EVENTI ANNO 2014

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17 dicembre 2014
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Nell’Alto Casertano nascono tre Presìdi Slow Food
Arriva alla fase finale il progetto promosso dal GAL Alto Casertano
con Slow Food Campania e Fondazione Slow Food per la Biodiversità
Slow Food Campania e Fondazione Slow Food per la Biodiversità, in collaborazione con le Condotte Slow Food “Massico e Roccamonfina”, “Matese”, “Volturno”, stanno realizzando nel territorio dell’Alto Casertano un Presidio della Biodiversità grazie alla intuizione del GAL “Alto Casertano” che ha inserito nel proprio Piano di Sviluppo Locale una azione destinata a compiere uno studio efficace per l’individuazione di colture e allevamenti tradizionali a rischio di scomparsa e la selezione di microfiliere locali. Il GAL Alto Casertano ha deciso di sostenere l’attivazione di tale progetto utilizzando i fondi della Misura 412 del Piano di Sviluppo Locale (PSL) Alto Casertano “Giardino di Terra di Lavoro” (previste nel Programma di Sviluppo Rurale Campania -PSR- 2007/2013 – Asse 4 Approccio LEADER).
Il progetto si articola in tre azioni, grazie alle quali sono poste le premesse per il recupero della biodiversità locale e la diffusione nel territorio di tecniche di produzione agricola ed agroalimentare rispettose dell’ambiente. La prima fase, consistente nel censimento della biodiversità esistente è stata completata ad aprile. Tutti i 22 prodotti catalogati sono stati inseriti nell’archivio dell’Arca del Gusto, il progetto di Slow Food per censire la biodiversità universale. I tecnici di Slow Food hanno successivamente selezionato la biodiversità rilevante sulla base delle potenzialità agronomiche dei prodotti e, in contemporanea, sono stati realizzati Laboratori del Gusto e Test Gastronomici per far conoscere le varie declinazioni dei prodotti censiti. Alcuni tra questi si sono svolti al Salone Internazionale del Gusto / Terra Madre, tenutosi a Torino dal 23 al 27 ottobre scorsi, evento a cui il Presidio della Biodiversità dell’Alto Casertano ha partecipato con un proprio spazio.
Slow Food Campania e Fondazione Slow Food per la Biodiversità, tenuto conto dei risultati raggiunti, hanno poi selezionato 15 prodotti componenti il Presidio della Biodiversità e, tra questi, ben tre produzioni su cui realizzare altrettanti Presìdi Slow Food:
1. Cipolla di Alife (Macroarea D1 – Matese)
2. Lupino Gigante di Vairano (Macroarea C – Monte Maggiore)
3. Oliva Caiazzana (Macroarea C – Monte Maggiore)
Ercole de Cesare, Presidente del GAL Alto Casertano spiega: <>.
Giuseppe Orefice, Presidente Slow Food Campania e Basilicata, sottolinea: «I Presìdi Slow Food hanno contribuito a salvare numerose razze animali, specie vegetali, formaggi, pani e salumi che rischiavano l’estinzione; hanno aiutato centinaia di produttori affinché potessero proseguire la propria attività, favorendo il contatto tra consumatori interessati alla qualità e disponibili a pagare un prezzo equo e remunerativo; hanno materialmente contribuito a dimostrare che un’altra agricoltura e un’altra produzione alimentare sono possibili».
«I Presìdi Slow Food sono nati per tutelare i piccoli produttori e per salvare i prodotti artigianali di qualità. – dichiara Vito Trotta, responsabile regionale Presìdi Slow Food Campania e Basilicata – Grazie alla mobilitazione di tutta la rete Slow Food, la Fondazione Slow Food per la Biodiversità contribuisce al miglioramento delle tecniche di produzione, alla formazione dei produttori e al potenziamento del mercato, locale e internazionale, dei prodotti. Ciascun Presidio è normato da un apposito Disciplinare di Produzione. Per ottenere il contrassegno “Presidio Slow Food” è necessario che i produttori del Presidio abbiano sottoscritto il disciplinare di produzione del Presidio e siano riuniti in un’associazione».

Ufficio Stampa Slow Food Campania
Antonio Puzzi info@slowfoodcampania.it
347.5650976

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Da giovedì 4 a sabato 6 dicembre
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presso la Mostra d’Oltremare di Napoli, Slow Food Campania in collaborazione con la Condotta di Napoli partecipa alla prima edizione di “Gustus”, evento organizzato da Progecta specializzata da 19 anni nell’organizzazione di fiere: un appuntamento che mira a diventare il punto di riferimento per gli operatori dei settori agroalimentare ed enogastronomico del Sud Italia.
Slow Food Campania occuperà oltre 130 metri quadri di spazio espositivo, ospitando piccole aziende della filiera agroalimentare “buona pulita e giusta”, ovvero interpreti dei principi alla base della filosofia associativa. Saranno infatti presenti i produttori dei Presìdi Slow Food e le Comunità del Cibo della Campania e della Basilicata, testimoni di un modo virtuoso di produrre ciò che mangiamo.
Grande attenzione sarà data al rapporto B2B in quanto il confronto con il mercato è un’occasione fondamentale per tutti i produttori ma ancor più per le piccole aziende che custodiscono la sapienza dell’artigianato e dedicano la loro attività alla produzione dell’eccellenza agroalimentare.
Nella giornata del 6 dicembre, l’unica aperta al pubblico, Slow Food propone inoltre la presentazione dell’edizione 2015 delle Guide “Osterie d’Italia” e “Slow Wine” con la partecipazione di Locali e Cantine che hanno ottenuto la Chiocciola o la Segnalazione, i quali offriranno al pubblico un esempio di alcuni piatti simbolo della loro cucina e un banco d’assaggio dei vini premiati.
Giuseppe Orefice, Presidente Slow Food Campania e Basilicata, nel commentare l’entusiasmo per la partecipazione, dichiara: «Siamo lieti di offrire il nostro contributo a una manifestazione che intende essere, sin da questa prima edizione, un nuovo importante punto di riferimento per il mondo agroalimentare ed enogastronomico del Sud Italia, in primo luogo per incentivare il dialogo tra i produttori e i buyers. La nostra partecipazione è il segno della sensibilità dimostrata dagli Organizzatori verso le nostre tematiche ed evidenzia la necessità di guardare con occhi sempre più attenti all’agricoltura familiare e di piccola scala».

Ufficio Stampa Antonio Puzzi
347.5650976 – info@slowfoodcampania.it

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Venerdì 5 Dicembre alle ore 20,00
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presso Villa Cuccola a Bellona.
Slow Food Terre di Capua a cena con le Api per scoprire gli abbinamenti con il miele.
A cena con le api per scoprire gli abbinamenti gastronomici con il miele, è questo il tema della cena evento promossa dalla condotta Slow Food Terre di Capua in programma Venerdì 5 Dicembre alle ore 20,00 presso Villa Cuccola a Bellona.
Il miele per le api è come una storia d’amore che si perde nella notte dei tempi e Slow Food TERRE DI CAPUA non poteva non narrare questa storia in prossimità delle festività natalizie. Ogni portata sarà caratterizzata da un miele diverso e, grazie all’ambasciatore dei mieli Luigi Iorio, impareremo a distinguerne sensazioni e profumi.
Non ultima, la pizza figliata, dolce tipico del Natale delle “Terre di Capua” elogio di miele e memoria di profumi e sentori caratteristici propri della nostra terra, per svelarci segreti e curiosità sulla sua preparazione ci affideremo al padrone di casa Lorenzo Pascarella.
Dai flan di ricotta di bufala e noci, al raviolo ripieno, dal suino casertano ai caciocavalli del matese, capiremo come utilizzare gioiosamente il miele nella cucina dei prodotti del territorio.
Tributo finale, quello della Pizza Figliata con l’aromatico Mirto. Filo conduttore della serata non potrà che essere l’abbinamento con l’Azienda Vigne Chigi che ha fatto della passione per la sua terra, una filosofia di vita. Assaggeremo Casavecchia di Pontelatone Dop e Palagrello due vitigni autoctoni, firma indelebile delle tradizioni del nostro territorio.
Di dolcezza in dolcezza si continuerà la narrazione con assaggi di confetture di frutti rari, marmellate di frutta che ci riporteranno a coltivazioni antiche che produttori attenti e minuziosi stanno riscoprendo,
Il tutto con l’abilità di Luigi Carfora dell’’Azienda Agricola L’Arbusto, di Angelo Mastroianni dell’Azienda Agricola “Il Giardino Segreto”, di Angela Migliozzi dell’Azienda Agricola Tutuni al Monticello.
€ 27 soci Slow Food
e 30 non soci
Info Prenotazioni (entro Martedì 2 Dicembre 2014)
slowfoodterredicapua@gmail.com
Filomena Camanzo: 329/0206404
Luigi Iorio : 339/2581161
Lorenzo Pascarella: 333/2561702
da: Carlo Scatozza
[carloscatozza@gmail.com]

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Venerdì 28 novembre alle ore 9,00
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A Marsico Nuovo (Pz) la quarta Assise regionale dei Presìdi Slow Food Campania e Basilicata
Venerdì 28 novembre alla Sede del Parco Nazionale Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese
Venerdì 28 novembre alle ore 9,00 a Marsico Nuovo (Potenza), presso la sede del Parco Nazionale “Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese” sita (Via Manzoni, 1) si svolgerà la quarta Assise regionale dei Presìdi Slow Food.
Protagonisti dell’incontro saranno i produttori dei 19 Presìdi Slow Food presenti in Campania e dei 5 presenti in Basilicata. Altri nuovi Presìdi in via di definizione saranno inoltre raccontati nel corso della giornata. Il progetto dei Presìdi Slow Food, iniziato nel 2000, è finalizzato a ricercare, tutelare e valorizzare quegli esempi di agricoltura virtuosa ancora vivi in ogni parte del mondo e spesso a rischio di estinzione per le difficoltà di posizionamento in un mercato sempre più globalizzante.
La responsabile nazionale del progetto Presìdi Slow Food, Francesca Baldereschi, sottolinea: «Il coordinamento regionale campano e lucano è l’unico in Italia a tenere un’assise regionale sul progetto dei Presìdi. Questa specificità nasce dalla necessità rilevata dagli organismi dirigenti locali di accrescere la partecipazione dei produttori al progetto e, per noi di Slow Food, è elemento di grande positività».
L’Assise si aprirà con i saluti di Domenico Vita, Sindaco di Marsico Nuovo; Domenico Totaro, Presidente Ente Parco Nazionale “Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese”; Caterina Salvia, Fiduciaria Slow Food Potenza e Andrea Freschi, Commissario ALSIA – Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura.
A seguire, si farà il punto sullo stato del progetto dei Presìdi Slow Food con Gaetano Pascale, Presidente Slow Food Italia; Giuseppe Orefice, Presidente Slow Food Campania e Basilicata; Maria Passari, Dirigente Settore Agricoltura Regione Campania; Amilcare Troiano, Presidente del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano; Francesca Baldereschi, Responsabile Presìdi Slow Food Italia e Vito Trotta, Responsabile Presìdi Slow Food Campania e Basilicata. A moderare il dibattito sarà Antonio Puzzi, Project Manager di Slow Food Campania e Basilicata.
Alle 11,00 tre componenti del Comitato Tecnico Scientifico dei Presìdi Slow Food di Campania e Basilicata Domenico Tosco (Presidente) Gianni Cicia e Federico Infascelli illustreranno i contenuti degli altrettanti tavoli tematici che saranno chiamati ad affrontare tematiche di fondamentale importanza per lo sviluppo delle iniziative legate al progetto dei Presìdi: i contenuti dei Piani di Sviluppo Rurale 2014-2020 (PSR) delle Regioni Basilicata e Campania, lo sviluppo dell’associazionismo e della cooperazione economica, l’opzione qualità nelle esperienze dei Presìdi.
Dopo la pausa – nella quale sarà proposto un buffet coi prodotti dei Presìdi Slow Food della Campania e della Basilicata – i lavori riprenderanno alle 15,00 con un Question time sul tema “Presìdi 2.1 – Il contributo degli operatori per la prossima stagione dei Presìdi di Campania e Basilicata”, il quale prenderà il via dai documenti di sintesi sulle tesi emerse.
Vito Trotta, responsabile del progetto Presìdi Slow Food Campania e Basilicata dichiara: «Con la prossima assise regionale, prima a svolgersi in territorio lucano, vogliamo porre l’attenzione su alcune delle questioni tecniche ed operative afferenti le realtà produttive dei Presìdi campani e lucani. Secondo noi la piccola dimensione, vista sempre nell’accezione di debolezza strutturale e, quindi, fino ad ora elemento di criticità, deve essere tradotta in condizione di forza. Il trait d’union è l’associazionismo inteso come adesione e partecipazione fattiva al progetto: dove cresce la nostra identità si moltiplicano le azioni “buone, pulite e giuste”! Anche in quest’occasione testimonieremo quanto stiamo cercando di portare avanti, a volte con grande fatica e prendendo decisioni difficili e dolorose. In tal senso presenteremo il prossimo “matching” delle reti Slow Food locali di febbraio e il “Presìdi porte aperte” del 28 e 29 marzo 2015. Buona assise a tutti!»
La quarta Assise dei Presìdi Slow Food Campania e Basilicata è a sostegno dell’agricoltura familiare e si svolge con il Patrocinio del Parco Nazionale “Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese” e del Comune di Marsico Nuovo (Potenza).

Ufficio Stampa
Antonio Puzzi 347.5650976
info@slowfoodcampania.it
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PER SAPERNE DI PIU’
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Campania
CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI MARSICO NUOVO
Campania
COMUNE DI MARSICO NUOVO
CON IL 4a ASSISE REGIONALE
DEI PRESÌDI SLOW FOOD
DELLA CAMPANIA E DELLA BASILICATA
4a ASSISE REGIONALE
DEI PRESÌDI SLOW FOOD
DELLA CAMPANIA E DELLA BASILICATA
A sostegno dell’agricoltura familiare
(il 2014 è stato dichiarato dall’ONU anno dell’agricoltura familiare)
PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO VAL D’AGRI LAGONEGRESE
Via Manzoni, 1 – MARSICO NUOVO (PZ)
VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2014
VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2014
A sostegno dell’agricoltura familiare
(il 2014 è stato dichiarato dall’ONU anno dell’agricoltura familiare)
PARCO NAZIONALE APPENNINO LUCANO VAL D’AGRI LAGONEGRESE
Via Manzoni, 1 – MARSICO NUOVO (PZ)
SLOW FOOD CAMPANIA
Via Vellaria, snc 81030 Falciano del Massico (Ce) P. IVA: 01400040620
presidi@slowfoodcampania.it – www.slowfoodcampania.it
PATROCINIO DEL
Ì
Nome del Presìdio Regione Tipologia
Alici di menaica Campania Pesce e derivati
Antichi pomodori di Napoli Campania Ortaggi e conserve vegetali
Broccolo aprilatico di Paternopoli Campania Ortaggi e conserve vegetali
Cacioricotta del Cilento Campania Latticini e formaggi
Carciofo violetto di Castellammare Campania Ortaggi e conserve vegetali
Cece di Cicerale Campania Legumi
Colatura tradizionale di alici di Cetara Campania Pesce e derivati
Conciato romano Campania Latticini e formaggi
Coniglio da fossa di Ischia Campania Razze animali e allevamento
Fagioli di Casalbuono Campania Legumi
Fagiolo dente di morto di Acerra Campania Legumi
Fagiolo di Controne Campania Legumi
Latte nobile dell’Appennino campano Campania Latticini e formaggi
Oliva salella ammaccata del Cilento Campania Frutta e derivati
Papaccella napoletana Campania Ortaggi e conserve vegetali
Pomodorino del piennolo del Vesuvio Campania Ortaggi e conserve vegetali
Salsiccia e soppressata del Vallo di Diano Campania Salumi e derivati carnei
Salsiccia rossa di Castelpoto Campania Salumi e derivati carnei
Soppressata di Gioi Campania Salumi e derivati carnei
Caciocavallo podolico della Basilicata Basilicata Latticini e formaggi
Fagiolo rosso scritto del Pantano di Pignola Basilicata Legumi
Oliva infornata di Ferrandina Basilicata Frutta e derivati
Pezzente della montagna materana Basilicata Salumi e derivati carnei
I Presìdi Slow Food italiani sono oltre 200 e coinvolgono oltre 1600 piccoli
produttori: contadini, pescatori, norcini, pastori, casari, fornai, pasticceri.
In Italia i Presìdi Slow Food sono identificati dal marchio ”Presidio Slow
Food” che viene riportato sulle etichette dei prodotti al fine di identificarli meglio sul mercato.

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23 ottobre 2014
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L’incontro “ ripartiamo dai borghi”
Salone del Gusto terra madre Torino. Giovedì 23 ottobre ore 16, stand Calabria.
Prima di partire per il salone del gusto voglio portare all’attenzione il primo evento che creeremo allo stand Calabria .ì
Io mi occupo per slow food Calabria del progetto l’Appennino che verrà, che ho presentato in calabria a Serrastretta  a marzo. e che verrà presentato al salone del gusto venerdì 24 ore 12 sala blu ( referente Sonia Chellini, vicepresidente slow food).
Si tratta di una sfida nella sfida: è fondamentale restituire  alle comunità le condizioni per vivere all’interno di queste aree con politiche in grado di rendere attrattiva la montagna e combattere il rischio di spopolamento-
è fondamentale creare le condizioni perché chi negli Appennini vive e chi di Appennini vive, possa essere maggiormente protagonista delle scelte che ne determineranno il futuro.
La Calabria vanta il maggior numero di paesi abbandonati. Terremoti, frane, alluvioni, invasioni, malaria, mancanza d’acqua, anche estreme situazioni di isolamento hanno comportato nel tempo l’abbandono dei paesi. Alcuni sono suggestivi ruderi dove si ritorna in occasione di processioni o di campagne di scavi archeologici. Altri sono in grande fase di spopolamento e contano ognuno poche centinaia di abitanti. Tutti appartengono alla fascia interna collinare e montana della catena degli Appennini.
Su questo filo conduttore si inseriscono le testimonianze in positivo che presenteremo giovedì
L’esperienza di Cleto un borgo arroccato sulla rupe che ha deciso du i puntare proprio sull’energia dei suoi luoghi: una settimana fà abbiamo aperto le fosse dei  formaggi delle forme di Petramala . Sei produttori di tutte le province Calabresi hanno affidato alle fosse di Cleto i loro formaggi e sotto la guida dell’affinatore Enrico Brancaleoni, si sta concretizzando questo progetto in cui Slow Food Calabria è uno dei partner. All’incontro di giovedì partecipano Gaetano Cuglietta dell’associazione Cletart, Maria Procopio una dei produttori di formaggi e Franco Roppo Valente che da qualche anno propone una interessante  animazione culturale ed artistica con cleto festival. Due modi diversi di rianimare un borgo altrimenti destinato all’oblio.
Altro incontro che avremo allo stand: portiamo all’attenzione un altro territorio , Serrastretta ( nel Reventino) che due anni fa è stata sede di uno stage dell’Unisg. ti riporto uno stralcio delle impressioni di una stagista:
 “La forza della comunità del Reventino sta nel suo essere rimasta unita, protetta dalle serre e dalle montagne, con strade impervie, il che ha favorito la forte aggregazione, il profondo senso di identità, e ha stimolato l’attaccamento alla propria terra e anche la forza per tirare avanti”. “Il risultato – ci ha spiegato la stagista Nadia Ceppi – è un insieme di piccole imprese, basate su saperi tramandati di generazione in generazione, vivaci e motivate, a misura di territorio, che portano avanti il loro impegno quotidiano con straordinaria convinzione, e alla fine di ogni giornata sono soddisfatti e sorridenti: questo mi ha colpito moltissimo, la gente che abbiamo incontrato nel raccontare il suo lavoro sorride, lo fa con gioia. Certi tratti, ad esempio, nella frammentazione che si trova nelle zone costiere vanno perdendosi, o comunque si sfumano”.
Gli studenti dell’Università fondata da Slow Food, ci hanno raccontato che l’esperienza nell’entroterra calabrese ha svelato loro un segreto: famiglie, territorio, comunità hanno in se’ la formula del benessere dei nostri tempi, fatta di lavoro sostenibile, rapporti umani, socialità e attaccamento, pieno di senso e motivazione, ai luoghi dove si produce. Un modello alternativo, valido, sostenibile, che in ogni modo possibile bisogna attrezzarsi per conoscere, sostenere e promuovere, ai vari livelli.
In questa realtà, ( il comune fa circa 3000 abitanti di cui 700 nel capoluogo) avviene che 14 coppie di giovani del capoluogo si sono sposate solo quest’anno. Ci sono ancora piccole aziende di artigiani del legno e delle sedie. Una buona agricoltura sul modello della tradizione. e c’è anche una donna Sibilla Puteri , che in possesso di una laurea in economia e commercio più di dieci anni fa di imparare l’arte del telaio ed aprire un laboratorio di tessitura. Tesse anche la ginestra, un filato difficile e complicato per l’approvvigionamento della materia prima . Sibilla ci racconterà la sua storia e comincerà a tessere in diretta un pezzo di tela di ginestra che il giorno dopo consegnerà simbolicamente a Sonia Chellini durante la presentazione del progetto Appennino, Sarà il primo tessuto delle Vela dell’Appennino che cuciremo in questi mesi per rappresentare l’unione delle comunità dell’APPENNINO D’ITALIA
Marisa Gigliotti, referente per Sow food Calabria dell’Appennino

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23-09-2014
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Da giovedì 25 a sabato 27 settembre,
Sorrento. Al via la IV edizione di Campania Food & Wine
Da giovedì 25 a sabato 27 settembre, la penisola sorrentina ospita la IV edizione di Campania Food & Wine, tre giorni dedicati alla cultura enogastronomica, al gusto e alle tradizioni campane.
L’evento, che si svolge con il patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Napoli e dei Comuni di Sorrento, Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento e Vico Equense, è organizzato da Culturamediterranea e si propone di riscoprire, promuovere e valorizzare i prodotti enogastronomici d’eccellenza made in Campania e la cucina tradizionale e tipica del territorio campano.
Trenta le location che ospiteranno l’iniziativa, da Vico Equense a Massa Lubrense. L’elenco, disponibile sul sito www.campaniafoodandwine.it, comprende ristoranti “di hotel” e “di strada”, ognuno dei quali sarà tappa di un ideale itinerario tra degustazioni gratuite di vini, distillati e tante prelibatezze e specialità campane, sotto la guida di esperti sommelier e gourmet.
Sarà inoltre possibile assaggiare menù a tema realizzati dagli chef, esclusivamente a base di prodotti di qualità tipici e locali del territorio campano.
“E’ con grande entusiasmo e convinzione che l’amministrazione comunale di Sorrento sostiene questa iniziativa – commenta l’assessore al Commercio del Comune di Sorrento, Massimo Coppola – Questa iniziativa si propone da un lato di valorizzare e promuovere le tipicità enogastronomiche del nostro territorio, attraverso il connubio tra attività produttive e cultura, dall’altro di sostenere le imprese campane già presenti sul territorio ed estenderne la loro presenza, incrementando la loro visibilità e rafforzando la loro immagine agli occhi dei consumatori locali, nazionali ed esteri e degli esperti nel settore. Ringraziamo gli organizzatori, per aver scommesso sulle potenzialità della nostra terra, ed i numerosi operatori del settore aderenti all’iniziativa, grazie ai quali la nostra città offrirà a cittadini ed ospiti la possibilità di vivere una kermesse dall’indubbio spessore, all’insegna dei sapori e delle tradizioni del territorio”.
Il programma è disponibile anche sulla pagina Facebook www.facebook.com/campaniafoodandwine.tour
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Da: Ago Press | Luigi D’Alise | 3351851384
Ufficio Stampa Comune di Sorrento
a cura dell’Ago Press
Contatti Luigi D’Alise
Tel. 0818074254
Mob. 3351851384
Mail comunedisorrento@agopress.it
Web www.comune.sorrento.na.it
Fb www.facebook.com/comunesorrento
Tw www.twitter.com/comunesorrento

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CASERTA 25 settembre ore 18.30
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Presentazione di “Mangia come Parli” di Cinzia Scaffidi
– Presentazione libro
“Mangia come Parli” di Cinzia Scaffidi, Slow Food Editore
Sede: “Libreria Giunti al Punto”, Piazza Matteotti angolo Via Patturelli – Caserta
Data: 25 settembre, ore 18,30
Autore: Cinzia Scaffidi, (Direttrice del Centro Studi di Slow Food, Bra – Docente Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo)
Prefazione di: Tullio De Mauro
Presentazione del volume con interventi di:
– Rosanna Marziale, Chef
– Alessandro Manna, Sommelier, Resp. Comunicazione S. F. Caserta
– Valerio Borgianelli Spina, Marketing and Events Manager Corio
Modera: Antonio Puzzi, Project Manager Slow Food Campania
Quanto è cambiato il parlare di cibo e alimentazione negli ultimi decenni?
Le parole che descrivono il complesso mondo della nutrizione, da agricoltura a consumatore, da buono a zappare, quanto, come e perché hanno mutato il loro significato? E quanto è fondamentale che il nostro cibo sia buono, pulito e giusto, e il nostro consumo sia consapevole e informato correttamente?
Questo è l’interrogativo cui l’autrice cerca di dare una risposta organica, attraverso l’analisi di 100 parole.
Il pomeriggio, che sarà introdotto dai saluti di Enzo Piccirillo (Fiduciario di Slow Food Caserta) e Giuseppe Orefice (Presidente di S.F. Campania), avrà un epilogo gustoso grazie alla collaborazione del Ristorante Gli Scacchi, della dolceria Il Giardino di Ginevra, della gelateria Vanilla Ice e del Consorzio di Tutela Vini Casertani Vitica.

da: Resp. Comunicazione di Slow Food Caserta: Alessandro Manna 333.3428061 mannale@gmail.com)
Da:Slow Food – Condotta di CasertaA:
Allegati:Mangia come parli 25 settembre-01.jpgMangia come parli.jpgMangia come parli 25 settembre.pdfScarica tutto come file Zip

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20 settembre 2014
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SLOW news. L’orto della Condotta
Mesi or sono, da un incontro con Pino Bilotti, presidente dell’Unione Ital. Ciechi di Cosenza, mi venne l’idea di utilizzare un pezzo del terreno che loro hanno in contrada Lacone di Rende (adiacente l’Agrario Todaro), per farci un orto didattico. Il direttivo della Condotta ha sposato la proposta, ci siamo tassati per poter pagare il canone di locazione annuale ed il trattore che ha preparato il terreno e, con l’apporto determinante di Ciccio Caruso, si è dato inizio, nonostante la stagione inoltrata, ma “aiutati” dal cattivo tempo, alla piantagione di pomodori, melanzane, finocchi, zucchine ecc. I frutti fanno già bella mostra di sé per farsi guardare da chiunque volesse visitare l’orto e sembrano smaniosi di farsi raccogliere e utilizzare in cucina. Inutile dire che il bio è assoluto, Ciccio ha utilizzato solo il letame degli animali presenti. Un cesto con tutti i prodotti dell’Orto della Condotta di Cosenza sarà portato alla Festa Regionale di Soverato con documentazione fotografica a corredo. Un saluto slow, Raffaele.
Da:Raffaele RigaA:Raffaele Riga;

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Soverato 17 settembre 2014
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festa slow food Calabria a Soverato.
Invito per conferenza stampa di presentazione
lunedì 22 ore 18,30 presso sala consiliare di Soverato.
Carissimi,con piacere vi invitiamo alla festa regionale di Slow Food Calabria che si terrà a Soverato il 27 e 28 settembre: un momento di piacevole confronto, importante e significativo per la nostra associazione e per il nostro territorio.
Questa terza edizione della Festa, affidata per l’organizzazione alla Condotta Slow Food di Soverato, propone un programma ricco e articolato che cerca di mettere assieme momenti ludici, gastronomici, culturali sempre all’insegna del piacere “buono, pulito e giusto”.
La festa vuole essere un momento di incontro e di comunicazione, un’occasione per la presentazione dei progetti di Slow Food, delle Condotte, di Slow Food Calabria, di Terra Madre, uno spazio aperto a disposizione della città di Soverato e di quanti decideranno di fermarsi.
Il programma prevede anche la possibilità di pernottare e di abbinare quindi alla festa un piacevole weekend.
Piazza Maria Ausiliatrice, la piazza centrale di Soverato, si animerà recuperando con questo gesto il ruolo che le appartiene: il cuore pulsante della città.
I temi di questa edizione:
Il mare: i pescatori – la storia. Le azioni di tutela.
L’agricoltura familiare: la testimonianza degli Orti in Condotta.
Cassiodoro: la figura dell’umanista e dell’eno-gastronomo.
Gli strumenti che saranno messi a disposizione: stands aperti al pubblico, mostre fotografiche, convegni sul mare e sui pescatori, attività di animazione, soste gastronomiche.
in allegato la locandina con il programma .
Altri particolari dell’evento e dei programmi da avviare saranno resi noti durante la conferenza stampa di lunedì 22 , alla quale parteciperanno il sindaco Ernesto Alecci, l’assessore alle politiche del mare Vittorio Sica,
Luigi Tropeano fiduciario condotta di Soverato

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14 settembre 2014
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A PIANO DI SORRENTO IL PRIMO MERCATO DELLA TERRA DI SLOW FOOD CAMPANIA
10/09/2014. A Piano di Sorrento, domenica mattina 14 settembre dalle ore 9,00 alle 13,00 Slow Food Campania inaugura il primo dei Mercati della Terra della regione e del sud Italia, nel cuore della costiera sorrentina, nel mercato ortofrutticolo di fine ‘800 della città di Piano di Sorrento, un’iniziativa molto attesa da cittadini e produttori che si rinnoverà la seconda domenica di ogni mese.

Saranno presenti il Sindaco Giovanni Ruggiero della città, il presidente Giuseppe Orefice e il responsabile regionale Mauro Avino di Slow Food Campania e i rappresentanti della condotta locale Rosa Paciello e Alfonso Tortora .

Il Sindaco dopo un percorso di iniziative con la condotta Costiera Sorrentina e Capri sigla l’alleanza per portare la sua città all’interno della rete internazionale dei Mercati della Terra. «La nascita e l’ufficializzazione del “Mercato della Terra Costiera Sorrentina” a Piano di Sorrento rappresenta una rivoluzione nell’approccio al territorio. Dietro la proposta di Slow Food c’è innanzitutto un’idea forte e un metodo capace di aggregare e garantire la continuità alle idee».

Il responsabile dei Mercati di Slow Food Campania Mauro Avino chiarisce come i «Mercati della Terra rappresentino la cerniera tra il mondo urbano e quello agricolo, tra i progetti sull’agricoltura e quelli che si svolgono idealmente nelle aree urbane puntando sull’educazione del cittadino e dei ristoratori. Portiamo avanti una concezione di “gastronomia liberata” perché l’intenzione che ci muove è liberare i diritti degli agricoltori, oggi provati dai grandi sistemi, e la voglia delle persone di partecipare attivamente ad un mondo tutto da riscoprire». Lo stesso attivismo viene sottolineato da Alfonso Tortora, membro del direttivo locale Slow Food: «È un progetto che funziona. E funziona perché oltre alla partecipazione delle Istituzioni che ci credono e dei produttori che vi aderiscono, si è formato un bel gruppo all’interno della Condotta locale, un’atmosfera gioviale che va oltre l’aspetto commerciale della vendita al pubblico».«L’attivazione di un “Mercato della Terra” – dichiara il Presidente regionale Giuseppe Orefice – è per il movimento Slow Food l’anello finale di una catena di azioni che mirano a creare valore sui territori e a restituire dignità e rilevanza ai contadini, dando ancor maggiore valore ai progetti dell’“Arca del gusto”, delle “Comunità del cibo” e dei Presidi Slow Food. La condotta Costiera Sorrentina e Capri ha voluto fortemente questo Mercato che da “punto di arrivo” di un percorso diventa “punto di partenza” per la ricostruzione di un valore di relazione che intorno al cibo ci fa ritornare uguali, in quanto esseri che si nutrono, e responsabili, in quanto esseri che con il loro lavoro e il loro impegno “nutrono”».
www.mercatidellaterra.it
Slow Food Campania

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Il 16 luglio alle ore 10,30
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SLOW FESTIVAL 2014 – L’OFFICINA DELLE IDEE – CENTRO STUDI GENTES – SLOW FOOD COSENZA E SILA – SLOW FOOD CALABRIA
Conferenza stampa di presentazione e primo incontro
SLOW FESTIVAL E UNIVERSITÀ DELLA CALABRIA: FOTOSINTESI CULTURALE
Il 16 luglio alle ore 10,30 presso l’University Club dell’UNICAL Arcavacata di Rende (CS) si terrà la conferenza stampa di presentazione della quarta edizione dello SLOW FESTIVAL.
Un incontro di esperienze, parole, pensieri, cultura, solidarietà e vino buono, pulito e giusto.
L’occasione sarà propizia per presentare il programma dello SLOW FESTIVAL 2014, manifestazione giunta alla quarta edizione, che sviluppandosi di anno in anno, oggi presenta un programma “on the road” con tappe che toccano tutta la Calabria, da nord a sud, dal Tirreno allo Jonio.
I temi portanti di tutta la manifestazione che si protrarrà con vari eventi fino all’11 novembre, saranno: l’armonia, lo sviluppo sostenibile, la slow economy che come dice Federico Rampini “è un nuovo modello di sviluppo dove la crescita a ogni costo non sarà più la prima preoccupazione delle nostre società. Un modello di sviluppo in cui, come in una sorta di “Slow Food” esteso a ogni aspetto della vita, ritroveremo tutti insieme un nuovo (e antico nello stesso tempo) equilibrio con il nostro ambiente lavorativo, naturale e sociale”.
L’obiettivo di questa edizione dello SLOW FESTIVAL è quello di concorrere nel promuovere comportamenti e azioni che possano contribuire a dare vita ad una nuova Calabria: più buona, più pulita, più giusta.
Per la realizzazione di questo primo evento è sicuramente da sottolineare la sensibilità dell’UNICAL nel concedere il patrocinio gratuito alla manifestazione, il che consentirà inoltre a studenti e docenti, di conoscere direttamente i contenuti valoriali di un’associazione come Slow Food.
Il programma dell’evento sarà arricchito dalla presentazione di tre esperienze calabresi virtuose di “Vino e Solidarietà” che saranno raccontate in prima persona dai protagonisti:
LA CASA DI NILLA – il vino che fa bene ai bambini
SPIRITI EBBRI – vini che sono la più naturale esperienza di un terroir
TERRE GRECANICHE – ri-costruire comunità territoriali capaci di

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6 luglio 2014
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L’interesse per Cleto e per i centri della nostra catena Appenninica da rivitalizzare.
presentazione del progetto “formaggio di fossa a Cleto”
Gli amici di Cletarte ed in particolare Gaetano Cuglietta, nostro socio slow food sono i primi ideatori di un progetto che sembra una favola ,ma di fiabesco ha solo l’atmosfera magica che si respira quando si arrriva a Cleto, alla sua rupe ,al castello.
Un progetto che vede protagonisti i cittadini, i casari, i formaggi e le cisterne.
“Anni fa , sempre su invito degli amici di Cletarte, ho visitato Cleto ed il suo centro storico. Incominciammo a ragionare sulle opportunità che poteva avere un centro così incantato, oggetto di studi e ricco di storia, in particolare mi piace ricordare l’articolo che scrisse Vito Teti nel suo libro“Il senso dei luoghi –paesi abbandonati di Calabria”.
Incominciammo a pensare a collegamenti con l’associazione Borghi autentici d’Italia, partecipammo ad alcuni incontri dei Borghi piu belli d’Italia. Interessante fu la partecipazione attiva anche ai forum di presentazione del QTRP promossi dalla regione Calabria.
Ad aprile 2012 come Slow food Calabria in occasione del nostro congresso lanciammo l’ APPELLO: SALVIAMO IL BORGO-DIFENDIAMO IL PAESAGGIO. Un appello che iniziava così: La presenza di un insediamento rupestre e sulla sommità del costone roccioso il castello che sovrasta il borgo arroccato, difeso naturalmente da strapiombi. Il tutto avvolto da un’atmosfera fiabesca fatta da una cascata di casette e palazzotti che si adagiano con discrezione sul pendio rivolto a valle, lasciando inalterati i fronti rocciosi che si ergono imponenti sui valloni. Questo è Cleto, piccolo paese della provincia di Cosenza, ma il sito era denominato Pietramala dall’età medievale sino all’unità d’Italia.
Questo appello ci stimolò ad andare avanti per salvare il borgo dalla realizzazione di una strada che ne avrebbe irrimediabilmente deturpato l’immagine. Su questa spinta organizzammo una visita nel mese di ottobre, molto partecipata dai soci della condotta slow food di Soverato e da quelli di Cosenza .
E sempre su questo tema abbiamo organizzato un incontro all’interno dello stand slow food Calabria al salone del Gusto di Torino ad ottobre 2012.
L’associazione Cletarte intanto ha portato avanti il suo contributo per Cleto coinvolgendo archeologi e studiosi che con grande impegno scientifico potevano dare una risposta a quello che appariva un mistero: La presenza di grandi cisterne sulla sommità della rupe. Hanno scoperto così che in un atto notarile del 28 maggio 1781 si parla di magazzeni, di fosse di pietra e di formaggi.
Devo ammettere che ci sono posti che ispirano molto e fanno meditare su analogie che sembrerebbero impossibili. E’ sempre il caso di Cleto. Ho avuto modo di scrivere un articolo sull’ultimo numero della rivista dell’Ordine degli architetti di Catanzaro dal titolo IDENTITA’- GENIUS LOCI.
Rileggendo alcuni passi del celebre teorico svedese dell’architettura, Christian Norberg-Schulz, ho riflettuto sulla frase “Un luogo è uno spazio dotato di carattere distintivo. Fare dell’architettura significa visualizzare il genius loci: il compito dell’architetto è quello di creare luoghi significativi per aiutare l’uomo ad abitare”E così lasciandomi andare sulla scia di emozioni e sensazioni,ho rivisto le immagini della famosa Casa sulla cascata di Frank Lloyd Wright del 1936 che è l’esempio più pragmatico ed eccezionale di Architettura organica .
Il passaggio successivo è legato al ricordo di Cleto , che mi appariva come un villaggio -monumento di eccezionale interesse e suggestione costruito sulla roccia nuda,o meglio adagiato sulla rupe da cui trae energia. Su di essa si modellano abitazioni, torri di difesa e grandi magazzini ricavati nella roccia per la raccolta delle derrate alimentari e per le cisterne d’acqua. Dalla rupe trae origine l’abitato, che con l’inserimento di nuove funzioni nel contesto naturalistico vive nello spirito del luogo e lo arricchisce di nuove suggestioni rafforzandone l’identità.
Ho sentito forte lo spirito del Genius Loci e trovo che nella proposta di Cletarte , di riutilizzare le 5 cisterne scavate nella roccia del castello per destinarle all’affinamento del formaggio di fossa, c’è un grande messaggio: da un bene culturale storico quale il castello di Cleto – Pietramala ne esce una nuova economia legata al territorio e alla sua storia. Il castello stesso può diventare il simbolo di una rinascita, un modo che superi l’aspetto museale e di salvaguardia di un bene culturale e che lo faccia rivivere , appunto reinterpretando il Genius Loci, che è l’anima del luogo.
Cleto geomorfologicamente appartiene al sistema della catena costiera dell’Appennino Paolano e la sua posizione, pur vicina alla costa, trae origine e forza proprio dal sistema roccioso e dall’economia agricola e pastorale tipica di un’area interna.
Il cammino che Cletarte sta tracciando insieme ad esperti, a slow Food Calabria, Coldiretti, comune di Cleto , A.R.A, sarà un osservatorio privilegiato per le azioni e le proposte che intendiamo mandare avanti con il Progetto delle comunità dell’Appennino, il nuovo grande progetto di Slow food.
Soverato 7 luglio 2014
Marisa Gigliotti, referente progetto Appennino Slow Food Calabria
marisa gigliotti

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21 giugno 2014
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Slow Food Condotta Terre di Capua
Al via la sesta condotta Slow Food in Provincia di Caserta
Nasce ufficialmente la Condotta Slow Food Terre di Capua, che comprende i comuni di Capua, Santa Maria Capua Vetere e dei comuni limitrofi (Calvi Risorta, Grazzanise, Pastorano, Camigliano, Pignataro Maggiore, San Tammaro, Santa Maria la Fossa, Vitulazio, Bellona, Cancello Arnone. Lo scorso mercoledì, presso Palazzo Lanza, in Corso Gran Priorato di Malta a Capua si è tenuta l’Assemblea costituente che ha eletto il comitato di Condotta, alla presenza di Giuseppe Orefice, presidente Regionale Slow Food Campania, si è proceduto, inoltre, a stilare l’elenco di iniziative del sodalizio della chiocciola nel territorio. Il comitato di condotta, nel numero di 5 unità, è formato da Enrico Amico, Giuseppe Bellone ( segretario) , Filomena Camanzo, Mariana Iocco, Loredana Rizzi , quest’ultima, poi, eletta dal Fiduciaria per il prossimo quadriennio.
Presenti alla discussione, che ha visto impegnati oltre 30 soci, anche i fiduciari di altre condotte del casertano ( Caserta, Roccamonfina e Massico, Volturno) e Nicola Sorbo, neo consigliere nazionale Slow Food.
Per la neofiduciaria, Loredana Rizzi- “l’identità storica, culturale e la ricchezza agroalimentare che contraddistinguono questa parte della Terra di Lavoro sono stati lo stimolo fondante della nascita della nuova condotta, e sarà  motivo di impegno a lavorare nell’interesse comune del territorio locale. A tale scopo Terre di Capua punta alla creazione di una Comunità del Cibo, costituita da produttori e consumatori promuovendo il diritto alla sovranità alimentare, consci che solo una maggiore consapevolezza può contrastare il degrado territoriale in atto.
Supportati da attività di formazione e informazione, verranno organizzati incontri e laboratori con esperti di Slow Food ma anche esterni all’associazione per promuovere un’alimentazione e scelte alimentari consapevoli. Ci rivolgiamo a chi considera la ricerca di un piacere “buono, pulito e giusto” come un diritto per ogni cultura e per ognuno di noi.”
Info mail slowfoodterredicapua@gmail.com
Carlo Scatozza resp comunicazione Condotta Slow Food Terre di Capua
carloscatozza@gmail.com

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12 giugno 2014
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PAESAGGI IDENTITARI TRA PERCEZIONI VISIVE E NUOVE RISORSE ECONOMICHE
L’incontro dell’11 giugno a Torre Ruggero
Esprimiamo grande soddisfazione per l’incontro di Torre Ruggero, promosso dal sindaco avvocato Pino Pitaro e coordinato da Piero Martelli del consorzio Nocciola di Calabria ,entrambi da anni in prima linea contro lo spopolamento di questa area strategica della Calabria.
La condotta Slow food Versante Jonico farà tesoro delle argomentazioni e delle esigenze emerse per inserirle nel percorso di confronto sul manifesto delle comunità dell’Appennino, il nuovo progetto di slow Food .
L’incontro ha avuto al centro la relazione dell’ arch Jole Tropeano che ha presentato attraverso la metodologia di Kevin Lynch una lettura percettiva del paesaggio ,confrontandola con la nuova infrastruttura della trasversale delle Serre. Sono state anche prefigurate possibili azioni progettuali puntuali e di pianificazione.
Gli interessanti interventi del presidente dell’ordine degli architetti Pino Macrì,del presidente del Gal Serre Calabresi ing. Renato Puntieri, del capo compartimento Anas Ing Vincenzo Marzi e dell’assessore regionale all’urbanistica dr. Alfonso Dattolo, hanno contribuito dai vari punti di vista a rendere operativo l’incontro.
Sono emerse la riflessione attenta sulle potenzialità del territorio, la tenacia dei suoi abitanti e dei produttori ,l’esigenza di un cambiamento di rotta che privilegi non tanto le grandi opere risultate addirittura dannose se lasciate incompiute per decenni, ma che punti sulla valorizzazione identitaria , sul rispetto delle qualità paesaggistiche, sulle nuove opportunità di lavoro in agricoltura .
A conclusione dell’incontro un piacevole assaggio dei prodotti locali : vujularu, pecorini e ricotte dell’azienda Rotiroti, pane di Cardinale , miele dell’azienda Circosta, dolcetti con la nocciola di Calabria, spiedini di fragole e mirtilli, il tutto accompagnato dai vini Eukè bianco e rosato dell’azienda Senatore. A servirli i soci della condotta slow food di Soverato guidati da Domenico Cosentino, il socio giornalista enogastronomico.
Marisa Gigliotti
slowfoodsoverato@libero.it

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5 giugno 2014
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Gentile collega,ti invio di seguito e in allegato il Comunicato Stampa che presente l’Alleanza Slow Food tra Produttori, Ristoratori ed Esercenti del settore agroalimentare di Palma Campania.
L’iniziativa partirà lunedì 9 giugno. Siamo a tua disposizione per approfondimenti e chiarimenti.
Cordialmente,Antonio Puzzi
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Nasce a Palma Campania l’Alleanza Slow Food tra Produttori, Ristoratori ed Esercenti del settore agroalimentare.
Il progetto è a cura di Slow Food Campania, Condotta Agro Nolano,
Comune di Palma Campania e Confcommercio Palma Campania
Lunedì 9 giugno alle ore 15,00 presso la Sala Consiliare del Comune di Palma Campania (Na) prenderanno il via i lavori per la costituzione dell’Alleanza Slow Food tra produttori, ristoratori ed esercenti del settore agroalimentare presenti sul territorio comunale di Palma Campania.
La rete, ideata dal Comune di Palma Campania, dall’Associazione Slow Food Campania con la locale Condotta dell’Agro Nolano e da Confcommercio Palma Campania, avrà l’obiettivo di rafforzare l’identità delle produzioni locali e delle proposte del settore “food”, restituendo i primi risultati nell’ambito dell’edizione 2014 della Festa delle Tradizioni Contadine Palmesi in programma a ottobre.
All’incontro parteciperanno il Sindaco di Palma Campania, Vincenzo Carbone; l’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Palma Campania, Nello Donnarumma; il Presidente di Confcommercio Palma Campania, Antonio Mattiello; Gianna De Lucia, in rappresentanza della Segreteria Regionale di Slow Food Campania; Gianluca Napolitano, Fiduciario Slow Food Agro Nolano.
Nel corso dell’appuntamento saranno proposti il Disciplinare dell’Alleanza e il piano di comunicazione nel quale saranno coinvolti quanti decideranno di aderire alla rete. L’incontro ha inoltre la volontà di censire la biodiversità del territorio e raccogliere informazioni su quanto già posto in essere da ristoratori, bar, pub, pizzerie, pasticcerie e gastronomie al fine di valorizzarla.
Successivamente saranno programmati altri appuntamenti presso le sedi dei locali aderenti con lo scopo di degustare e individuare le migliori materie prime per realizzare le proposte gastronomiche da promuovere attraverso l’Alleanza. In questa seconda fase saranno coinvolti anche i produttori dei Presìdi Slow Food e delle Comunità del Cibo di Terra Madre in Campania.
«È un appuntamento fondamentale per rilanciare le attività produttive del territorio e, in particolare, il settore enogastronomico che può rappresentare un punto di forza per Palma Campania – sostiene il Sindaco, Vincenzo Carbone. – È un’occasione da non perdere per tutti i commercianti del settore che invito quindi a partecipare in massa».
«La presenza di Slow Food rappresenta una garanzia per il progetto – afferma Antonio Mattiello, Presidente di Confcommercio Palma Campania. – Vogliamo che Palma abbia dei piatti tipici da proporre ad un pubblico sempre più vasto. Solo con la partecipazione di tutti potremo scrivere un vero e proprio disciplinare di ricette e piatti tipici palmesi».
Giuseppe Orefice, Presidente Slow Food Campania e Basilicata, sintetizza: «La sensibilità verso le produzioni locali e la centralità del cibo mostrata dall’Amministrazione Comunale e dalla Confcommercio di Palma Campania rafforza l’idea che Slow Food sostiene da sempre, ovvero che i cittadini debbano ritornare a sentirsi Comunità del Cibo e, in funzione di ciò, “comunità di destino” di cui il Piacere è un elemento fondante».


Antonio Puzzi
Slow Food Campania
Project Manager

“Siamo stati i fautori di un orientamento nuovo, non specialistico né fuori dal comune, ma in grado di parlare ogni giorno a ogni abitante del pianeta, recando in sé la volontà di entrare nella straordinaria ordinarietà del quotidiano.
Pertanto, la nostra visione è – e deve continuare a essere – universale, in nome del primario e fondamentale Diritto al Piacere, che troverà pieno riconoscimento solo se il miliardo di persone oggi sottonutrito potrà condividerlo con noi.
La conquista della civiltà di un popolo, come proviamo a dire da anni, non passa, infatti, per il consumo di suolo o l’industrializzazione, bensì è strettamente connessa all’ottenimento del diritto universale al buono e al bello.”
(Seminiamo il Futuro …coltivando il Presente)
da: Slow Food Campania [info@slowfoodcampania.it]

Categorie: Slow Food

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