Proprietà della luce lunare. La gravitazione universale.
La luna non brilla di luce propria ma riflette la luce del sole che la investe con i suoi raggi più o meno obliquamente a seconda della posizione degli astri nel cielo. Più questi raggi sono obliqui più risultano deboli, più sono perpendicolari, più sono forti. Per tale motivo un quarto di luna rischiara 12 volte meno di una luna piena e l’ultimo quarto produce un’intensità luminosa inferiore al primo quarto. Il suolo lunare trattiene oltre il 90% della luce solare e rimanda il restante, filtrato nello spazio e quindi anche sulla terra. Per quantificare l’intensità della luce lunare , durante la fase di luna piena il raggio luminoso produce un’intensità di 0,25 lux, pari alla luce di una lampadina di 40watt posta ad una decina di metri di distanza.
La gravitazione universale è la forza celeste che unisce tra loro gli astri. Più un astro è dotato di massa, tanto maggiore risulterà la sua forza di gravitazione e viceversa. Di conseguenza l’imponente massa solare mantiene in posizione orbitale i pianeti del sistema, parallelamente la terra lega a sé la piccola luna. Se la forza gravitazionale segue una scala di grandezze, non si deve scordare la reversibilità del fenomeno.Per cui anche la piccola luna esercita una sua attrazione nei confronti della terra, originando fenomeni ed influssi diversi tra i quali i più appariscenti sono indubbiamente le maree.
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