DISTURBI DA CAMBIAMENTO DI STAGIONE? NON C’E’ DA PREOCCUPARSI, BASTA LA PREVENZIONE!
Mal di testa quasi perenne, senso di stanchezza persistente, insonnia, nervosismo: riscontrate tra questi qualche disturbo che vi colpisce ad ogni cambiamento climatico? Non preoccupatevi, non siete malati! Sono, 15milioni gli italiani che soffrono di malesseri legati alle variazioni meteorologiche, in altre parole più del 15% della popolazione, compresi bambini ed anziani. Anzi, i più meteoropatici sono proprio loro. I ragazzi fino ai 15 anni, infatti, pur adattandosi più rapidamente ai cambiamenti climatici, li avvertono con maggiore intensità rispetto agli adulti. L’organismo degli anziani, invece, impiega più tempo ad organizzarsi. Gli studiosi di biometeorologia, scienza neonata per valutare in che modo il clima condiziona tutte le forme di vita, sostengono che simili problemi non sono considerati vere e proprie malattie ma danneggiano ugualmente la qualità della nostra vita. Allo stesso modo, però, rassicurano sui semplici rimedi da adottare per le persone particolarmente sensibili colpite da meteoropatia. La soluzione è proprio a portata di mano, anzi, di bocca! E’, infatti, all’alimentazione che dobbiamo prestare maggiore attenzione per tenere a bada i fastidi che si presentano nei periodi di passaggio di stagione o di variazioni repentine del tempo. La ragione per cui il nostro organismo è costretto a subire un tale stress sta nel fatto che il corpo umano è una macchina che si adatta lentamente alle variazioni delle condizioni atmosferiche. I mutamenti di temperatura, luce, pressione atmosferica o umidità influenzano direttamente il comportamento del sistema endocrino, quello che regola automaticamente il funzionamento dell’organismo, stimolando o rallentando la produzione di ormoni, come la serotonina e l’adrenalina, che influiscono sia sull’umore sia sul corretto funzionamento degli organi interni. Una delle reazioni più diffuse è la depressione ad andamento stagionale, che si presenta di solito in autunno ed accompagna la persona interessata per tutto l’inverno. E’ un disturbo riguardante, in particolar modo, gli abitanti dei paesi nordici che, avendo a disposizione pochissime ore di luce durante i mesi freddi, sono predisposti a subire una diminuzione di produzione di ormoni come la serotonina e la melatonina. Un’altra variante decisiva è il vento. Recenti studi hanno dimostrato che quando in Svizzera soffia il caldo e forte “Fohn” aumenta il riscontro di reati di violenza tra la popolazione, con la conseguenza, addirittura, dello sconto della pena per gli incriminati. Regioni nordiche a parte, per noi italiani, soggetti in maniera più lieve ai malesseri legati al clima, il rimedio è da cogliere, appunto, nella natura. La prima regola è cibarsi sempre di frutta e verdura di stagione che, crescendo in sintonia con l’ambiente, possiedono le sostanze in grado di soddisfarne le richieste. E allora, con l’autunno che ci ha già fatto spalancare le porte, via libera a castagne, cavoli, agrumi, uva e quant’altro questa stagione intermedia porta con sé.


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