NAPOLI BIBLIOTECA NAZIONALE, gli eventi

Per le Giornate Europee del Patrimonio, sabato 20 settembre ( ore 9,00 – 13,00) è possibile visitare nella sala Esposizioni della Biblioteca Nazionale di Napoli la mostra “Il ritratto a Napoli tra Ottocento e secolo breve” , frutto di una sinergia tra l’ Archivio Parisio, che Stefano Fittipaldi ha coraggiosamente rilevato qualche anno fa, e la stessa Biblioteca Nazionale di Napoli che tira fuori dai faldoni e dagli album le fotografie della Collezione Piccirilli, per documentare la ritrattistica fotografica di fine ottocento-inizio novecento, mettendo a confronto varie tecniche fotografiche, ed offrendo uno spaccato storico e culturale dell’epoca.
Per l’occasione saranno effettuate visite guidate di illustrazione della mostra dalle ore 10,00 alle 12,00 a cura di Rosa Rossi (responsabile sezione napoletana).
Fotografie alcune di particolare valore artistico, ritratti di personaggi più o meno noti, appaiono in mostra accanto a foto di famiglia , immagini di re, regine, principi, oppure di personaggi militari, di artisti o di importanti uomini politici del momento, attrici e attori.
Colpiscono un ineffabile ritratto di Eleonora Duse, una fascinosa duchessa Elena d’Aosta, una bellissima Amelia Rosselli Pincherle con un libro tra le mani, un intenso ritratto di Maxim Gorky, un insolito Salvatore di Giacomo da giovane, con dedica autografa a Luigi Piccirilli, un serioso ritratto del futuro presidente della Repubblica italiana Luigi Einaudi.

La Raccolta Piccirilli , custodita nella Sezione Napoletana della Biblioteca Nazionale di Napoli, è una ricchissima collezione di incisioni di pregio, fotografie, cartoline illustrate, frontespizi, litografie, ritagli di giornali, appartenuta al marchese Luigi Piccirilli (1889-1935), ispettore onorario presso la Sovrintendenza Bibliografica di Napoli, appassionato bibliofilo, collezionista accuratissimo.
Una raccolta che, al là del numero elevato di foto, è arricchita da molti preziosi contenitori fotografici, sono album dei primi del Novecento dall’elegante ed a volte preziosa fattura, che svolgevano la funzione di libri illustrati della genealogia familiare e della mitologia sociale. Un consistente numero di «carte da visita» , grandi appunto come dei biglietti da visita, cui si deve il loro nome, sono raccolte in album di diverso formato, con copertine in pelle o stoffa, decorate con fregi, disegni e borchie utili al meccanismo di chiusura.

Più numerose le foto in formato «Salon» o «Cabinet», un formato , più grande del precedente ed elaborato dopo il 1866, che dava modo al fotografo di esprimere al meglio le sue capacità tecniche e artistiche, a cui si aggiunge un cospicuo numero di foto dal formato ancora più grande, contornate nella quasi totalità da eleganti passpartouts.
In mostra anche circa quaranta ritratti realizzati fra la fine degli anni Venti e gli anni trenta, da Giulio Parisio, che evidenziano l’evoluzione del concetto di ritratto fotografico, da quello ottocentesco dei vari fotografi presenti nel fondo Piccirilli a quello di Giulio Parisio. Giulio Parisio (Napoli,1891-1967) iniziò ufficialmente la sua attività di fotografo nel 1919 e raggiunse il suo apice fra la fine degli anni Venti ed il 1940.

Parisio, personaggio eclettico, non si occupò mai di cronaca, ma rivendicò sempre il suo ruolo di artista, spaziando fra la sperimentazione futurista, la ritrattistica e la paesaggistica. Anche quando fotografa per l’industria, egli continuamente cerca l’effetto di luce, l’inquadratura particolare, evitando sempre il banale. Molto famoso all’epoca, Dopo la sua morte, il suo ricordo si è andato sempre di più affievolendo fino a che, nel 1995, un gruppo di privati ha rilevato dal figlio Fabrizio quello che rimaneva del suo archivio – circa settantamila negativi di vario formato e supporto –, con il fine di rivalorizzarlo e renderlo fruibile.

Particolarmente interessanti i ritratti da lui eseguiti ad alcuni artisti pittori, scultori, incisori , quali Gemito, Irolli, De Corsi, Caprile, ed altri ancora che sarebbe lungo elencare. Parisio ritrae gli artisti nei loro atelier, riuscendo a riprodurre la stessa atmosfera che trasponevano nelle loro opere.

Le Giornate Europee del Patrimonio, giunte alla 31a edizione, sono una manifestazione ideata nel 1991 dal Consiglio d’Europa e dalla Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le nazioni europee. Sul sito del Ministero beni culturali gli eventi in programma.

http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Eventi/visualizza_asset.html_1696158467.html

La foto 131 Eleonora Duse, Amelia Rosselli Pincherle

da lydiaTarsitano| Per le Giornate Europee del Patrimonio visite guidate alla mostra “Il ritratto a Napoli tra ottocento e secolo breve “
Da:BN-NA – UFFICIO STAMPA DELLA BN DI NAPOLIA:BN-NA – UFFICIO STAMPA DELLA BN DI NAPOLI
La foto 131 Eleonora Duse, Amelia Rosselli Pincherle

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responsabile giornalistico
Lydia Tarsitano
tel .081 7819381 (ore12-16) bn-na.ufficiostampa@beniculturali.it
(Napoli Biblioteca nazionale – piazza plebiscito 1- Palazzo Reale- si accede attraverso l’ingresso di piazza Trieste e Trento.)

Categorie: Mostre

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