«VINITALY PUNTA DI DIAMANTE DELLA PROMOZIONE INTERNAZIONALE DEL MADE IN ITALY AGROALIMENTARE». Il sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole, On. Teresio Delfino, rilancia da Verona la strategia per la promozione delle eccellenze italiane nel mondo, ponendo il Vinitaly tra i referenti privilegiati.Piero Mastroberardino, presidente di Federvini, invita il settore ad una riflessione in un momento delicato, con aziende sotto capitalizzate, e auspica una razionalizzazione degli eventi espositivi. Verona, 4 marzo 2004 -. Presentata la 38^ edizione di Vinitaly, che si svolgerà dal 1° al 5 aprile 2004, con quasi 4000 espositori, dei quali 300 esteri da 26 Paesi. Occupato l’intero quartiere fieristico, su un’area espositiva di oltre 65.000 metri quadrati netti.Teresio Delfino, sottosegretario del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, ha evidenziato la strategia del ministero, che è quella di «valorizzare sempre di più un sistema di promozione unitario del made in Italy dell’agroalimentare, che utilizzi le sue vere punte di diamante per aumentare la capacità di penetrazione sui mercati esteri. Vinitaly, unitamente a Enoteca d’Italia e Buonitalia spa – ha spiegato l’On. Delfino -, è uno dei referenti privilegiati di questo programma promozionale».er Delfino «Vinitaly ha tutte le caratteristiche per essere il riferimento europeo per il comparto vitivinicolo».In particolare «per il settore vinicolo italiano, ma anche europeo – ha concluso il sottosegretario -, la promozione all’estero è sempre più strategica, in considerazione del notevole incremento dell’import comunitario di vino, passato negli ultimi dieci anni da 2,7 milioni di ettolitri a 9,1, a fronte di un export consolidatosi a quota 12 milioni di ettolitri». Segno che è necessario tenere testa all’aggressività promozionale dei Paesi emergenti nella produzione del vino.Sulla delicatezza della fase attraversata dal mercato del vino e sulle strategie da seguire nel settore è intervenuto anche Piero Mastroberardino, presidente di Federvini. Dopo aver ricordato, a titolo personale, di aver partecipato come produttore a tutte le edizioni del Vinitaly, ha sottolineato come la manifestazione sia uno straordinario evento di respiro mondiale, capace di mettere in contatto i produttori con il grande pubblico degli operatori internazionali. «E’ una sede imprescindibile per il settore – ha dichiarato il presidente di Federvini -, in un momento delicato, con aziende in alcuni casi sotto capitalizzate, che si trovano ad affrontare una grande sfida. Pertanto, è assolutamente da evitare la frammentazione delle manifestazioni fieristiche». E che il vino sia uno dei prodotti di punta dell’export del made in Italy, lo dimostra il dato 2002, dove ogni 100 Euro di prodotti agroalimentari italiani esportati, 16,7 Euro sono riferiti all’export di vino.«Il patto concordato col ministero – è intervenuto Luigi Castelletti, presidente Veronafiere – è quello di lavorare in sinergia per promuovere le politiche agroalimentari e del vino in particolare. Vinitaly è nella sua veste di manifestazione fieristica uno strumento della strategia economica del governo centrale, regionale e del sistema imprese. Lo sta dimostrando da molti anni ed in particolare ha assunto un ruolo guida per la promozione commerciale e la diffusione della conoscenza e della cultura del vino italiano nel mondo, attraverso qualificate iniziative in Cina, India, Giappone, Singapore, Stati Uniti d’America che si ripeteranno nel 2004 ed alle quali si aggiungerà la Russia».La recente presentazione del Progetto Origine, che vede coinvolti Ministero delle Politiche Agricole, Vinitaly, Enoteca d’Italia e ICE, ne è ulteriore, valida testimonianza. Comunicato Stampa del Servizio Stampa Veronafiere Tel. + 39.045.829.82.90/82.85/82.42 Fax + 39.045.829.81.13 e-mail: pressoffice@veronafiere.it (Nota inviata alle Arga)


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