Non era mai successo che una festa antica quasi quanto la città di Nola, quella dei gigli che ballano (addirittura esportati in America dove hanno copiato i modelli per fare la stessa festa i nostri emigranti)dovesse essere spostata di un mese, perché nella settimana in cui doveva svolgersi, ci sono le elezioni europee e amministrative. Se ne parla a luglio, ufficialmente per motivi di ordine pubblico. Ma non è male perché la festa sarà sicuramente all’asciutto visto che a luglio si è già in piena estate e non c’è il rischio di pioggia com’era accaduto in passato. Non tutto il male, dunque, viene per nuocere, una volta tanto.
Turismo e Cultura
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