UE: FINANZIAMENTI ALL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA il programma quadro
Horizon 2020
Per ottenere un finanziamento non basta conoscere il bando o presenziare ad una di quelle sessioni organizzate nelle nostre città da partiti o istituzioni.
Lo scambio, la condivisione di progetti ed il networking per il partenariato sono fondamentali per potere fare confluire i finanziamenti di alcuni progetti quali quelli del programma quadro “Horizon 2020”, che tratta prevalentemente di Ricerca e Sviluppo.
Per questo motivo L’europarlamentare Isabella Adinolfi si è recata a Lisbona alla due giorni dedicata al networking e alla presentazione di nuovi progetti riguardanti
l’innovazione tecnologica. “E’un passo fondamentale, soprattutto utile ad aiutare le città del Sud a comprendere quali sono le reali possibilità relative all’innovazione
tecnologica in riguardo ad esempio alla mobilità sostenibile o all’efficentamento energetico.”
La due giorni, organizzata dalla Comunità Europea, nota come ICT 2015, presenta sessioni di networking, consente di conoscere realtà da tutta Europa in grado di condividere
progetti innovativi e organizzarsi in partnership tra realtà di paesi differenti, indispensabili per arrivare al finanziamento di questo programma quadro.
“presenteremo i risultati di questa missione quanto prima con la speranza che possano essere di aiuto a tutte le realtà del mezzogiorno impiegate nella innovazione tecnologiche.”
da: Ufficio Adinolfi [ufficioadinolfisalerno@gmail.com]
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LA CAMPANIA DELL’INNOVAZIONE A SMAU MILANO Fino al 22 ottobre la tre giorni sulla ricerca. Il sistema della ricerca campano, con i Distretti ad Alta Tecnologia ed i Laboratori Pubblico privati, insieme con gli investimenti per lo sviluppo della banda ultra larga, sono i protagonisti a SMAU, la tre giorni milanese dedicata all’Innovazione e inaugurata oggi. Oltre 70 gli investitori interessati a scoprire i nuovi talenti dell’ecosistema dell’innovazione, oltre 300 startup e workshop e circa 450 le aziende presenti.
Questi i numeri dell’evento che fa dialogare i principali protagonisti dell’innovazione.
Le cifre: 300 workshop distribuiti in 12 Arene tematiche a cura di autorevoli relatori si alternano a Speed Pitching, della durata di 90 secondi ciascuno, in cui imprese e amministrazioni locali possono incontrare le Startup e scoprire nuove opportunità. La partecipazione del sistema di ricerca campano allo SMAU avviene nell’ambito del Piano di azione per la Ricerca, lo Sviluppo, l’Innovazione e l’ICT finanziato su PO FESR 2007-2013 O.b. 2.1, attraverso Sviluppo Campania.
I distretti di alta tecnologia (DTA) costituiti con l’azione di MIUR e della Regione Campania sono sei ed operano nelle aree strategiche di investimento: DAC ( Distretto Aerospaziale) , STRESS (Edilizia ecosostenibile) Databenc (Beni culturali), Campania Bioscience (Biotecnologie), Smart Power System (Energia), Dattilo (Trasporti e Logistica). A questi si aggiunge il Distretto tecnologico sui materiali, IMAST. Ogni DTA è affiancato da un numero variabile di cluster di secondo livello. I Laboratori pubblico-privati già esistenti sono 8. A questi se ne aggiungono altri 13: Ritam (materiali per aerospazio), Ehealthnet (ict per la salute), Top-in (ict per telecomunicazioni e sensoristica), Temotec ( ict per beni culturali), Biochamp ( materiali per la salute), Atena – Fuel Cell lab (energia), Marte (trasporti e logistica), M2Q (agroalimentare), Marea (materiali per agroalimentare), Bio.cam (biotecnologie), Most (trasporti), Idrica (ambiente), Sorriso (materiali per la salute).
Nei distretti sono coinvolte oltre 500 imprese di cui oltre 400 pmi.
Ciascuno di questi aggregati, attraverso una rete di relazioni forti, per qualcuno consolidata anche da percorsi iniziati precedentemente aggrega i principali generatori di conoscenza scientifica campani (sette università regionali e circa 40 centri di ricerca) e di importanti realtà imprenditoriali operanti sul territorio. L’obiettivo è realizzare veri e propri centri tecnologici di caratura nazionale.
Presso lo stand della Regione Campania sono inoltre raccontati i risultati del grande Progetto Banda Ultralarga, la prima regione italiana a completare il programma relativo alla realizzazione della rete di nuova generazione in fibra ottica e favorire il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea. Sono infatti stati conclusi gli interventi infrastrutturali nei 155 comuni coinvolti dal progetto (36 in più rispetto ai 119 previsti dal piano originario). L’investimento complessivo è stato di oltre 175 milioni di Euro, di cui 118 milioni di fondi pubblici europei e 57 milioni a carico di Telecom Italia. Un milione e 147mila unità immobiliari abilitate alla fornitura di servizi digitali innovativi con connessioni da 30 a 100 Mbps, per un bacino di oltre 2 milioni e 800mila abitanti. Coinvolte 16 aree industriali e oltre 1400 sedi della PA, con 275 strutture sanitarie e 562 istituti scolastici.
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