Il sottosuolo di Napoli non finisce mai di stupire, con gli scavi per il metrò continua a vomitare reperti dell’antichità che ormai nessuno più si sognerebbe di interrare come avveniva ai prinmi del novecento quando si preferiva dare precedenza all’urbanizzazione e non all’archeologia sommersa. Ora si tratta di sfruttare anche turisticamente questi ritrovamenti. Il ministro Urbani non ha dubbi: esporli al pubblico e magari creare un antiquarium appositi così da far diventare il nostro metrò il più interessante del mondo. Con i treni, naturalmente.
GeoEsperienza, dopo 100 anni si torna nel “Ramo N” alle Grotte di Castelcivita
Quasi un secolo è trascorso da quando gli ultimi esploratori si sono avventurati nel Ramo N (Nord): percorso suggestivo e quasi totalmente sconosciuto, legato alle viscere più intime delle Grotte di Castelcivita, ai piedi degli Leggi tutto…
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