Dopo aver ricordato, a titolo personale, di aver partecipato come produttore a tutte le edizioni del Vinitaly, ha sottolineato come la manifestazione sia uno straordinario evento di respiro mondiale, capace di mettere in contatto i produttori con il grande pubblico degli operatori internazionali. «E’ una sede imprescindibile per il settore – ha dichiarato il presidente di Federvini -, in un momento delicato, con aziende in alcuni casi sotto capitalizzate, che si trovano ad affrontare una grande sfida. Pertanto, è assolutamente da evitare la frammentazione delle manifestazioni fieristiche». E che il vino sia uno dei prodotti di punta dell’export del made in Italy, lo dimostra il dato 2002, dove ogni 100 Euro di prodotti agroalimentari italiani esportati, 16,7 Euro sono riferiti all’export di vino.«Il patto concordato col ministero – è intervenuto Luigi Castelletti, presidente Veronafiere – è quello di lavorare in sinergia per promuovere le politiche agroalimentari e del vino in particolare. Vinitaly è nella sua veste di manifestazione fieristica uno strumento della strategia economica del governo centrale, regionale e del sistema imprese. Lo sta dimostrando da molti anni ed in particolare ha assunto un ruolo guida per la promozione commerciale e la diffusione della conoscenza e della cultura del vino italiano nel mondo, attraverso qualificate iniziative in Cina, India, Giappone, Singapore, Stati Uniti d’America che si ripeteranno nel 2004 ed alle quali si aggiungerà la Russia».La recente presentazione del Progetto Origine, che vede coinvolti Ministero delle Politiche Agricole, Vinitaly, Enoteca d’Italia e ICE, ne è ulteriore, valida testimonianza.Comunicato Stampa del Servizio Stampa Veronafiere Tel. + 39.045.829.82.90/82.85/82.42 Fax + 39.045.829.81.13 e-mail: pressoffice@veronafiere.it


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