Con una partecipazione che ha sfiorato l’83% delle aziende agricole, si è chiusa il 30 luglio la fase di raccolta dati del 7° Censimento generale dell’Agricoltura avviata all’inizio di gennaio 2021.

Ben un milione i questionari compilati. In particolare, sono state le aziende più grandi, in termini di estensione agricola o di capi di allevamento posseduti, a rispondere di più (91,5%): oltre 700mila che rappresentano il 95% circa della Superficie agricola utilizzata (SAU) del nostro Paese e il 98% del patrimonio zootecnico italiano.

La straordinaria partecipazione permetterà all’Istat di elaborare dati aggiornati e dettagliati a livello nazionale e territoriale sulle complesse trasformazioni in atto in agricoltura. Si tratta di informazioni utili per i processi decisionali a livello regionale, nazionale ed europeo e per il monitoraggio dei piani d’investimento nel settore.

Da una prima analisi territoriale, a presentare i più elevati tassi di risposta sono la Provincia Autonoma di Trento (92,0%), il Veneto (90,0%), l’Emilia-Romagna (88,1%), le Marche (87,2%) e il Piemonte (86,8%), mentre quelle che hanno riscontrato maggiore difficoltà nella compilazione sono la Calabria, la Sicilia, l’Abruzzo, la Liguria e la Provincia Autonoma di Bolzano/Bozen. In tutti questi casi il tasso di risposta lordo è stato, comunque, superiore al 75%.

L’importante risultato è stato raggiunto, nonostante l’emergenza da Covid-19, grazie alle innovazioni tecnologiche introdotte, alla fruttuosa sinergia fra tutti gli attori a vario titolo coinvolti nelle fasi del Censimento (Mipaaf, Regioni, Province autonome, Enti istituzionali quali Agea, Ismea, Crea, solo per citarne alcuni) e, per la prima volta, alla collaborazione dei Centri di assistenza agricola (CAA).

In questa edizione del Censimento, i rispondenti hanno avuto la possibilità di scegliere fra tre opzioni: online, telefonica e diretta. Quasi il 15% ha compilato in autonomia il questionario online, circa il 17% ha invece preferito ricorrere all’assistenza di un operatore telefonico. Infine la quota più alta (68%) si è rivolta ai Centri di assistenza agricola, scegliendo nel 46,1% dei casi la classica intervista faccia a faccia e nel 21,9% l’intervista telefonica da parte di operatori CAA.

Quasi il 20% delle aziende agricole residenti nelle regioni del Nord ha compilato direttamente il questionario online, mentre quelle del Centro e del Mezzogiorno si sono avvalse in misura maggiore della rete dei Centri di assistenza agricola.

La campagna di comunicazione del Censimento ha supportato tutte le fasi di raccolta dei dati. Il sito: https://7censimentoagricoltura.it ha registrato oltre un milione di contatti, con più di 200mila visitatori unici e il continuo reindirizzamento da parte dei principali motori di ricerca, che nel caso di Google (oltre 300mila impression) ha sfiorato il 79,5% dell’engagement rate.

Con il 7° Censimento generale dell’Agricoltura si chiude il ciclo delle rilevazioni strutturali decennali effettuate dall’Istat sull’intero comparto agricolo e zootecnico nazionale. In seguito l’analisi sarà condotta con maggiore frequenza attraverso un’avanzata tecnica campionaria che ridurrà i costi delle operazioni censuarie e l’onere statistico sui rispondenti salvaguardano la qualità dei dati prodotti.

I primi risultati del Censimento saranno disponibili entro il primo semestre 2022.


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