La legge, dapprima formulata in un articolo unico poi distinto in tre articoli, prevede che per sistema dei parchi urbani di interesse regionale si intende il sistema urbano del verde come insieme di aree con valore ambientale e paesistico o di importanza strategica per il riequilibrio ecologico delle aree urbanizzate inserite in contesti territoriali con elevato impatto antropico. La gestione dei Parchi viene affidata ai Comuni, su proposta dei relativi Consigli comunali, che ne individuano la perimetrazione, fissata, previo parere delle competenti Commissioni consiliari, con delibera di Giunta regionale. Per Parco metropolitano si intende, invece, il parco urbano del Comune di Napoli già denominato Parco delle Colline di Napoli dai piani regolatori; la gestione del Parco è affidata a un Consiglio direttivo la cui composizione, frutto di un emendamento-Ronghi e di un submendamento Nolli, è così determinata: quattro rappresentanti del Comune di Napoli ed un rappresentante per ciascun comune limitrofo, che potranno aderire al parco metropolitano individuando le aree attigue, grazie ad un emendamento proposto da Daniele e approvato all’unanimità dall’assemblea. Su iniziativa di Ronghi, che ha presentato il relativo emendamento, potranno avere rappresentanza nel Consiglio direttivo le Circoscrizioni ricadenti nel territorio del Parco, i cui rappresentanti potranno essere indicati dal Comune di Napoli. Del Consiglio direttivo faranno parte, infine, un rappresentante della Provincia di Napoli e due delle associazioni ambientaliste riconosciute dal Ministero dell’Ambiente. La legge è stata dichiarata urgente con voto unanime dell’Aula su iniziativa dell’assessore Di Lello.


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