I 18 sindaci dell’area vesuviana a rischio sono preoccupati: le vie di fuga, in caso di eruzione della Montagna, non sono in grado di sopportare il peso di una emigrazione di massa. Sono in allarme, e da settimane interrogano i preposti per avere certezze sui lavori che riguardano soprattutto le strade. Si sa che sulla Napoli-Pompei si sta lavorando sulla terza corsia da tempo e che i lavori sono a buon punto con un investimento di 175 milioni di euro. Sono anche previste nuove bretelle per collegare le aree a rischio alle autostrade e c’è la risposta immediata dell’assessore regionale ai trasporti, Ennio Cascetta, che dice: “Non è vero che siamo in ritardo o addirittura fermi. Stiamo facendo un lavoro che non serve solo per l’emergenza ma anche per migliorare la viabilità ordinaria. I cittadini ed i sindaci possono stare tranquilli”. E dormire tra due guanciali, fino al primo boato.
GeoEsperienza, dopo 100 anni si torna nel “Ramo N” alle Grotte di Castelcivita
Quasi un secolo è trascorso da quando gli ultimi esploratori si sono avventurati nel Ramo N (Nord): percorso suggestivo e quasi totalmente sconosciuto, legato alle viscere più intime delle Grotte di Castelcivita, ai piedi degli Leggi tutto…
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