22 settembre 2004 – Regione Campania: Tremonti bis, Ddl.56 e Attività produttive: dichiarazioni del Presidente e degli assessori Alois e Di Lello.
Dall’Ufficio stampa della Regione Campania riceviamo alcuni comunicati stampa che riportiamo:
Dichiarazione del Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, sulla Tremonti bis.
“La bozza di decisione del commissario dell’Unione europea per la concorrenza, Mario Monti, di chiedere al governo italiano di sopprimere la Tremonti bis – bozza che sarà sottoposta al collegio dei Commissari europei il 20 ottobre – è giusta ed accoglie le ragioni del ricorso presentato dalla Regione Campania nel Marzo del 2003. Il provvedimento sposa pienamente le tesi da noi sostenute: la proroga della Tremonti-bis solo nei territori del centro-nord colpiti da calamità naturali viola le regole comunitarie in materia di mercato interno e di aiuti di Stato. Si dimostra ancora una volta il ruolo di assoluto rispetto delle regole svolto con equilibrio dal Commissario Monti, in questa come in altre vicende. In una nazione come l’Italia, differentemente sviluppata, sarebbe stato assurdo che un vantaggio fiscale per gli investimenti fosse accordato ad alcune delle aree più sviluppate del Paese e negato alle aree più arretrate. La vicenda aveva assunto caratteri ancora più spiacevoli e imbarazzanti perché, prendendo a pretesto le avversità atmosferiche verificatesi in quel periodo nel centro-nord, si consentiva l’uso della Ttremonti-bis (agevolazioni fiscali molto favorevoli per gli imprenditori) solo o quasi esclusivamente ai comuni del centro-nord, trascurando territori meridionali egualmente colpiti da temporali e alluvioni. Addirittura il beneficio era stato esteso anche a chi non aveva subito alcun danno. Così come abbiamo voluto tutelare gli imprenditori meridionali da un norma che li sfavoriva, continueremo ad utilizzare tutti i nostri poteri per contrastare in altri settori, a partire dalla sanità, quei provvedimenti sbagliati, come il dlgs 56 del 2000, che rischiano di recare un danno enorme alla nostra e alle altre regioni meridionali.”
22 settembre 2004 – Dichiarazione del Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, sul Ddl 56.
“Continuerò a ripetere fino alla noia che il decreto 56 del febbraio 2000 va radicalmente modificato. Esso dà un’applicazione di federalismo fiscale inaccettabile e dannosa per le regioni meridionali. Un danno che si ripercuote, per ora, sul riparto dei fondi per la sanità ma che può provocare effetti disastrosi in tutti i settori in cui le regioni esercitano le loro funzioni.
Perciò la Regione Campania ha impugnato il decreto davanti alla Corte costituzionale e al TAR e farà la sua battaglia in ogni sede alleandosi con tutte le altre regioni meridionali e italiane altrettanto danneggiate. Sosterrò, dunque, tutto ciò che va nella direzione di abolire o modificare il decreto 56. Anche eventuali petizioni popolari, se le vie istituzionali, in particolare la conferenza Stato-Regioni, dovessero rivelarsi improduttive. Trovo però singolare che da parte del presidente Fitto nei giorni scorsi venisse data per certa la decisione del governo Berlusconi di ritirare il decreto e oggi, invece, si proponga una petizione popolare per abrogarlo. O Fitto non si fida delle dichiarazioni di alcuni esponenti del Governo, oppure era infondata la grande fiducia che ha manifestato sull’effettiva volontà del ritiro. Per quanto possa valutare, ritengo che sia stato eccessivo il suo ottimismo. E’ bene ricordare che tra le regioni avvantaggiate dall’applicazione del decreto vi sono importanti regioni del Nord e, innanzitutto, la Lombardia. La Campania nel riparto effettuato a luglio 2004, e da noi impugnato, registra una perdita di fondi pari a 24,87 milioni di euro, e l’intero Mezzogiorno una perdita di 88,29 milioni, la Lombardia registra un guadagno di 47,77 milioni. In base alle proiezioni effettuate, da qui a 5 anni, la perdita per la nostra regione sarà di 228,95 milioni (812,42 milioni in meno per l’intero Mezzogiorno). La Lombardia, invece, guadagnerà, nei prossimi 5 anni, 439,35 milioni!
E’ vero che il decreto 56 fu emanato da un governo di centrosinistra, ma è anche vero che il decreto prevedeva un criterio perequativo, proprio con l’intento di compensare le regioni con un minor gettito fiscale. Che il meccanismo immaginato non funzionasse pienamente è stato visibile fin da subito. Ma sono passati ben quattro anni, di cui più di tre sotto un governo nazionale di centrodestra, senza che gli errori evidenziati venissero corretti, nonostante i solenni impegni presi in tal senso dal ministro La Loggia e ultimamente da Calderoli e Siniscalco.Non può pesare sui cittadini di una regione e sui loro diritti, tra i quali fondamentale è quello alla salute, la minore produzione di reddito rispetto a una regione più ricca.E’ tempo di cambiare un decreto varato dal centrosinistra e che il centrodestra ha mantenuto e ha applicato.”
22 settembre 2004 – L’assessore regionale Gianfranco Alois scrive al presidente della Terza Commissione Permanente del Consiglio Regionale.
L’assessore alle Attività Produttive della Regione Campania, Gianfranco Alois, ha inviato una lettera al Presidente della Terza Commissione Permanente Programmazione, Agricoltura, Turismo e Settori Produttivi del Consiglio Regionale della Campania, Andrea De Simone, per chiedere di dare priorità assoluta l’esame degli aspetti connessi agli indicatori regionali previsti dalla legge 488/92. Infatti, il Ministero delle Attività Produttive ha comunicato di non poter procedere alla formazione delle graduatorie regionali ( ordinaria e speciale) a seguito della sentenza del Tar Campania che ha accolto l’istanza di sospensione in ordine alla incompetenza della Giunta Regionale ad adottare provvedimenti riguardanti gli indicatori regionali previsti dalla legge 488/92.
Per questo motivo, tramite delibera regionale, i criteri di priorità previsti dalla 488/92 sono stati inviati al Consiglio Regionale per la successiva approvazione e attualmente la questione è all’esame della Terza Commissione regionale .
21 settembre 2004 – L’assessore regionale Marco Di Lello ha incontrato i rappresentanti Anci e i Sindaci dell’isola d’Ischia.
L’assessore regionale all’Urbanistica e Politica del Territorio, Marco Di Lello, ha incontrato i rappresentanti dell’Associazione regionale comuni della Campania, Anci, presso la sede napoletana. L’incontro è servito ad illustrare i contenuti del Disegno di Legge su “Norme sul Governo del territorio”, su “Norme sulla sanatoria degli abusi edilizi” e sulla proposta del Piano territoriale regionale. Si è svolto così un confronto a tutto campo su tematiche sulle quali l’attenzione dei comuni campani è elevata. Gli Enti locali attendono da anni la riforma urbanistica in uno con il varo della pianificazione regionale di principio e d’indirizzo. Nel corso del confronto è stata però posta attenzione sulla proposta di normativa in materia di condono edilizio. I rappresentanti dei comuni hanno chiesto chiarimenti a proposito del coordinamento della normativa nazionale e di quella regionale. Il presidente dell’Anci, Bartolo D’Antonio, infatti, ha segnalato la ripresa del fenomeno dell’abusivismo edilizio in questi mesi e la necessità di evadere, in tempi brevi. le precedenti pratiche del condono edilizio.
Intanto, già l’altro ieri sull’analogo tema del condono edilizio, l’assessore Di Lello aveva incontrato presso il comune di Barano cinque sindaci dell’isola Ischia, Giosi Gaudioso (Barano), Cesare Mattera (Serrar Fontana), Giuseppe Brandi (Ischia Porto), Giosi Ferrandino (Casamicciola) e Domenico De Siano di Lacco Ameno. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati e esaminati aspetti concernenti la nuova proposta di normativa per la sanatoria degli abusi edilizi. All’incontro hanno preso parte, inoltre, Felice Iossa, vicepresidente della Provincia di Napoli e Antonio Simeone, consigliere regionale.
Di Lello ha confermato le scelte del governo regionale per la tutela del territorio ed ha sottolineato che il Disegno di Legge “Norme sulla sanatoria degli abusi edilizi” potrà essere arricchito dal dibattito che si svolgerà nell’Aula consiliare, pur senza escludere possibili emendamenti.
L’assessore Di Lello ha sottolineato di inserire nel DDl sul condono edilizio, attualmente all’attenzione del Consiglio regionale, le norme relative allo snellimento delle procedure previste dai precedenti condoni edilizi per il rilascio delle concessioni edilizie.
“In Autunno ci aspettano importanti appuntamenti – ha dichiarato l’assessore, Di Lello – a breve l’Aula dovrà esaminare il Disegno di legge per le “Norme sul Governo del Territorio”, che costituisce un testo fondamentale perché è il frutto di lungo ed intenso lavoro tra forze politiche di centrodestra, di centrosinistra e della società civile”. (Giovanni D’Elia, Uffico Stampa Regione Campania)


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