Anna Russo: E’ nata l’Associazione no profit GIUSTOPESO ITALIA.

Finalità:
L’Associazione, che nello svolgimento della propria attività non persegue alcun fine di lucro, si prefigge ed ha lo scopo sociale di istruire, informare, sostenere ed assistere i propri associati, ponendosi come obbiettivo principale una corretta informazione nutrizionale, in linea con i dettami della dieta mediterranea.

È inoltre obbiettivo primario dell’associazione, quello di creare un punto di riferimento per l’istruzione delle persone e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, riguardo la rilevanza sociale e sanitaria del problema dell’eccesso ponderale (sovrappeso, obesità), dei disordini alimentari (bulimia, anoressia) e delle patologie cibo-correlate (ipertensione arteriosa, diabete, malattie cardiovascolari, ecc.). L’organizzazione si prefigge di:

a) organizzare incontri e convegni di studio, nazionali e internazionali, cicli e corsi di insegnamento per adulti, bambini, insegnanti, nonché partecipare ad iniziative dello stesso tipo, con altre Associazioni ed istituzioni italiane e/o estere;

b) istituire laboratori, condurre studi e ricerche, effettuare seminari e conferenze, nazionali ed internazionali, cicli e corsi di formazione, relativamente all’attività istituzionale;

c) effettuare raccolta di fondi economici e/o risorse alimentari eccedenti ai fabbisogni, al solo fine di trasferire tali beni in ambiti e contesti bisognosi di effettivo aiuto. In questo potrà avvalersi di collaborazioni con Enti, Cooperative, Organizzazioni no profit, via via identificate, conformi alla natura costitutiva di Giustopeso Italia.

d) dar vita ad un periodico scientifico e culturale per informare, divulgare e promuovere l’attività via via svolta dall’Associazione a favore dei propri associati e per pubblicare contributi a questa relativi;

e) creare siti web, utilizzare i media o altri mezzi di comunicazione, per la divulgazione di corrette informazioni nutrizionali.

Perché è nata l’associazione no profit Giustopeso Italia
Un italiano su 10 è obeso. Uno su 3 è in sovrappeso (in pratica 4 milioni di italiani sono obesi e più di 16 milioni sono in sovrappeso). I nostri bambini sono i “più in carne” d’Europa. Risultato: non siamo al livello degli Stati Uniti, dove il dilagare degli “oversize” causa 300.000 morti l’anno, ma l’epidemia sta contagiando anche noi. Come fare a fermarla? (da “Sette” – supplemento del Corriere della Sera, 2 ottobre 2002).

E ancora “ Il mondo ricco è malato di obesità. I nostri figli vivranno meno di noi” (dal Messaggero del 4 settembre 2006).
Mangiamo troppo? Non solo, spesso mangiamo male e in maniera distratta.

Altri motivi di questa epidemia sono l’eccessiva disponibilità di cibo a buon mercato e l’eccessiva sedentarietà. Tra l’altro siamo assediati da messaggi pubblicitari di prodotti alimentari e, se è vero che la publicità ci invita a mangiare di tutto è anche vero che i modelli proposti sono giovani, magri e scattanti.

E quindi, una volta diventati sovrappeso, ecco che altri messaggi pubblicitari ci propinano prodotti e pillole miracolose per perdere peso. Evitiamo quindi di riempirci oltre misura di cibo, per poi sottoporre il nostro fisico a diete scomposte ed attività fisica eccessiva.

Cerchiamo, insomma, di imparare a mangiare per vivere e non vivere passando il tempo a mangiare come capita ed in maniera eccessiva.
Il Presidente di Giustopeso Italia

Giorgio Pitzalis MD, PhD. Pediatra Gastroenterologo Nutrizionista clinico
Tel. 3385910100 Roma. Comunicato stampa del 21 ottobre 2006
Info: www.giustopeso.it

I link correlati all’argomento: Diete salutari – La prevenzione dell’obesità: l’educazione alimentare – Educazione alimentare – Consigli nutrizionali
Anna Russo, educazionealimentare@supereva.it

Categorie: Il Contadino

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