Il pericolo di uccelli che portano virus in giro per il mondo esiste e anzi c’è rischio che si allarghi sempre più per le migrazioni forzate cui sono sottoposte, favorite da certe strane e subdole leggi che riguardano il mercato ornitologico. In Italia esistono 10 importatori di animali esotici con sedi in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Lazio, Marche, Campania, e Sicilia. E’ in queste regioni che ogni anno arrivano centinaia di migliaia di esemplari. Il viaggio è fatto in aereo fino agli aeroporti di Roma Fiumicino e Milano Malpensa, poi proseguono il viaggio in Tir verso le città nelle regioni prima indicate. Ma vien da chiedersi da dove vengano questi volatili portatori di guai e virus. Le specie più diffuse di pappagalli arrivano dal Sud est Asiatico: Singapore, Taiwan, Cina, Pakistan, Thailandia, Indonesia. Altri pappagalli, tucani e ibis, invece, arrivano dal Sud America: Paraguay, Argentina, Suriname, Nicaragua. I fenicotteri, gru coronate e damigelle di Numidia arrivano dall’Africa. I passeriformi dell’Africa, vengono dal Senegal, Tanzania e Uganda. I pappagalli grigi dell’Africa, infine, dal Camerun, Congo e Gabon. Il virus infetto si nasconde tra le piume e nella pelle dei volatili. Si chiama chlamyia, la malattia responsabile della psicattosi, che provoca vomito, diarrea, febbre alta e sintomi tipici che può provocare la morte se non curata in tempo. Viaggia tra le piume dei pappagallini, nella pelle rugosa dei rettili come la testuggine, iguana, lucertola, e può nascondere la salmonella. Le misure di sicurezza sono garantite da un certificato che attesta lo stato dei volatili. La loro buona salute però non corrisponde agli standard italiani. Là, nei loro paesi d’origine, i volatili sono sani, qui sono ammalati. Appena giunti in Italia, passano un periodo in casse da quarantena, ma le Asl che dovrebbero provvedere ai controlli, sono attrezzate per farlo? Questo è il nodo, se si scioglie, i volatili non faranno più paura. Sennò faranno la fine di quelle migliaia bruciati nel Cdr napoletano. (Nota di Gianpaolo Necco, inviata alle Arga)


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *