Si continuano a trovare statue e reperti vari negli scavi che si stanno facendo in due cantieri del metrò a Napoli. Da una parte gongolano amatori e addetti ai lavori, un po’ meno le istituzioni preposte, ognuna delle quali vorrebbe salvaguardare il proprio lavoro. Così il vicesindaco avanza una proposta: un doppio scavo per non bloccare i lavori. La soprintendenza non dice né sì né no, vuol vedere le carte, il piano. Ma i più sono orientati a spostare la stazione di Piazza Nicola Amore mentre si trova una somiglianza con Nerone (o Germanico morto avvelenato da un morbo, sì, assassinato) nelle fattezze della testa di marmo trovata nei pressi della zona dove un tempo c’era il teatro. E là Nerone venne a decantare i suoi versi. Una specie di festival dell’epoca, ma pare che non giunse primo, fu l’unico…Intanto vien fuori la dichiarazione storica: tra il museo e Porta Nolana, a Napoli, sotto qualche strato, c’è la città olimpica. A prescindere dal fatto che non è una scoperta d’oggi perché anche il più analfabeta dei napoletani sa quello che c’era sotto la sua città, resta da vedere cosa fare. Se buttare tutto all’aria per vedere le cose dell’antichità, coprire tutto con mondezza (quella ce n’è tanta di questi tempi che si potrebbe coprire due volte Napoli, oppure stare a guardare se dalle stelle arriva qualche idea diversa. Certo il dilemma è stuzzicante: in epoca antica gli imperatori si deliziavano con feste, gare d’atletica, musica e processioni. Oggi i loro emuli (si fa per dire) politici si accontentano del Napoli in B.


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