoriere Efrem Tassinato.
Il Consiglio nazionale, che ha anche visto modificato lo Statuto, rimarrà in carica per i prossimi quattro anni.
Per la Campania viene eletta Antonella Monaco, mentre Elisabetta Donadono entra nella segreteria del Comitato tecnico-scientifico.
«È stato per noi impegnativo organizzare il Congresso nazionale Unarga in Veneto, ma siamo soddisfatti di aver portato l’attenzione su un territorio – quello di Cavallino Treporti – meno conosciuto rispetto a città come Venezia e Verona, ma particolarissimo dal punto di vista ambientalistico e climatico. La sfida per il prossimo triennio sarà proprio quella di dare luce ad angoli meno frequentati dal turismo di massa, ma non per questo meno interessanti. L’altra sfida che dovremo affrontare è quella di una comunicazione corretta anche sul fronte delle questioni ambientali, pensiamo alla siccità che quest’estate ha colpito il Veneto, o alla recente alluvione delle Marche. Soprattutto noi giornalisti specializzati su questi temi, siamo chiamati a fare la nostra parte», ha detto Fabrizio Stelluto, presidente Arga Veneto e Trentino.
Il segretario generale Gian Paolo Girelli ha tracciato, da un lato, un quadro dei problemi della professione e, dall’altro, si è soffermato su temi particolarmente notiziabili per i giornalisti Unarga, come lo spreco alimentare e il caro-energia.
La presentazione del bilancio triennale è spettata al tesoriere Efrem Tassinato. Si sono susseguiti gli interventi dei delegati delle varie regioni.
Ha concluso Claudio Silvestri, rappresentante della Federazione nazionale della stampa all’interno dell’Unarga, che non ha dubbi sul fatto che «la stampa specializzata rappresenti il futuro della professione».
Dal Congresso è uscito, inoltre, un documento, che è stato illustrato da Mimmo Vita, presidente del Comitato tecnico scientifico (Cts).
DOCUMENTO DI FINE CONGRESSO
“A fronte della drammatica situazione connotatasi in questo ultimo triennio segnato dalla crisi pandemica e dalla scellerata guerra della Russia contro l’Ucraina, con ricadute negative sull’economia globale e specie per i comparti agricolo, ambientale ed energetico, il mondo dell’informazione è chiamato ad interrogarsi sul proprio ruolo e sulle proprie responsabilità.
Solo una citazione: come hanno sottolineato recentemente gli scienziati italiani che si occupano di questioni climatiche in una la lettera presentata al Presidente Mattarella, appare ormai urgente e imprescindibile realizzare “azioni di adattamento che rendano noi e i nostri territori più resilienti… investendo con decisione e celerità le risorse peraltro disponibili del PNRR”.
L’ UNARGA – i giornalisti agricoli, alimentari, ambiente ed energie italiani, Gruppo di specializzazione della FNSI su queste tematiche, riunito a Cavallino Treporti (VE) per il Congresso nazionale – è consapevole dell’importante funzione che la propria professione è chiamata a svolgere.
L’Assemblea UNARGA afferma: ci rendiamo conto, per le trasformazioni che l’informazione ha subìto in quest’ultimo decennio dovute all’entrata delle nuove tecnologie e modalità di comunicazione, che anche il giornalismo può e deve essere sempre più sostenibile. Ovvero, deve puntare alla qualità dei contenuti informativi e su una giusta retribuzione del lavoro dei colleghi, fatto quest’ultimo degradato a livelli insostenibili. Con il risultato di una infodemia imperante carica di cosiddette fake news. L’informazione in campo agricolo, alimentare e ambientale incrocia, ovviamente, notizie e argomenti di carattere tecnico e scientifico. I temi che coinvolgono l’ambiente, la salute del consumatore e la gestione del territorio, sempre più in prima pagina perché richiesti dalla società civile, necessitano di grandi professionalità, conoscenza, deontologia.
È questo l’impegno storico dell’UNARGA, cioè offrire a tutta la platea dei giornalisti italiani un bagaglio di competenze e strumenti affinché si elevi la loro preparazione professionale per poter sempre meglio affrontare tematiche e problematiche che dalle pagine di settore vanno oggi migrando con frequenza a quelle della cronaca: si tratta di notizie relative alle crisi alimentari, climatica, emergenze meteo, crisi energetiche, etc.
L’impegno di questi anni delle varie ARGA regionali nel settore della formazione, anche per quanto sopra affermato, dovrà intensificarsi e venir sostenuto dagli Ordini regionali.
Alla FNSI l’Assemblea congressuale dell’UNARGA chiede ancor maggior controllo nei confronti degli editori che sottopagano, mal utilizzano e non valorizzano le professionalità esistenti ed entranti.
Agli editori chiede un forte impegno a favore dell’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro giornalistico professionale con un giusto compenso, cosa oggi generalmente disattesa nonostante la Carta di Firenze.
A questo obiettivo l’UNARGA richiama anche l’Ordine nazionale dei Giornalisti e la Federazione della Stampa Italiana, oltre lo stesso Governo che, per dovere istituzionale, deve garantire al cittadino una corretta informazione prodotta da un sistema equilibrato nelle sue varie articolazioni, oggi non più tale, tra carta stampata, radio, TV, web e social (art. 21 della Costituzione…)”.
TRE GIORNI A CONGRESSO NELLA PRIMA DESTINAZIONE TURISTICA OPEN AIR D’EUROPA
Il Congresso Unarga è stato il secondo evento ospitato dal Comune di Cavallino. Il fine settimana dal 30 settembre al 2 ottobre, erano presenti una cinquantina di giornalisti agricoli europei. «È stato un grande onore e anche un grande orgoglio presentare alla stampa specializzata, italiana ed estera, la nostra terra, che è una terra antica, ricca di tradizioni e, tra tutte queste tradizioni, c’è l’ospitalità del mondo dell’agricoltura con prodotti di eccellenza che erano sulle tavole dei dogi, sulle tavole ben imbandite, e che continuano ad essere prodotti di eccellenza», ha spiegato la sindaca di Cavallino Treporti, Roberta Nesto.
«Cavallino Treporti è la prima destinazione turistica open air d’Europa, in particolare grazie alla presenza di una ricettività basata sui campeggi, che ha permesso di gestire con efficacia il periodo della pandemia, e che ha registrato 6 milioni e mezzo di turisti anche per questa stagione 2022. La nostra spieggia è la prima del Veneto, la seconda spiaggia d’Italia e la sesta località turistica italiana. Cavallino Treporti è un comune giovane, ha vent’anni o poco più, ma le sue radici sono molto antiche. Il turismo è una risorsa importante, un’eccellenza, ma senza un tessuto a ridosso di queste grandi strutture open air, ci sarebbe un territorio senza un cuore e senza un’anima; questo cuore e questa anima vengono dati dall’agricoltura, dai servizi e, soprattutto, dalle comunità che vivono in questo splendido territorio» conclude Nesto, anche presidente della Conferenza dei Sindaci della Costa Veneta e coordinatrice del G20Spiagge, associazione che riunisce le venti maggiori città balneari italiane.
Cavallino Treporti ha saputo fare del connubio agricoltura-turismo il motore dello sviluppo economico del territorio. Se ne è parlato ampiamente la mattina di sabato 8 ottobre. Ospiti dell’azienda agricola di Stefano Valleri, dal 1957 specializzata nella produzione, lavorazione e confezionamento di erbe aromatiche, verdura e frutta, si sono confrontati Raffaele Scarpa (Cooperativa Bibione Cavallino), Mario Zanella (presidente cooperativa Saccagnana), Michele Borgo (Consorzio del carciofo violetto di Sant’Erasmo), Marco Bozzato (Azienda Agricola Bozzato), Francesco Scarpi (Azienda Agricola Scarpi Francesco), Roberto Scarpa (Azienda Agricola Scarpa Roberto), Gabriele e Massimo Bozzato (Società Adriamar), oltre ai rappresentanti di Coldiretti e Cia. È seguito il pranzo al ristorante “La Tenuta”, alla presenza di molte autorità, tra cui il consigliere regionale Fabiano Barbisan.
Domenica 9, i giornalisti hanno effettuato un sopralluogo alla pista ciclopedonale di via Pordelio; un percorso panoramico, unico al mondo: sette chilometri, tra cui cinque realizzati su una struttura metallica, sospesa “a sbalzo” sulla Laguna, patrimonio dell’Unesco. Quindi hanno visitato il Museo Batteria Vettor Pisani, fortificazione costruita tra il 1909 ed il 1912 a difesa di Venezia. Prese il nome dal comandante supremo veneziano Vettor Pisani, che sconfisse la flotta genovese di Pietro Doria nella guerra di Chioggia del 1380. Il pranzo finale si è svolto presso la Casa della Pesca a Punta Sabbioni, punto di stoccaggio e vendita della piccola pesca artigianale. Ai giornalisti sono state presentate le attività ittiche della realtà, che riunisce quattro cooperative (due di Cavallino Treporti, una di Burano e una di Cortellazzo) con l’obiettivo di svolgere un’attività professionale, tutelando la biodiversità. È stato anche un banco di assaggio allestito dal Consorzio Vini Venezia in collaborazione con Ais Veneto.
Iniziato al museo M9 di Mestre, venerdì 7 ottobre, il congresso si è poi svolto sabato 8 e domenica 9 a Cavallino Treporti, dove i giornalisti sono stati ospiti del camping “Ca’ Pasquali Village”, una struttura a cinque stelle, che ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il “Superplatz 2022” per il turismo all’aria aperta dal più grande Automobile Club Tedesco (ADAC) ed il “Top Camping 2022” dall’Automobile Club olandese.
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