Un sogno di inizio anno: i Cani scendono dalla loro astronave e prendono possesso della Terra
di Oscar Grazioli

Ci sono leggende che i Cani si raccontano quando le fiamme ruggiscono alte e il vento soffia dal nord. Allora ogni famiglia si raccoglie intorno al focolare e i cuccioli siedono muti ad ascoltare, e quando la storia è finita fanno molte domande: “ Che cos’è un Uomo?” chiedono.

Così inizia uno dei capolavori assoluti della fantascienza (quella degli anni d’oro) e non vi dirò il titolo né l’autore, così chi ha voglia di far girare i neuroni dopo che sono stati massacrati dalle bollicine di capodanno, potrà esercitarsi con la memoria. Per gli altri, che non hanno neanche la forza di ricordare, c’è sempre Internet. Vi dirò solo che questo breve romanzo esce nel 1952 ed è ancora oggi di grande attualità, come d’altronde tutti i capolavori dell’arte.

Perché ricordare questo splendido scritto in cui la civiltà dell’uomo declina, mentre quella canina prende il sopravvento e le formiche si avviano a dominare il pianeta? Perché, ogni Capodanno, mentre alzo il bicchiere a mezzanotte e brindo, dispensando auguri a dritta e manca, faccio un sincero augurio a me stesso. Più che un augurio è un desiderio che sento fortissimo fin da quando ero bambino.

E adesso che la terza età incede con fare baldanzoso, quel desiderio diventa una bramosia, quasi un’ossessione per la paura, cosa assai probabile, di non farcela campassi anche 100 anni. Il più grande sconvolgimento nelle coscienze di qualunque uomo, indipendentemente dal meridiano e dal parallelo al cui incrocio vive, sarebbe l’incontro con la civiltà di un altro pianeta, il famoso incontro del terzo tipo, mirabilmente descritto nella straordinaria pellicola di Spielberg, in cui gli alieni sono “buoni”. Ma, come molti libri e molte pellicole, ci hanno fatto meditare, la civiltà aliena, che assomigli a un Cane o al classico mostriciattolo con le antenne verdi, potrebbe non essere per niente buona. Potrebbe, spinta dalla necessità di un pianeta diverso da quello natale, essere alla caccia di un territorio congeniale e questo potrebbe essere la Terra.

Cambiando radicalmente l’ottica dunque, i Cani, scesi dalle loro astronavi e preso possesso della terra, potrebbero immobilizzarci con le loro catene magnetiche a tavoli di vanadio sui quali squartare le nostre membra ed estrarre i nostri organi (senza anestesia) per rendersi conto di come siamo fatti e se siamo commestibili così, crudi tipo carpaccio, o se è meglio passarci nel forno a radiazioni multiple positroniche. Oppure se siamo velenosi e conviene dunque usarci solo per spianare montagne, svuotare laghi e fiumi, trasportare sulla schiena blocchi di titanio per la costruzione di centrali a fissione neutrinica.

Il Gran Consiglio dei Cani allora, guardando vecchi filmati terrestri su laboratori di vivisezione, su macelli e su allevamenti industriali, sarebbe colto dall’orrore e dalla sete di vendetta. Solo chi ha avuto rispetto per i propri simili e per quelle che l’uomo chiamava “bestie”otterrebbe clemenza e comprensione. Non vedrò nulla di tutto questo, ma sognare all’inizio dell’anno di ogni anno è più che lecito.
(da Tiscali Rubriche: Animali)


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *