I coltivatori d’olio della Campania hanno deciso di pareggiare i conti con quelli dell’Umbria e della Toscana, sono scesi in campo per mostrare che i loro prodotti non hanno nulla da invidiare a quello degli altri che si producono nelle regioni “storiche”. Parte, infatti, “Il mese dell’olio Dop” che attraverso varie tappe puntate nella penisola sorrentina va alla grande cerimonia del 28 febbraio dove ci sarà l’assegnazione del premio Sorrento d’oro per le diverse categorie degli oli. L’assessore regionale campano, Vincenzo Aita, ha voluto questa manifestazione col sindaco di Sorrento al quale va anche il merito dell’allestimento delle sale che ospiteranno la grande kermesse dell’extra vergine con corsi di degustazione, convegni, dibattiti, incontri gastronomici, iniziative didattiche. Aita, al riguardo ha dichiarato:” Il prestigio del nostro olio potrebbe addirittura superare quello del vino. La coltura dell’olivo, infatti, interessa oltre 73mila ettari, e nel corso dell’ultimo anno la produzione di olio Dop è quasi raddoppiata. La Campania, poi, è la terza regione per produttività e il premio Sirena d’oro la candida a capitale della qualità dell’olio italiano”. Un atipico certificato di qualità l’ha espresso poi, il centenario Ancel Keys, padre della dieta mediterranea, che parla dell’olio cilentano come di un olio dalle qualità salutari. Insomma una cura per la vecchiaia sana. Nota di Gianpaolo Necco, inviata alle Arga)


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