Dopo la riapertura del Real Bosco con un nuovo regolamento che prevede obbligo di mascherina e percorsi differenziati per chi passeggia (colore verde), chi va in bici (arancione) e chi corre (azzurro), Capodimonte si prepara anche alla riapertura del Museo il prossimo martedì 9 giugno.

Visita con obbligo di mascherina e ingresso contingentato con obbligo di prenotazione e acquisto on line sul sito www.coopculture.it e tramite l’app Capodimonte di Coopculture che servirà anche per ascoltare le musiche della mostra Napoli Napoli, di lava, porcellana e musica. Il visitatore, giunto al museo, sarà sottoposto alla misurazione della temperatura (via libera con temperatura inferiore a 37,5) e guidato da percorsi che gli eviteranno di incrociare il visitatore in uscita.

Sospeso precauzionalmente l’uso delle audioguide, del guardaroba e del bookshop ma in biglietteria sarà possibile acquistare i cataloghi delle mostre in corso, entrambe prorogate, Napoli Napoli, di lava, porcellana e musica e Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli e la guida alle collezioni del museo. Soluzioni igienizzanti nei bagni, agli ascensori e dislocati lungo il percorso di visita.

Istallazione per la mostra Napoli Napoli, di lava, porcellana e musica

Ingresso al prezzo di 8 euro per adulti, 2 euro per i giovani di età compresa tra 18 e 25 anni e gratuito per i minori di 18 anni.

Intanto si tirano le somme della rubrica quotidiana “L’Italia chiamò-Capodimonte oggi racconta”, un appuntamento di approfondimento scientifico sulle opere del museo sul sito web www.museocapodimonte.beniculturali.it portato avanti dal Dipartimento Comunicazione del Museo (Marina Morra e Giovanna Garraffa) con il coordinamento di Carmine Romano, responsabile del Progetto Digitalizzazione che si conclude con il testo di Riccardo Naldi, professore di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” su La Vergine Annunciata di Giovanni da Nola, ultima acquisizione del Museo e quello di Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello a Firenze sul Tabernacolo di Santa Patrizia, il Pellicano e le Virtù ritrovate, uno straordinario recupero di pezzi trafugati divenuto possibile grazie alla collaborazione tra studiosi, funzionari ministeriali e il Nucleo Tutela Carabinieri di Napoli e di Firenze.

Un filo diretto con il pubblico, inaugurato il 9 marzo scorso con un testo di Alessandra Rullo sul Ritratto di Luca Pacioli, e giunto fino al 2 giugno 2020, con ben 115 testi scientifici scritti da curatori, specialisti e storici dell’arte su un’opera delle collezioni o un aspetto del museo di Capodimonte, 18 short video su Instagram, 2 video inaugurazioni di mostre virtuali (Gemito, dalla scultura al disegno e Luca Giordano, dalla Natura alla pittura), 7 video sulle collezioni e sul bosco e, perfino, una musica originale per il Bosco di Capodimonte composta dal musicista Stefano Gargiulo.

Belvedere

I contenuti scientifici proposti hanno incontrato il consenso dei lettori e l’apprezzamento di critica e stampa. Il quotidiano “Le Monde”, ad esempio, ha definito “Capodimonte come uno dei primi musei italiani ad aver inaugurato le aperture virtuali e ad aver presentato le mostre con sorprendente abbondanza di precisione, discussione e documentazione fotografica” al punto da suggerire ai suoi lettori che “c’è molto da leggere e da apprendere”.

«Durante il periodo del lockdown abbiamo approfittato del ‘tempo sospeso’ per offrire al nostro pubblico il sollievo dell’arte che da sempre unisce i popoli e supera ogni confine, abbiamo trasformato il nostro sito web in uno spazio aperto al confronto e al dibattito – afferma il direttore Sylvain Bellenger – E, ora che l’Italia riapre, sulla scorta di questo successo, abbiamo deciso di confermare un appuntamento settimanale sulle tematiche legate al restauro e uno di approfondimento scientifico sulle opere: La Domenica di Capodimonte».

Nel mese di giugno, inoltre, il Museo presenterà il suo nuovo sito web con un’ampia sezione dedicata al Catalogo Digitale delle opere conservate nelle sue collezioni.

Molti positivi i dati statistici relativi al sito web e a tutti i profili social che puntualmente hanno rilanciato la rubrica “L’Italia chiamò” oltre a partecipare alle altre iniziative ministeriali, dal Dantedì alla maratone Instagram #ArtYouReady, #paesaggioitaliano e alla #MuseumWeek su Twitter. La rubrica “L’Italia chiamò” ha portato l’80 per cento di nuovi utenti sul sito con 207.930 visualizzazioni per pagina, la media di 2,3 pagine viste per utente e una permanenza media di 2:28 secondi, corrispondente alla lettura attenta e approfondita di un testo scientifico.

Molto buoni anche i riscontri sui social: una crescita continua e costante dei followers (ora 70mila), dei like e delle interazioni su Facebook che registra un aumento degli utenti-donna dai 25 a 34 anni. Cresce esponenzialmente Instagram che supera i 29mila followers (più 4mila in tre mesi) e anche Twitter presenta dati tutti con il segno positivo a partire dalle visualizzazioni dei Twitt (+ 74%).


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