Si chiama Gennarino, non è un santo né un superman dei cartoni animati, ma un robot che ha ispezionato ben 275 km della rete fognaria cittadina, mentre gli altri 795 km sono stati monitorati da operai specializzati del Comune di Napoli. Questo ha consentito di cominciare i lavori per il collettore medio che costerà 1,5 milioni di euro. Ma la rete fognaria presenta molte incognite tra cui, oltre a scoperte di preziosi reperti archeologici, vi sono quelle dei crolli che potrebbero verificarsi per le infiltrazioni d’acqua piovana nei fabbricati. Per ora, sotto osservazione è il collettore medio, appunto, che riguarda centomila abitanti da Piazza Mancini a Piedigrotta. Lavori di ripristino, pulizia e aggiusti vari che dovrebbero evitare il ripetersi di guai e alluvioni come nel 2001. Poi si passerà agli altri tratti.


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