Ceramica artistica, l’unione fa la forza: Marketing e comunicazione, ecco il binomio vincente su cui deve puntare la ceramica salernitana. E’ quanto è emerso dalla tavola rotonda “Ceramica tra storia ed innovazione – L’imprenditoria femminile come potenziale produttivo e creativo”, organizzato dalla Fondazione Salernitana Sichelgaita nell’ambito del più ampio progetto “Minerva: Impresa Donna” – Por Campania 2000-2006, Asse III, Misura 3,14 ─ “Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro” (di cui è capofila il Comune di Salerno.
Da anni impegnata nel progetto di valorizzazione del settore, la Fondazione Salernitana Sichalgaita ha riunito attorno allo stesso tavolo, presso il Museo Città Creativa di Rufoli, numerosi docenti universitari, esperti del settore ed artisti per analizzare le attuali tendenze del comparto ceramico e, nello stesso tempo, di prospettarne gli scenari futuri.

Dopo i saluti del sindaco Mario De Biase, del presidente di Fondazione Giovanni Vietri e del consigliere delegato Pari Opportunità Consuelo Ascolese, l’apertura dei lavori è stata affidata a Pasquale Lucio Scandizzo, docente presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. “Il territorio salernitano – ha detto – si presenta ancora frammentato e poco compatto nel seguire azioni di cooperazione e di efficacia dal punto di vista della ricerca nell’innovazione della produzione e nella collocazione dei prodotti sui mercati. Mancano una effettiva visione verticale delle fasi produttive, una rete di servizi o di produzioni funzionali alle attività produttive. Il futuro non può prescindere da una più fattiva e stretta collaborazione tra le imprese e gli operatori della filiera, anche e soprattutto in vista di un’attenta strategia di marketing e di comunicazione”.

D’accordo con Scandizzo si è detto anche Carlo Palmonari del Centro Ceramico Bologna che anche sottolineato l’importanza della certificazione dei prodotti dei distretti: “Occorre sfruttare la cultura endogena e il “saper fare” locale come vantaggio competitivo per vincere la competizione e, dal momento che la realtà salernitana è costituita da piccole e medie imprese, la sfida si gioca sulle sinergie che si mettono in campo. Purtroppo la direzione intrapresa è quella sbagliata, se due siti importanti e vicini come Vietri sul Mare e Cava dei Tirreni si sono tanto indaffarati per ottenere due distinti marchi di qualità”.
A parlare più espressamente di design sono stati gli architetti Fulvio Irace del Politecnico di Milano e Italo Rota dello Studio di Architettura Rota, sempre del capoluogo lombardo, discutendo dell’utilizzo innovativo del prodotto in ambito industriale ed urbanistico. Il primo ha evidenziato la versalitità della ceramica in diversi ambiti, mentre il secondo ha fatto esplicito riferimento al suo progetto di rifacimento del porto di Palermo, dove sono stati installati oggetti ceramici, prodotti da artigiani locali. Paola De Martino della Fondazione Salernitana Sichelgaita e l’artista Pietro Amos hanno poi presentato il libro “Alfabeto ceramico”, uno studio dettagliato condotto per catalogare i decori tipici della ceramica salernitana connil quale di è inteso portare innovazione nella produzione locale, ormai ferma su forme e decori standardizzati. Nell’ambito del progetto, infatti, è stata ipotizzata la strategia di cooperazione tra artisti/design di fama internazionale per realizzare prototipi di nuove ipotesi artistiche.
La seconda parte della giornata ha visto la partecipazione diretta delle imprenditrici della ceramica, che si sono confrontate sulla propria esperienza produttiva anche all’estero ed hanno affermato, da un lato, la necessità di poter contare sulla certificazione di qualità dei loro prodotti, dall’altro su una maggiore presenza dei sindacati di settore.
Per ulteriori informazioni, contattare:
Fondazione Salernitana Sichelgaita
Tel. 089/230611
o
dott.ssa Maristella Di Martino
Addetto Stampa
347 4631482


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