«Abbiamo candidato quest’anno, grazie al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, la Cucina italiana patrimonio dell’Unesco. Quello che accadrà in questi due anni di valutazione che ci separano dalla decisione finale saranno strategici. Coinvolgeremo la stampa in tutto il mondo e racconteremo la cucina italiana non solo come piatto, ma come storia, cultura, luoghi di produzione, anche in senso turistico: è la musica che racconta questi eventi, è il cinema che racconta la nostra Nazione. Dobbiamo ritenerci orgogliosi e fortunati ad essere nati in Italia, ma anche consapevoli del ruolo internazionale che abbiamo, per trasmettere il nostro modello agli altri Stati e ai Paesi in via di sviluppo». Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida intervenendo al Consiglio Nazionale di Unarga (Unione Nazionale Associazioni Regionali Giornalisti Agricoltura, Alimentazione, Ambiente, Territorio, Foreste, Pesca, Energie, Turismo Rurale e Ambientale), questa mattina, nella sede della Fnsi.

«Ritengo importante che i nostri giornalisti, gli informatori del pianeta, possano conoscere ancora meglio quello che è il nostro modello di civiltà, che passa anche per il sistema di produzione, di alimentazione e di rispetto dell’ambiente che caratterizza la nostra Nazione. Per dare piena attuazione al potere di libertà e alla possibilità di scegliere e rendere sempre più consapevoli le persone, la comunicazione ha un ruolo fondamentale perché ti mette in condizione di sapere quello che mangi e come si evolvono i processi di trasformazione», ha concluso il ministro.

Accolto dalla segretaria generale della Fnsi Alessandra Costante, Lollobrigida si è poi soffermato, fra l’altro, sull’importanza della sicurezza alimentare, sulla qualità del cibo come elemento cardine dello sviluppo del sistema produttivo, sul rapporto fra l’agricoltura e la sostenibilità ambientale, sul lavoro dell’esecutivo per affrontare «le sfide che ci attendono e sulle quali conto di trovare la grandissima parte della stampa che guardi con obiettività ai fatti, sottolineando le criticità, ma anche raccontando le nostre eccellenze». Ringraziando il ministro Lollobrigida per la sua presenza, la segretaria generale Costante ha infine evidenziato come «parliamo continuamente di sostenibilità, ambiente e crisi climatica. È evidente il bisogno di un giornalismo formato e informato su questi temi».

Ai lavori del Consiglio nazionale dell’Unarga sono intervenuti, fra gli altri, il presidente del Gruppo di specializzazione della Fnsi, Roberto Zalambani; Lisa Bellocchi, presidente dell’Enaj (European Network of Agricultural Journalists); Roberto Ambrogi (Arga Lazio), Geppina Landolfo (Arga Campania) e Fabrizio Stelluto (Arga Veneto), vicepresidenti di Unarga.

«Unarga – ha evidenziato il presidente Roberto Zalambani – ha una lunga e gloriosa tradizione nel nostro Paese, iniziata con il primo congresso del 1895 e proseguita con la costituzione dell’Unione nel 1960. Nel 2023 ricorre il centenario della prima legge sulla tutela del suolo. Anche in vista di quell’appuntamento uno dei nostri compiti è fornire ai giornalisti strumenti per conoscere i problemi del settore e denunciarli tempestivamente. Auspico che questo incontro possa diventare un momento annuale permanente».

Alla presidente Enaj, Lisa Bellocchi, il compito di ricordare il ruolo dei 3.500 agricoli specializzati dei Paesi della Ue e dell’Efta. «La nostra attività – ha rimarcato – consiste principalmente nel generare per i colleghi possibilità di scambi informativi che portano a contatto con le realtà del territorio. L’auspicio, dopo questo incontro con il ministro, è che in Italia scaturiscano nuove opportunità di incontro con i colleghi».


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