PIETRO PARISI lo chef contadino, notizie di Dipunto studio, Napoli

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4 giugno 2015
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La caponata in boccaccio di Pietro Parisi in barca o in spiaggia “caponata in a jar”
La caponata in barattolo è la nuova proposta di Pietro Parisi, lo chef contadino di Palma Campania (Napoli) che ha fatto del boccaccio di vetro la sua cifra distintiva.
La ricetta classica dell’estate diventa pret a manger, comoda da portarsi in giro, in spiaggia e in barca.
Crumble di fresella integrale, pomodori, olive nere e olive bianche, origano di montagna, basilico e olio extravergine d’oliva per la versione classica; con peperoni; con capperi e tonno; con mozzarella per le varianti più golose.
Preparata al momento e messa in barattolo, mantiene freschezza e profumi per l’intera giornata.
È disponibile sia in versione mono porzione che in formato più grande per due persone.
Prodotti bio, ingredienti per lo più a km zero e lavorazione artigianale ne fanno una chicca per foodies.
Negli States il “food in a jar” (jar è il barattolo di vetro) è una moda che dilaga; in Italia è “la cucina in boccaccio” che ricorda le dispense di una volta e che coniuga praticità ed estetica.
Da dieci anni è la cifra distintiva di Pietro Parisi che per primo ha messo in barattolo la cucina tradizionale campana: è ormai celebre la sua Parmigiana di melanzane in boccaccio, cotta al vapore; così come il gattò di patate, la polpetta al ragù e tanto altro.
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Pietro Parisi è lo chef-contadino di Palma Campania.
Allievo di cuochi del calibro di Ducasse e Marchesi, dopo anni trascorsi nelle più importanti cucine d’Europa e negli Emirati Arabi, torna nel suo paese natale, sotto il Vesuvio, per un’esigenza di tornare alle radici e investire sulla propria terra e su un’economia sana che ancora resiste. A Palma Campania (NA) c’è il suo ristorante Era Ora e recentemente ha inaugurato, in memoria di sua nonna a San Gennaro Vesuviano, la salumeria-osteria Le Cose Buone di Nannina.
Ogni venerdì è protagonista della trasmissione televisiva Mi Manda Rai 3 dove insegna i trucchi di una cucina senza sprechi.www.pietroparisi.it
ufficio stampa Dipunto studio
Tel. 081 681505 www.dipuntostudio.it
da: CLAUDIA DIPUNTO STUDIO [colella78@gmail.com]

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15 maggio 2015
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La “cucina sociale” di Pietro Parisi.
Prodotti biologici provenienti dall’orto del carcere di Secondigliano.
Pietro Parisi sposa il sociale e lo fa sostenendo le attività del Centro Penitenziario di Secondigliano dove da diversi anni l’Associazione Caritas Regina Pacis di Giugliano, guidata da Don Raffaele Grimaldi, porta avanti il progetto “Un’Altra Via D’Uscita” volta a migliorare le condizioni di vita dei detenuti condannati all’ergastolo presenti nella struttura: gli orti limitrofi al carcere sono infatti quotidianamente coltivati da una cooperativa di ergastolani e volontari che, in turni diurni e pomeridiani, s’impegnano ad arare, concimare e seminare i terreni del carcere. Molte sono le piantine di ortaggi che Pietro Parisi ha donato ai contadini-detenuti, piante di pomodori, peperoni, melanzane, papacelle e piselli, prodotti che lo chef utilizza per arricchire i menù dei suoi locali – Era Ora, il ristorante di Palma Campania e Le Cose Buone di Nannina, bottega-salumeria a San Gennaro Vesuviano. Alla base di questa scelta la voglia di portare in tavola un “menù sociale” fatto di sapori semplici e capace di raccontare la storia di uomini dimenticati che vivono reclusi ed emarginati nella periferia di Napoli. Il progetto napoletano s’ispira al disegno portato avanti nella fattoria Antonia di Bamako in Africa, ideata e costruita dall’ingegnare ivoriano Dada Traorè con l’aiuto di Pietro Parisi. Nel penitenziario di Secondigliano, come in Mali, si producono frutta e verdura di stagione, rigorosamente biologica e coltivata senza l’utilizzo di sostanze chimiche o concimi industriali; a Napoli, come in Africa, i terreni coltivati dai detenuti portano il nome di “Orti di Antonia” in omaggio alla figlia di Pietro Parisi. Un progetto sociale importante che restituisce ai detenuti un contatto diretto con la realtà esterna e permette al cuoco contadino di Palma Campania di continuare a portare avanti il suo impegno sociale cominciato con la Comunità di San Patrignano, con Libera Terra contro le mafie e la Cooperativa delle detenute della Casa circondariale femminile di Pozzuoli che produce il Caffè Lazzarelle, servito nell’osteria salumeria Le Cose Buone di Nannina.
Pietro Parisi è lo chef-contadino di Palma Campania. Allievo di cuochi del calibro di Ducasse e Marchesi, dopo anni trascorsi nelle più importanti cucine d’Europa e negli Emirati Arabi, torna nel suo paese natale, sotto il Vesuvio, per un’esigenza di tornare alle radici e investire sulla propria terra e su un’economia sana che ancora resiste. A Palma Campania (NA) c’è il suo ristorante Era Ora inaugurato, in memoria di sua nonna a San Gennaro Vesuviano, la salumeria-osteria Le Cose Buone di Nannina. Ogni venerdì è protagonista della trasmissione televisiva Mi Manda Rai 3 dove insegna i trucchi di una cucina senza sprechi.
Ufficio stampa Dipunto studio Tel. 081 681505 www.dipuntostudio.it

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Mercoledì 29 aprile, 2015 Napoli
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Apre a Napoli il primo Burger ITALY di Pietro Parisi:il panino all’italiana che unisce qualità e tradizione
Mercoledì 29 aprile inaugura a Via Ferrigni il primo Burger ITALY con un menu integralmente firmato dallo chef Pietro Parisi. Il nuovo format promette di diventare il tempio indiscusso del panino all’italiana. Napoli, città rinomata per la buona cucina, è stata scelta dal gruppo di Burger ITALY come trampolino di lancio per questo nuovo progetto di franchising che coinvolgerà diverse regioni italiane in un susseguirsi di aperture dal Nord al Sud della penisola. L’idea ampiamente sposata da Pietro Parisi è quella di riportare in auge un cibo “povero” come il pane e le tradizioni gastronomiche regionali ad esso legate riproponendole in chiave moderna: l’intramontabile “marenna” campana, composta di solo pane cafone farcito con carne alla pizzaiola, polpette, frittata di cipolle e verdure, ricompare nei menù di Burger ITALY Napoli in una inedita versione gourmet. Qui tutti i panini sono preparati con farine e grani antichi e farciti con le migliori prelibatezze gastronomiche del territorio come le Alici di menaica, il Conciato Romano molti presidi Slow Food. Non una semplice burgeria ma un punto di ritrovo per intenditori di buona cucina che avranno l’opportunità di scegliere tra una grande varietà di insalate fresche di giornata e decine di panini da mangiare comodamente seduti negli spazi disegnati dal rinomato studio milanese dall’Architetto Rotella. Ancora una volta Pietro Parisi, il cuoco contadino di Palma Campania, riesce a portare sulle tavole degli italiani i prodotti e le tradizioni della sua terra, materie prime sane e genuine tutte certificate e a Km0 provenienti da piccoli agricoltori locali e presidi Slow Food.
Pietro Parisi è lo chef-contadino di Palma Campania. Allievo di cuochi del calibro di Ducasse e Marchesi, dopo anni trascorsi nelle più importanti cucine d’Europa e negli Emirati Arabi, torna nel suo paese natale, sotto il Vesuvio, per un’esigenza di tornare alle radici e investire sulla propria terra e su un’economia sana che ancora resiste.
A Palma Campania (NA) c’è il suo ristorante Era Ora e recentemente ha inaugurato, in memoria di sua nonna a San Gennaro Vesuviano, la salumeria-osteria Le Cose Buone di Nannina.
Ogni venerdì è protagonista della trasmissione televisiva Mi Manda Rai 3 dove insegna i trucchi di una cucina senza sprechi.
Ufficio stampa Dipunto studio Tel. 081 681505 www.dipuntostudio.it
Paola Cotugno [paolacotugno@gmail.com]

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Sabato 21 marzo ore 20.30
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Il ristorante Era Ora di Pietro Parisi apre al Nemea Energy Village di Cardito:
la buona cucina servita in palestra.
Sabato 21 Marzo il benvenuto dello chef
Pietro Parisi presenta al Nemea Energy Village di Cardito un progetto originale che unisce wellness e gastronomia: nelle sale al piano terra del centro polifunzionale, arredate con le opere d’arte dello scultore toscano Roberto Barni, il cuoco contadino di Palma Campania inaugurerà nelle prossime settimane, la nuova sede del suo celebre ristorante-laboratorio Era Ora.
A pochi passi dalla sala fitness o dalla sauna, al termine di una lezione di nuoto o di un massaggio nella Spa i clienti della palestra avranno l’occasione di rifocillarsi nelle sale dell’ Era Ora Boutique Restaurant & Cafè.
Nel menù le pietanze tipiche della tradizione campana dal gusto semplice e genuino preparate con ingredienti a Km 0 oltre a tanta frutta e verdura di stagione.
A completare l’offerta le centrifughe fresche e rivitalizzanti preparate su richiesta nell’Energy Bar della struttura e un reparto interamente dedicato alla vendita dei prodotti iconici di Pietro Parisi come le conserve e le marmellate, le mostarde e i sott’oli, legumi secchi e boccaccielli.
Uno spazio poliedrico dove il cibo di qualità diventa un alleato indispensabile per raggiungere la bellezza e la salute del corpo.
Sabato 21 marzo alle 20.30 sarà l’occasione per incontrare lo chef, gustare una selezione dei suoi celebri boccaccielli e conoscere la struttura che aprirà nelle prossime settimane.
Pietro Parisi è lo chef-contadino di Palma Campania. Allievo di cuochi del calibro di Ducasse e Marchesi, dopo anni trascorsi nelle più importanti cucine d’Europa e negli Emirati Arabi, torna nel suo paese natale, sotto il Vesuvio, per un’esigenza di tornare alle radici e investire sulla propria terra e su un’economia sana che ancora resiste.
A Palma Campania (NA) c’è il suo ristorante Era Ora e recentemente ha inaugurato, in memoria di sua nonna a San Gennaro Vesuviano, la salumeria-osteria Le Cose Buone di Nannina. Ogni venerdì è protagonista della trasmissione televisiva Mi Manda Rai 3 dove insegna i trucchi di una cucina senza sprechi.
Nemea Energy Village, via Pietro Donadio Cardito (Na)
ufficio stampa Dipunto studio
Tel. 081 681505 www.dipuntostudio.it
— paola cotugno cell. 348 8010997
paolacotugno@gmail.com

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NAPOLI, Sabato 14 Marzo 2015
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SAPORI IN CORNICE
Lo chef contadino Pietro Parisi conclude la rassegna con una degustazione narrata ispirata alla “Natura morta con pani, frutta, selvaggina e pesci” di Giovanni Battista Ruoppolo
GALLERIE D’ITALIA – PALAZZO ZEVALLOS STIGLIANO, NAPOLI: Sabato 14 Marzo 2015
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– Ore 11.30 visita guidata al Palazzo e alla collezione.
– Ore 12.30 incontro/degustazione con lo chef nel salone centrale a piano terra.
Sapori in cornice, idea e concept di Dipunto Studio, è un invito a vedere l’arte in modo insolito, a viverla e a degustarla con il coinvolgimento di tutti i sensi.
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NAPOLI – Sabato 14 Marzo alle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano va in scena l’ultima degustazione narrata della rassegna Sapori in Cornice che ha visto cuochi e artigiani campani cimentarsi nell’insolito abbinamento arte – cibo.
A chiudere il ciclo d’incontri è Pietro Parisi cuoco campano protagonista della trasmissione televisiva Mi Manda Rai Tre che partendo dall’opera di Giovanni Battista Ruoppolo “Natura morta con pani, frutta, selvaggina e pesci”, si fa portavoce della cucina campana del recupero e senza sprechi, in linea con le tematiche di Expo.
Reduce dal successo televisivo, il cuoco contadino di Palma Campania, approda nello storico palazzo in via Toledo per raccontare le tradizioni della sua terra: dalle conserve alle marmellate, dalle mostarde ai legumi in fiasco.
Protagonisti della degustazione i suoi celebri “boccaccielli”: piatti iconici cotti al vapore in barattoli di vetro: monoporzioni di parmigiana di melanzane e una moderna rivisitazione della pizza di scarole dove pane, mozzarella e verdura si presentano stratificate in barattolo.
In vetro anche la polpetta di carne con ragù di pomodoro San Marzano.
La frutta dipinta nell’opera di Ruoppolo è rappresentata dalla mela annurca, riproposta in marmellata naturale in una crostata.
In abbinamento i vini dell’azienda Casa Setaro i cui vigneti crescono tutti all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio.
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Pietro Parisi
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E’ lo chef-contadino di Palma Campania. Allievo di cuochi del calibro di Ducasse e Marchesi, dopo anni trascorsi nelle più importanti cucine d’Europa e negli Emirati Arabi, torna nel suo paese natale, sotto il Vesuvio, per un’esigenza di tornare alle radici e investire sulla propria terra e su un’economia sana che ancora resiste.
A Palma Campania (NA) c’è il suo ristorante “Era Ora” e recentemente ha inaugurato, in memoria di sua nonna a San Gennaro Vesuviano, la salumeria-osteria Le Cose Buone di Nannina.
Ogni venerdì è protagonista della trasmissione televisiva Mi Manda Rai 3 dove insegna i trucchi di una cucina senza sprechi.
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Palazzo Zevallos Stigliano – Affacciato su via Toledo, a Napoli, il monumentale Palazzo Zevallos fu costruito tra il 1637 e il 1639. Nato come dimora nobiliare degli Zevallos, nel 1688 divenne proprietà della famiglia Colonna, poi divenuti principi di Stigliano. A partire dal 1898 la Banca Commerciale Italiana acquistò progressivamente l’intero edificio che venne parzialmente ristrutturato. L’itinerario espositivo, vede la presenza accanto al Martirio di sant’Orsola di Caravaggio, opera della stagione estrema del grande maestro, di oltre 120 opere di ambito napoletano e meridionale (Artemisia Gentileschi, Bernardo Cavallino, Luca Giordano, Francesco Solimena, Francesco De Mura, Gaspare Traversi, Gaspar van Wittel, Anton Smick Pitloo, Giacinto Gigante, Domenico Morelli, Vincenzo Gemito e tanti altri) su un arco cronologico che va dagli esordi del Seicento ai primi anni del Novecento.
Informazioni e prenotazioni
Gallerie d’Italia Palazzo Zevallos Stigliano
via Toledo 185 – 80132 Napoli
Numero verde 800 454229
Visita guidata e degustazione: 8 euro
Posti limitati. È consigliata la prenotazione.
Riferimenti per la stampa
Intesa Sanpaolo – Ufficio Attività Istituzionali, Sociali e Culturali
Tel. + 39 0287963531 – cell. +39 331 6270041 stampa@intesasanpaolo.com
Dipunto Studio Tel. +39 081 681505
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paolacotugno@gmail.com

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Napoli, martedì 10 marzo 2015
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Pietro Parisi ambasciatore del gusto sul Treno Verde di Legambiente
Martedì 10 Marzo, dalle ore 17.00 alle 19.00, il cuoco contadino Pietro Parisi sale a bordo del Treno Verde di Legambiente e Ferrovie dello Stato per farsi portavoce dell’agricoltura campana di qualità. Ambasciatore di una cucina semplice e di territorio, Parisi racconta il suo approccio etico alla cucina volta a valorizzare le produzioni locali e le realtà dei piccoli agricoltori e allevatori campani. Motto di questa edizione del convoglio ambientalista – realizzato anche grazie al patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole, Ambientali e Forestali e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – è “tornare alla terra per seminare futuro” per sottolineare l’importante ruolo che l’agricoltura di qualità e delle buone pratiche ambientali e sociali ha e potrà avere anche di fronte alle sfide future. L’idea è quella di portare, da un capo all’altro della penisola, i volti noti della gastronomia italiana: sono 16 le città che il Treno Verde toccherà durante un viaggio lungo 50 giorni con l’obiettivo di raccontare le eccellenze agricole italiane e le esperienze di vita di coloro che, con il loro impegno, contribuiscono alla diffusione di un modello di produzione basato sul rispetto del territorio e dei suoi abitanti.
http://www.legambiente.it/treno-verde-2015
Pietro Parisi, è lo chef-contadino di Palma Campania. Allievo di cuochi del calibro di Ducasse e Marchesi, dopo anni trascorsi nelle più importanti cucine d’Europa e negli Emirati Arabi, torna nel suo paese natale, sotto il Vesuvio, per un’esigenza di tornare alle radici e investire sulla propria terra e su un’economia sana che ancora resiste. A Palma Campania (NA) c’è il suo ristorante Era Ora e recentemente ha inaugurato, in memoria di sua nonna a San Gennaro Vesuviano, la salumeria-osteria Le Cose Buone di Nannina.Informazioni
www.pietroparisi.it
Ufficio stampa
Dipuntostudio.it T. 081 681505
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19 febbraio 2015
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Pietro Parisi, il cuoco contadino sul Boeing 747 che porterà 100 eccellenze del Made in Italy in 13 tappe mondiali.
Lo chef campano firmerà in esclusiva tutti i menu del tour aereo.
Italian luxury in the world è il progetto ambizioso che porterà in giro per il mondo le diverse eccellenze del Made in Italy in un tour aereo che toccherà 13 tappe individuate tra le capitali economiche più dinamiche e sensibili al lusso italiano: da Mosca a New York, da Dubai a Singapore, sino a Tokyo, Seoul e Los Angeles.
Tutta la gestione della cucina, dei menu e dei prodotti da servire in ogni occasione pubblica saranno curati in esclusiva dal cuoco campano Pietro Parisi che è alfiere di una cucina sana e genuina, fatta di produzioni artigianali e alta qualità.
Lo chef, originario di Palma Campania dove ha il proprio ristorante Era Ora, non è nuovo a viaggi e cucine in giro per il mondo. Formatosi a Parigi alla corte di Alain Ducasse, già chef negli Emirati Arabi e consulente di cucina italiana della casa reale in Oman, Parisi è ambasciatore di una cucina italiana semplice e di territorio che valorizza le produzioni migliori di piccoli agricoltori, casari, allevatori, raccontati anche nel suo recente libro “Pietro Parisi. Un cuoco contadino, i volti della sua terra”. Ha un approccio etico alla cucina e alla terra includendo nella sua dispensa prodotti da agricoltura sostenibile e da progetti sociali come le terre confiscate alle mafie e le produzioni della comunità di San Patrignano.
A bordo dell’aereo, un Boeing 747, avverrà l’esposizione dei prodotti grazie agli ipertecnologici ”Google Glasses”, che consentiranno al visitatore di immergersi in un vero e proprio viaggio attraverso le realtà delle singole aziende e di seguire tutte le fasi di progettazione e realizzazione degli articoli e dei prodotti in esposizione.
Da Aprile 2015 partirà il road show mondiale di presentazione del progetto, il Boing 747 decollerà da Milano nella primavera 2016.
Il tour durerà 70 giorni e toccherà le seguenti tappe:
Milano – Mosca
Mosca – Baku
Baku – Doha
Doha – Abu Dhabi
Abu Dhabi – Dubai
Dubai – New Delhi
New Delhi – Seoul
Seoul – Hong Kong
Hong Kong – Shanghai
Shanghai – Tokyo
Tokyo – Los Angeles
Los Angeles – New York
New York – San Paolo
San Paolo – Milano
http://www.italianluxury.eu/
www.pietroparisi.it
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Sabato 31 gennaio 2015 – ore 18
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Marotta&Cafiero Store, Teatro Bellini di Napoli
Sarà la libreria Marotta&Cafiero all’interno del teatro Bellini di Napoli ad ospitare la presentazione ufficiale del libro “Pietro Parisi.
Un cuoco contadino, i volti della sua terra” edito dall’omonima casa editrice.
Domani, sabato 31 gennaio alle 18 lo chef contadino, presente all’incontro offrirà ai presenti la possibilità di degustare alcune creazioni della sua cucina, a partire dai suoi famosi “boccaccielli”.
Saranno presenti Lorenzo Diana, presidente del Centro Agro Alimentare di Napoli e l’editore, Rosario Esposito La Rossa.
Modererà l’incontro Anna Copertino giornalista di Road Tv
Per partecipare all’incontro è necessaria la prenotazione via email all’indirizzo:
info@marottaecafiero.it
Il libro di Pietro Parisi, appena edito da Marotta&Cafiero, non è il solito libro di cucina, non è la biografia di uno chef che ha avuto maestri eccellenti e successo. Non è l’ennesima raccolta di ricette, ma è un omaggio al lavoro semplice e antico del contadino, un omaggio alla terra di Palma Campania, culla di origine di Parisi, e ai prodotti buoni che ne derivano.
Pietro, figlio di contadini e cuoco, racconta i volti dei suoi fornitori: piccoli agricoltori e artigiani che gli assicurano ogni giorno le produzioni migliori. C’è Assunta che è la signora dei Friarielli, e c’è Paolo che è l’uomo delle mozzarelle, “mani enormi e sguardo vivace”. Nel racconto affiorano i ricordi dell’infanzia, della nonna Nannina, sua maestra di vita e di cucina, e di riti familiari come la preparazione delle buatte di pomodoro.
In questo modo personalissimo, Pietro racconta il territorio, le tradizioni contadine del suo popolo malgrado l’avanzata di cemento e mode contemporanee. E racconta la ricchezza agro alimentare della Campania, di questo fazzoletto di terra compreso tra il Vesuvio e gli appennini dell’Irpinia, l’agro Nolano e l’agro Nocerino Sarnese.
Dal pomodoro San Marzano all’erba pucchiacchella, il libro restituisce una Campania felix, di sapori e piccole produzioni che rischiano di essere dimenticate, e di tradizioni secolari, tramandate di famiglia in famiglia, come la “buatta” e la cucina degli avanzi.
Ne viene fuori un messaggio profondo che è il rispetto per la propria terra, l’approccio etico e solidale verso chi lavora e produce. .
Completano il libro una serie di ricette semplici e di antica tradizione.
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L’autore
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Pietro Parisi, è lo chef-contadino di Palma Campania. Allievo di cuochi del calibro di Ducasse e Marchesi, dopo anni trascorsi nelle più importanti cucine d’Europa e negli Emirati Arabi, torna nel suo paese natale, sotto il Vesuvio, per un’esigenza di tornare alle radici e investire sulla propria terra e su un’economia sana che ancora resiste. A Palma Campania (NA) c’è il suo ristorante Era Ora e recentemente ha inaugurato, in memoria di sua nonna a San Gennaro Vesuviano, la salumeria-osteria Le Cose Buone di Nannina.
INFO
Pietro Parisi. Un cuoco contadino, i volti della sua terra.
Marotta&Cafiero Editori
Dicembre 2014. Pagine 112.
Prezzo: 20 euro
Contributi di Corrado Formigli e Elsa Di Gati

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12 gennaio 2015
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Il libro di Pietro Parisi, appena edito da Marotta&Cafiero, non è il solito libro di cucina, non è la biografia di uno chef che ha avuto maestri eccellenti e successo.
Non è l’ennesima raccolta di ricette, ma è un omaggio al lavoro semplice e antico del contadino, un omaggio alla terra di Palma Campania, culla di origine di Parisi, e ai prodotti buoni che ne derivano.
Pietro, figlio di contadini e cuoco, racconta i volti dei suoi fornitori: piccoli agricoltori e artigiani che gli assicurano ogni giorno le produzioni migliori.
C’è Assunta che è la signora dei Friarielli, e c’è Paolo che è l’uomo delle mozzarelle, “mani enormi e sguardo vivace”. Nel racconto affiorano i ricordi dell’infanzia, della nonna Nannina, sua maestra di vita e di cucina, e di riti familiari come la preparazione delle buatte di pomodoro.
In questo modo personalissimo, Pietro racconta il territorio, le tradizioni contadine del suo popolo malgrado l’avanzata di cemento e mode contemporanee.
E racconta la ricchezza agro alimentare della Campania, di questo fazzoletto di terra compreso tra il Vesuvio e gli appennini dell’Irpinia, l’agro Nolano e l’agro Nocerino Sarnese.
Dal pomodoro San Marzano all’erba pucchiacchella, il libro restituisce una Campania felix, di sapori e piccole produzioni che rischiano di essere dimenticate, e di tradizioni secolari, tramandate di famiglia in famiglia, come la “buatta” e la cucina degli avanzi.
Ne viene fuori un messaggio profondo che è il rispetto per la propria terra, l’approccio etico e solidale verso chi lavora e produce. .
Completano il libro una serie di ricette semplici e di antica tradizione.
INFO
Pietro Parisi. Un cuoco contadino, i volti della sua terra.
Marotta&Cafiero Editori
Dicembre 2014. Pagine 112.
Prezzo: 20 euro
Contributi di Corrado Formigli e Elsa Di Gati
Foto di Vittorio Guida
Ufficio stampa
Dipuntostudio.it T. 081 681505
Paola Cotugno [paolacotugno@gmail.com]

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Mercoledì 7 gennaio 2015
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Pietro Parisi a RAI 1 ospite di UNO MATTINA per presentare il suo libro “Pietro Parisi. Un cuoco contadino, i volti della sua terra” di Marotta&Cafiero Editori.
Il libro di Pietro Parisi, appena edito da Marotta&Cafiero, non è il solito libro di cucina, non è la biografia di uno chef che ha avuto maestri eccellenti e successo. Non è l’ennesima raccolta di ricette, ma è un omaggio al lavoro semplice e antico del contadino, un omaggio alla terra di Palma Campania, culla di origine di Parisi, e ai prodotti buoni che ne derivano.
Pietro, figlio di contadini e cuoco, racconta i volti dei suoi fornitori: piccoli agricoltori e artigiani che gli assicurano ogni giorno le produzioni migliori. C’è Assunta che è la signora dei Friarielli, e c’è Paolo che è l’uomo delle mozzarelle, “mani enormi e sguardo vivace”. Nel racconto affiorano i ricordi dell’infanzia, della nonna Nannina, sua maestra di vita e di cucina, e di riti familiari come la preparazione delle buatte di pomodoro.
In questo modo personalissimo, Pietro racconta il territorio, le tradizioni contadine del suo popolo malgrado l’avanzata di cemento e mode contemporanee. E racconta la ricchezza agro alimentare della Campania, di questo fazzoletto di terra compreso tra il Vesuvio e gli appennini dell’Irpinia, l’agro Nolano e l’agro Nocerino Sarnese.
Dal pomodoro San Marzano all’erba pucchiacchella, il libro restituisce una Campania felix, di sapori e piccole produzioni che rischiano di essere dimenticate, e di tradizioni secolari, tramandate di famiglia in famiglia, come la “buatta” e la cucina degli avanzi.
Ne viene fuori un messaggio profondo che è il rispetto per la propria terra, l’approccio etico e solidale verso chi lavora e produce. .
Completano il libro una serie di ricette semplici e di antica tradizione.
INFO
Pietro Parisi. Un cuoco contadino, i volti della sua terra.
Marotta&Cafiero Editori
Dicembre 2014. Pagine 112. Prezzo: 20 euro
Contributi di Corrado Formigli e Elsa Di Gati
Foto di Vittorio Guida
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10 dicembre 2014
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Nasce Le Cose buone di Nannina: l’osteria-salumeria di Pietro Parisi
Le Cose buone di Nannina
Via Ferrovia, 2 – Tel. 081 18769025
San Gennaro Vesuviano (NA)
Le cose buone di Nannina è una salumeria osteria. Un luogo che riallaccia i fili della memoria, che raccoglie e offre i buoni sapori di una volta e lo fa ad un prezzo equo.
Nasce dalla volontà di Pietro Parisi, lo chef contadino di Palma Campania, che ritorna nel paese della sua infanzia, San Gennaro Vesuviano, dove sua nonna Nannina gli preparava merende genuine.
A rendere unica questa bottega di sapori è la selezione dei prodotti proposti: per l’80% provengono dal territorio e sono stati trasformati da piccoli artigiani, lontani dalle logiche industriali, recuperando ricette e tecniche tradizionali come le “buatte di Pummarola” fatte a mano, il ragù pippiato con vitella beneventana, i fagioli cotti al fiasco. Ci saranno altresì i prodotti provenienti da importanti progetti sociali: dalla Comunità di San Patrignano, dal progetto Libera Terra contro le mafie.
Anche il caffè proposto in tazza proviene da un progetto sociale importante: è il Caffè Lazzarelle fatto dalla cooperativa delle detenute della Casa circondariale femminile di Pozzuoli (Napoli).
La dispensa de Le Cose buone di Nannina avrà conserve e marmellate, mostarde e sott’oli, legumi secchi, i famosi boccaccielli di Pietro Parisi, Latte Nobile con i suoi derivati e tanti prodotti Presidio Slow Food. La pasta è da grani rigorosamente italiani: quella di Gragnano Igp attraverso le selezioni di Pastificio dei Campi, e quella a chilometro zero di Senatore Cappelli il cui grano viene coltivato dal Consorzio FAI – Formicoso Alta Irpinia ai confini con la Puglia in maniera naturale, senza contaminazioni nè sofisticazioni.
Una dedizione particolare è dedicata all’offerta pane con pane cafone cotto a fascina, fatto con farine di qualità ed anche integrali. L’idea è quella di offrire merende semplici e sane, di grandissimo sapore con il prosciutto cotto artigianale, la bresaola di bufala, ma anche il più semplice “pane e pomodoro”.
Anche i dolci saranno preparati con ingredienti locali e secondo ricette tradizionali: cornetti con marmellata di gelsi o albicocche varietà pellecchielle del Vesuvio o millefoglie con ciliegie di Bracigliano
Alla salumeria si affianca la cucina con la proposta di cibi cotti da consumare sul posto o da asporto: all’ora del pranzo il menu è casalingo e segue le stagioni con grandi classici napoletani come il gattò di patate, il sartù di riso, gli gnocchi, le polpette al sugo, la parmigiana di melanzane o i friarielli saltati in padella con le salsicce. Alla sera il menu offre qualcosa in più, qualche piatto direttamente curato dallo chef Pietro Parisi.
Le cose buone di Nannina nasce nei locali di una storica pasticceria rosticceria, in un palazzo dei primi del Novecento, e, nella ristrutturazione, rinnova le atmosfere e i dettagli di un tempo: la soglia di piperno grigio, i pavimenti sono fatti di mattonelle di graniglia recuperate in vecchi edifici, il bancone è in marmo e le boiserie di legno chiaro rivestono le pareti. La cucina e il forno sono a vista.
In una saletta ci sono una manciata di tavolini con seggiole di legno e paglia per sedersi senza fretta. Sarà aperta dalle 8 del mattino fino a tarda sera.
Tra i fiori all’occhiello di questo nuovo indirizzo la dotazione sui pavimenti originali del XIX secolo di un avanzato sistema di segnali tattilo plantari per non vendenti realizzato dalla Idrodrain SPA. Il sistema è in grado di offrire ai non vedenti ed ipovedenti sia le informazioni sensoriali trasmesse dal tatto plantare e dal bastone bianco che un supporto vocale in tempo reale nel punto di contatto espresso in voce umana sintetizzata, restituendo al non vedente una descrizione degli ambienti, dei menù di ricette e quanto altro desiderato.
“La vita è fatta di sfide e di imprese che possono sembrare impossibili e questa forse ne è una: aprire una salumeria ed osteria in un paese di 15mila abitanti dove il commercio e le multinazionali attraggono il maggiore interesse degli abitanti e dove mangiar Slow è sempre più contrapposto alle logiche veloci, può sembrare un azzardo, ma io credo nella forza delle tradizioni e vorrei riportare i giovani a scoprire il sapore genuino delle cose buone di una volta. Di fronte a questa mia nuova bottega c’è una scuola frequentata da centinaia di ragazzini: è a loro che vorrei rivolgermi, raccontargli che il cibo è cultura, che può e deve essere sano. I prezzi che metteremo saranno sociali, una pizzetta 50 centesimi, le vecchie mille lire di una volta. Il buon cibo deve essere alla portata di tutti e non un lusso per pochi>, dichiara Pietro Parisi, allievo di Ducasse e Marchesi, che dopo anni trascorsi nelle più importanti cucine d’Europa e negli Emirati Arabi, torna nel suo paese natale, sotto il Vesuvio, per un’esigenza di tornare alle radici e investire sulla propria terra e su un’economia sana che ancora resiste.
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