COSTIERA AMALFITANA

6 APRILE 2007 – L’Assessore Regionale alla Protezione Civile della Campania, Luigi Nocera, ha reso noto che è stata riaperta la strada statale 163 Amalfitana, nel tratto interessato dalla frana nei giorni scorsi.
“Grazie al solerte intervento dei tecnici della Protezione Civile – dichiara l’assessore Nocera- è stato possibile completare rapidamente i lavori ed assicurare il transito della strada già in occasione di questi giorni festivi” .

SALERNO E CILENTO
La provincia di Salerno offre una quantità di stimoli infinita: dalle coste all’entroterra, tanti sono i luoghi e le iniziative volte a far avvicinare i giovani, ma non solo, alla cultura, attraverso forme di escursionismo non necessariamente convenzionali: itinerari culturali e naturalistici per vivere il viaggio anche come strumento di conoscenza.

Un itinerario culturale (della durata media di 5 giorni) può partire da Salerno, che si presenta come un centro molto vivace ed estremamente moderno, anche se addentrandosi verso le pendici del colle, sotto la mole del Castello di Arechi, si scopre un centro storico ricco di memorie artistiche, che conserva intatto il carattere di città marinara.
Tappa imperdibile è, poi, la Certosa di San Lorenzo a Padula, uno dei monasteri più grandi e di maggior interesse in Europa per importanza architettonica, fondato nel 1306 dal Conte Sanseverino.
E come dimenticare i due siti archeologici del Cilento famosi in tutto il mondo?
Paestum, che custodisce i tre templi greci meglio conservati sin dall’antichità, e Velia, dove sarà possibile ammirare i resti dell’acropoli, di un tempio ionico e di un piccolo teatro del III secolo a.C.
Una visita meritano, senz’altro, i musei archeologici, in cui sono esposti la maggior parte dei reperti provenienti dagli scavi realizzati nella provincia. Basti pensare al Museo Archeologico Nazionale di Paestum, le cui sezioni consentono al visitatore di ripercorrere la storia della città greca, lucana e romana e del suo territorio fino all’abbandono.
Di notevole interesse sono anche i tanti musei della civiltà contadina: in quelli di Teggiano, Roscigno e Morigerati si possono ammirare oggetti, segni, testimonianze e memorie storiche di un lontano passato agricolo, lungo un percorso originale che affascinerà giovani e non.

E ancora, per un itinerario naturalistico, la scelta è davvero ampia essendo tanti i parchi e le oasi presenti nel territorio. Il Parco Regionale dei Monti Lattari, ad esempio, tra la Penisola sorrentina e la Costiera amalfitana, riserva agli appassionati di trekking una piacevole sorpresa: una passeggiata nel “Sentiero degli Dei”, che corre così vicino al cielo da sembrare a diretto contatto con l’Olimpo. Parte da Positano e aggira i valloni del monte S. Angelo a Tre Pizzi, che raggiunge i 1443 metri d’altezza.
Nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, invece, oltre alle passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo, sarà affascinante visitare le grotte di Castelcivita, il cui percorso speleologico è lungo 3 chilometri circa, e le grotte di Pertosa Auletta, la cui origine è fatta risalire a ben 35 milioni di anni fa. E poi l’Oasi del fiume Alento che propone, in particolare per le scuole di ogni ordine e grado, una ricca offerta che si articola in laboratori didattici ambientali e itinerari guidati.
Da non perdere anche un giro, in autobus o in automobile, lungo la Divina Costiera, che regala, in ogni stagione dell’anno, scenari incantati e tanto divertimento: lunga 50 chilometri, unisce Vietri sul Mare a Positano, comprendendo numerosi comuni. La località più “in” e fascinosa è, senza dubbio, Positano, con le sue strade tortuose e minuscole, i gradoni e le caratteristiche maioliche che caratterizzano il centro, pieno di botteghe colorate. E poi Ravello, dal fascino irresistibile, come le sue dimore storiche, e Vietri sul Mare, famosa in tutto il mondo per la tradizione nella lavorazione di ceramiche.

Di particolare interesse, infine, le visite alle Fattorie didattiche – intese come campi scuola e laboratori – volte a far riscoprire, soprattutto ai più giovani, il mondo contadino: si tratta di importanti occasioni per mettere a contatto la scuola e l’agricoltura, la realtà della città con quella della vicina campagna.

ITINERARIO CULTURALE
Un itinerario culturale (di almeno 5 giorni), volto alla scoperta delle bellezze artistiche della provincia di Salerno, può prendere inizio dal capoluogo: città dalla grande ricchezza paesaggistica e architettonica, Salerno sa essere anche un luogo vivace, ricco di proposte interessanti in grado di soddisfare i gusti e le aspettative di ogni tipo di pubblico.
Intorno al nucleo antico, denso di tanti altri siti, l’urbanistica rinascimentale, barocca e moderna si è sviluppata armonicamente, dando luogo a esempi d’architettura, come il Teatro Verdi, il Museo Diocesano, con testimonianze romane e medioevali, e il Museo provinciale, custode di straordinari reperti archeologici. Oltre a quest’ultimo, numerosi sono i musei archeologici nella provincia: da quello di Paestum ai Musei Archeologici della Media e dell’Alta Valle del Sele, dal Museo Provinciale dell’Agro Nocerino a quello della Lucania Occidentale, che sorge nella Certosa di Padula. Questa cittadina, in particolare, rappresenta una tappa obbligata per giovani e non: la Certosa di San Lorenzo, infatti, merita un’intera giornata di visita. Posta a 532 metri di altezza, è il maggiore edificio religioso barocco dell’Italia Meridionale dichiarato, nel 1882, Monumento Nazionale.

Mete privilegiate del turismo d’istruzione sono, poi, le due grandi aree archeologiche di Paestum e Velia. La prima, dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, offre l’occasione di ammirare gli splendidi Templi, tra i più belli e meglio conservati dell’antichità classica: la Basilica o Tempio di Era (metà VI sec. a.C.), il così detto Tempio di Nettuno (V sec. a.C.), il più imponente, e il Tempio di Cerere (in realtà dedicato alla dea Athena).

A circa due chilometri dalla foce del fiume Sele si trovano, invece, i resti del Santuario di Hera Argiva, luogo di culto dedicato alla Dea Madre Hera.
L’area archeologica di Velia, la cui fama è legata ai grandi filosofi Parmenide e Zenone, offre la visita all’acropoli, alle terme e alle sue quattro Porte, tra le quali si segnala, in particolare, la Porta Rosa, magnifica struttura che si apre nella cinta delle antiche mura.

Per un interessante viaggio all’interno della civiltà contadina cilentana sarà, poi, davvero piacevole visitare il Museo delle Arti e Tradizioni del Vallo di Diano a Teggiano, quello della Civiltà Contadina di Roscigno ed il Museo Etnografico di Morigerati. In questi suggestivi luoghi si avrà la possibilità di scoprire i modi, gli usi e le tradizioni agricole che conservano intatto, ancora oggi, tutto il fascino dell’antico rapporto “uomo-lavoro-natura”, mentre nell’allestimento degli arredi e dei reperti si ritroverà l’atmosfera della vita quotidiana del passato.
(dal sito www.turismoregionecampania.it)


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