Sulla proposta di Necco intervengono anche i negozianti: “Napoli e Sorrento vivono sulla nostra pelle”. “Il numero chiuso è un’assurdità, pensassero a costruire alberghi ed altre strutture”.”Ogni giorno a Pompei vi sono settemila visitatori negli scavi”. Rosita Matrone, presidente associazione albergatori:” E’ da mesi che ho chiesto un incontro a Necco, neppure mi ha risposto. A Pompei servirebbe un tavolo fisso di concertazione e invece è tutto fermo. Il Comune è commissariato per questioni poco chiare tra politici e malavitosi.”. Giovanni Lombardi, city manager degli Scavi:” Come si fa a stabilire il numero ideale?. Il contingentamento degli afflussi sarebbe possibile solo atraverso le prenotazioni. Ma non è facile, i nostri turisti vengono da tutto il mondo. E noi non siamo un’azienda ferroviaria. Il problema del numero chiuso, comunque, lo abbiamo già affrontato con alcune case, quella dei Vettii, dove si entra a scaglioni. Ma nell’intera area è impossibile, se penso ai Fori, onestamente, una limitazione proprio non ce la vedo”.


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