Il premio come Miglior Cantina d’Italia di Winemag.it va alla “Cantina Terre di Petrara” di San Mango sul Calore (Avellino). Una realtà che «ha saputo interpretare un rinnovamento nel segno del passaggio generazionale dimostrandosi capace di proporre qualità e attenzione alle autoctonie regionali. Una storia che si intreccia tra le generazioni, con anche i più giovani protagonisti di un ritorno alla terra».

«Questo premio nazionale ci ha emozionato – sottolinea Giuseppe Simonelli, architetto e responsabile oggi della cantina di famiglia – perché abbiamo immaginato la gioia che avrebbe potuto dare ai nostri nonni e a chi ci ha messo in condizione di entrare in questa realtà. L’obiettivo di mantenere il sapore dei vini come era una volta si è rivelato un cardine fondamentale per raggiungere questo traguardo durante una degustazione alla cieca delle bottiglie».

«Si tratta di un premio che ci stimola a continuare lungo la strada intrapresa e a ricercare una qualità sempre maggiore, pur conservando la tradizione – gli fa eco Claudia Simonelli, economista e grande appassionata di vendemmia, appena reduce dalle fatiche sul campo – Il grande valore aggiunto deriva proprio da quei terreni delle nostre proprietà e dalle loro caratteristiche straordinarie. Siamo sempre più certi che oltre il marchio ci sia un prodotto che offre la testimonianza dei sapori autentici: questo riconoscimento è proprio un invito a non cambiare mai le cose importanti».

Da sinistra: Claudia e Giuseppe Simonelli, Cantine Terre di Petrara; Davide Bortone, Direttore WineMag; Alessandro Biagiotti, chef e titolare Ristorante Sa Cardiga; Roberto Troiani, maestro gelatiere; Mauro Abbondanza

LE PROSSIME INIZIATIVE – Dal prossimo 22 ottobre a cadenza settimanale verrà inaugurata una Wine Experience in centro a Roma, presso lo Spazio Canova 22, nell’omonima traversa di Via del Corso, nei locali di un’antica fornace per il pane. Sarà proposta una degustazione di vini e prodotti tipici che vedrà come protagonista l’Irpinia.

«Periodicamente – prosegue Giuseppe Simonelli – vorremmo in futuro dare la possibilità di fare un’esperienza diretta nella nostra terra, per visitare i vitigni, la cantina e degustare i prodotti direttamente sul luogo di produzione. In termini di promozione e digitalizzazione, tra poche settimane attiveremo il nostro e-Commerce, che permetterà una più semplice e sicura pianificazione degli ordini. Il nostro sito invece è attivo e consultabile per tutte le informazioni che riguardano l’azienda e i vini. La logistica verrà semplificata in modo da ottimizzare ogni trasporto e velocizzare i tempi di risposta in modo intelligente e funzionale».

«Gli obiettivi futuri – prosegue il giovane manager – della nostra azienda fanno parte di un ampio programma di pianificazione che prevede eventi, esperienze, promozione, logistica e nuovi prodotti».

Per ora è stata avviata una produzione limitata che riguarda il Taurasi magnum ed il Taurasi riserva. A breve si intenderà inaugurare la commercializzazione dell’olio di oliva, altra eccellenza Irpina.

L’AZIENDA E IL LEGAME CON IL TERRITORIO IRPINO – L’azienda si trova a San Mango al Calore (Avellino), nella verde Irpinia, la parte più interna dell’entroterra campano. Questa zona, caratterizzata da un paesaggio collinare e dalle distese boscose, rappresenta un luogo intriso di memoria e di antica cultura. Qui ha inizio la storia della famiglia Simonelli, che da secoli raccoglie i frutti della propria terra. Al 1816 risalgono le prime scritture ufficiali di questo percorso, oggi fedelmente riportati sulle etichette delle bottiglie. La produzione a carattere locale era riservata a pochi intimi fino al 2009, quando i tre fratelli Giuseppe, Alberto e Mario Simonelli decisero di proporre i vini al pubblico affinché fossero apprezzati anche al di fuori dei propri confini. A vegliare sulle coltivazioni vi è una maestosa quercia centenaria, testimone della storia della Famiglia e del suo territorio, che oggi si pone quale simbolo nel logo di Terre di Petrara.

«Noi consideriamo il vino come convivialità e come atto di generosità – ricorda Claudia Simonelli – Nei tempi in cui le case dei nostri nonni erano aperte a tutti, si utilizzavano questi prodotti come momenti dello stare insieme. Ci piace immaginare che le persone che aprono questo vino vogliano cogliere l’occasione per condividere con i propri cari e amici i loro momenti più intimi. Terre di Petrara è una realtà nuova per noi giovani che ci inseriamo in un mondo che prima vedevamo solo da lontano. Curiosi e determinati ad imparare il mestiere, abbiamo approfondito i temi legati alla terra, alla viticoltura e alla produzione, stimolando una grande passione per queste attività. La nostra missione consiste nel portare l’Irpinia al di fuori dei confini attraverso le sue meraviglie: questa terra può diventare un attrattore naturale nonché un motore che attiva un circuito basato sui prodotti e sui frutti della terra. Del resto le castagne, le nocciole, le olive, i formaggi e i salumi sono tutti prodotti che in Irpinia raggiungono altissimi livelli di qualità. Noi giovani abbiamo il ruolo di proseguire un lavoro iniziato da molti anni e cercare di espandere la cultura dell’entroterra campano. La sfida più grande è stata quella di conservare il sapore originale gustato da chi stappò quel vino la prima volta, imbottigliando l’autenticità e lo stile che da sempre contraddistinguono la tradizione familiare».

LE ORIGINI E LA CANTINA – La tradizione vitivinicola della famiglia Simonelli risale al 1816, anno in cui compaiono alcune documentazioni che testimoniano l’utilizzo dei terreni per la coltivazione della vite. Terre di Petrara nasce nel 2009 dalla volontà di Giuseppe Simonelli, classe 1934, con la volontà di accrescere una produzione che in precedenza era destinata esclusivamente a famiglia e amici. Da subito l’azienda si pone il nuovo obiettivo di raggiungere un pubblico più ampio, comunque conservando i sapori dei vini che gustavano i nostri avi. Ad oggi la produzione annua è di circa 30mila bottiglie tra Taurasi DOCG, Aglianico DOP e Fiano DOP. I terreni appartenenti a Terre di Petrara hanno una dimensione di 8.5 ettari; 3 ettari sono dedicati alla coltivazione del vitigno Fiano e 5.5 ettari sono invece dedicati al vitigno Aglianico.

IL TERRITORIO: L’IRPINIA – L’Irpinia può essere identificata con la provincia di Avellino. Il suo territorio, corrispondente per la maggior parte ai bacini dei fiumi Sabato, Alto Calore e Alto Ofanto, era abitato da una delle tribù sannitiche, gli Irpini, così chiamati dal loro totem: il lupo (dall’osco hirpus). Più precisamente, la Cantina Terre di Petrara si trova sulle Colline del Calore, zona di produzione del vitigno rosso Aglianico, che trova nel Taurasi DOCG la sua massima espressione. L’area è caratterizzata da terreni di medio impasto, dotati di sostanza organica, ricchi di scheletro, sali minerali e un’importante componente argillosa dovuta all’origine vulcanica del suolo. La particolare orografia e la prevalenza collinare dell’area permette la formazione di particolari microclimi, che consentono di produrre in questi territori vini di grande pregio. L’irripetibilità di queste condizioni microclimatiche ed habitat, nonché la particolare composizione della terra, è ciò che conferisce carattere e unicità ai vini Terre di Petrara.

I VITIGNI – L’intima conoscenza dell’Aglianico, principale vitigno a bacca nera della Campania, e del vitigno a bacca bianca del Fiano, può considerarsi il punto di partenza della produzione vinicola di Terre di Petrara. Entrambi sono autoctoni dell’Irpinia e costituiscono la naturale discendenza di antichi vitigni come la “Vitis Apiana” e la “Vitis Hellenica” che Plinio il Vecchio nel I secolo d.C descrive ed elogia per le proprietà uniche dei loro frutti. Storicamente, si è sempre attribuito grande pregio al vino proveniente da questa particolare zona. Le viti più anziane appartenenti alla famiglia Simonelli sono state impiantate nei primi anni del 2000, mentre le più giovani risalgono al 2009. I processi di vinificazione sono semplici e naturali: questo permette di conservare i sapori e l’identità dei vini.


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