SOSTITUITA LA VECCHIA DISCIPLINA DEL VINO

La Cia esprime soddisfazione: è un provvedimento frutto della concertazione. Bisogna evitare, però, che sui produttori vada a pesare l’onere burocratico.
Se la versione definitiva, che non conosciamo, rispecchierà quello che è scaturito dal lavoro che ha coinvolto tutta la filiera e le Regioni e il testo approvato dalle Commissioni parlamentari, come auspichiamo, il giudizio non può che essere positivo. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta l’approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, del nuovo decreto legislativo per la tutela delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche dei vini.
Questo provvedimento era atteso da molti anni e rappresenta -avverte la Cia- il frutto di un’importante concertazione che ha permesso di adeguare la normativa italiana alla nuova Ocm (Organizzazione comune di mercato) dell’Ue e alle esigenze del settore.
Ovviamente, quando si conoscerà il decreto nei suoi dettagli, il giudizio -rileva la Cia- potrà essere meglio formulato nella sua complessità. Tuttavia, il provvedimento approvato costituisce un importante passo avanti per la riorganizzazione del settore vitivinicolo nel nostro Paese che, come gli altri comparti agricoli, sta vivendo un momento di difficoltà.
Per questa ragione -conclude la Cia- si auspica una maggiore semplificazione, in modo che la burocrazia non vada a pesare ulteriormente sulle spalle dei produttori.
Da qui l’esigenza che vengano al più presto varati i decreti attuativi per dare un quadro certo dove poter operare senza ulteriori intralci.
Data: 15/03/2010
Titolo: Vino: con le nuove norme si riorganizza il settore – Ora: 10:51
dal sito: www.cia.calabria.it

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LA NUOVA LEGGE SUL VINO
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Le vecchia legge 164 è andata in soffitta sostituita da un decreto legislativo.
di Angelo Peretti
Il 12 marzo 2010, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo che riforma la vecchia legge 164 del 1992, quella che disciplinava il mondo del vino in Italia.
“L’approvazione del nuovo decreto legislativo per la tutela delle DO e IG dei vini, rinnova il quadro normativo del settore vitivinicolo dopo ben 18 anni”, dice il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Luca Zaia.
Bene che l’approvazione sia arrivata prima delle elezioni regionali, ché c’era il rischio che, diventando Zaia il nuovo governatore del Veneto, il suo successore dovessere ricominciare tutto daccapo.
La nuova ocm europea del vino ha preso avvio il primo di agosto dello scorso anno, e la modifica della 164 sarebbe stata addirittura necessaria da subito, ma alla fin fine sinora il comparto ha resistito, e adesso ha finalmente una rinnovata regolamentazione.
Ma sarà vera gloria?
Per trarre un giudizio, aspetto di poter leggere il decreto nella sua completezza.
Intanto, mi limito a riprenderne “i principali contenuti” così come riportati dal sito internet del Ministero:
“l’introduzione di strumenti di semplificazione amministrativa per gli svariati adempimenti procedurali a carico dei produttori vitivinicoli;
la promozione di un elevato livello qualitativo e di riconoscibilità dei vini a denominazione di origine e a indicazione geografica;
la trasparenza e la tutela dei consumatori e delle imprese rispetto ai fenomeni di contraffazione, usurpazione e imitazione;
la ridefinizione del ruolo del Comitato nazionale per la tutela e la valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini;
la revisione del sistema dei controlli e del sistema sanzionatorio, sulla base di criteri di efficacia ed effettiva applicabilità”.
I contenuti, così come sono espressi nel succinto comunicato ministeriale, dicono poco: ripeto, è meglio aspettare il testo completo.

da: www.internetgourmet.it
periodico online diretto da Angelo Peretti


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