Slow Food Campania propone un ciclo di incontri La mia Terra che cambia su viaggi, amori ed emigrazioni verso Terra Madre Martedì 7 giugno alle ore 18,00 a Napoli presso il caffè letterario “Il Tempo del vino e delle Rose” in Piazza Dante Slow Food Campania inaugura, in collaborazione con la Condotta Slow Food Napoli, il ciclo di incontri “La mia Terra che cambia”.
Gli appuntamenti che si snoderanno fino a settembre hanno come sottotitolo “Storie di viaggi, amori ed emigrazioni verso Terra Madre”. L’obiettivo è segnare un percorso che, memore dei tempi in cui viviamo, sia in grado di raccontare e sensibilizzare i cittadini campani verso i temi di “Terra Madre”, incontro internazionale delle Comunità del Cibo che, come di consueto, si svolge ogni due anni a Torino e che nel 2016 avrà luogo dal 22 al 26 settembre.
Ad inaugurare il ciclo di incontri sarà il libro “Ti ho vista che ridevi” (Rubettino editore).
Al centro della narrazione è l’emigrazione individuale femminile che negli anni ‘60 dal Sud raggiunge il territorio delle Langhe, dove le contadine locali stanno lasciando le campagne per trovare la propria emancipazione nelle città. È un’emigrazione matrimoniale, che porta le “calabrotte” (figlie della terra di Calabria) all’impatto con una lingua e un sistema di relazioni sociali differenti da quelli dei paesi d’origine. Così, Dora, la protagonista del libro, è costretta ad emigrare da Riace per sposare un contadino delle Langhe e lascia alle cure della sorella il figlio che non doveva nascere. Quando scoprirà la verità, Luigi si metterà alla ricerca delle origini, della propria madre, dell’autenticità della propria biografia. Sarà un bacialé, un ruffiano che combinava questi matrimoni, il mediatore narrativo tra le pagine calabresi e i capitoli ambientati in Piemonte, dove Luigi cerca la propria madre naturale e incrocia una catena di figure femminili che da Dora conduce alla figlia, alla nipote militante No Tav e quindi ad una profuga siriana. “Ti ho vista che ridevi” è un romanzo corale, nel quale ciascun personaggio attraversa la propria solitudine scoprendo il senso della sua vicenda nella relazione con l’altro. Come scrive Carlo Petrini nella Prefazione: “sono sempre gli altri che ci salvano”. L’autore del volume è il collettivo di scrittura Lou Palanca.
A presentare il libro a Napoli sarà uno degli autori del collettivo, il prof. Nicola Fiorita, Presidente di Slow Food Calabria. Con lui interverranno Giuseppe Orefice, Presidente Slow Food Campania e Basilicata e il Fiduciario Slow Food Napoli, Rino Silvestro. Coordina l’incontro Antonio Puzzi, giornalista e Project Manager di Slow Food Campania e Basilicata.
L’appuntamento successivo con “La mia terra che cambia” sarà il 29 giugno con la presentazione di “Tra le pieghe di un sogno” di Antonio De Vito.
—Ufficio Stampa Slow Food Campania Antonio Puzzi Tel.: 347.5650976
da: [a.puzzi@alice.it]

Categorie: Slow Food

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