Le Solinacee: Melanzana, Solanum melongena.
Varietà e riproduzione: la melanzana può avere una forma ovale, tonda, allungata. . la Lunga Cannellina è cilindrica molto precoce , l’Asmara è ovale allungata molto precoce, la Race Winner è cilindrica, precoce. La riproduzione avviene per seme.
Clima e terreno: teme il gelo e l’umidità, predilige il clima temperato-caldo, ama le primavere dolci e le stati calde. Il terreno deve essere profondo, fertile, fresco, ricco di sostanza organica. Il Ph neutro.
Semina, raccolta e conservazione: si semina al coperto a fine inverno. Raggiunti i 6-7 cm. le piantine si trapiantano in un terriccciato ancora più ricco di quello del semenzaio di germogliazione, tenendo le piantine distanti 10cm. tra loro. Quando le piantine hanno un paio di mesi di vita, si trapianta nell’orto, facendo attenzione a non danneggiare le radici. Si può effettuare anche la semina diretta sul campo ma solo quando non c’è il pericolo di ritorni di freddo. Le distanze d’impianto sono di 80cm. tra le file è di 50 cm. sulla fila. La raccolta si pratica da giugno ad ottobre prima della maturazione completa. La conservazione avviene in frigorifero o in sacchetti di plastica forati.
Concimazioni e cure colturali: le concimazioni si basano sull’interramento profondo di 3q. di letame per 100 mq. di orto, abbianato ad un complesso fosfo-potassico (10kg di perfosfato minerale e 3 kg. di solfato potassico per 100 mq. di orto. L’irrigazione deve essere costante sia in semenzaio che a dimora. Prima dell’allegagione si somministra acqua tre volte la settimana, dopo l’allegagione si riduce a una sola volta alla settimana. Quando si adacqua bisogna aver cura di non bagnare le foglie per non creare zone umide favorevoli allo sviluppo delle malattie crittogamiche. Le zappature sono indispensabili come le scerbature per eliminare le piante infestanti e arieggiare il terreno. Altre cure colturali prevedono la sostituzione delle piantine morte dopo il trapianto nell’orto, il diradamento e una rincalzatura a trapianto riuscito.
Avversità: oltre che da topi, limacce e lumache, le melanzane sono attaccate da parassiti, animali tra i quali particolarmente pericolosi sono la dorifora, il ragno rosso, il grillotalpa, le nottue e i nematodi o anguillule, sono dei piccoli vermi che causano delle ferite alle radici, attraverso le quali penetrano i funghi che provocano il marciume. La lotta consiste nel bruciare le piante colpite evitando di piantare per più anni le colture soggette. La lotta chimica soccorre con l’impiego di fumiganti distribuiti nel terreno per mezzo iniettori o fumigatori. Tra le malattie crittogamiche si ricorda la muffa grigia l’antracnosi e la peronospora

Categorie: Il Contadino

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