Non c’è che dire, è proprio vero che l’appetito vien mangiando. L’Italia che partecipa ai programmi spaziali sta puntando su Saturno. Lo ha detto in un’intervista Simona Di Pippo, responsabile dei programmi scientifici dell’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, spiegando che la partecipazione alla missione della sonda Cassini, il robot che mercoledì 30 giugno attraverserà gli anelli del pianeta, è costata complessivamente 130 milioni di euro. «Una cinquantina di ricercatori – ha aggiunto – sono stati mobilitati prima per la costruzione dello spettrometro Vims installato su Cassini e dello strumento Hasi per la capsula Huygens che misurerà l’atmosfera di Titano, e poi per l’analisi dei dati». Italiano è anche un importante esperimento di fisica, sottolinea inoltre Di Pippo, che ha «misurato un fondamentale effetto previsto dalla teoria della relatività di Einstein». Insomma, cercando nello spazio, c‘è spazio anche per l’Italia di sognatori, santi e navigatori.


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