La Regione Campania prepara una legge sui rifiuti e stanzia 580 milioni di euro per la messa in sicurezza del territorio. – La Giunta regionale della Campania ha predisposto un disegno di legge per il riordino del sistema dei rifiuti in Campania. Non è mai troppo tardi, si dirà, ma è troppo tardi per quello che sta accadendo in questi giorni e per quello che si doveva fare per evitarlo. Cosa? Fare una legge, appunto. Il disegno di legge consta di 66 articoli; la Regione avrà competenza sulla programmazione e sul coordinamento: Le Province dovranno concedere le autorizzazioni e procedere ai controlli. I Comuni dovranno assicurare la tutela igienica del territorio. Il Consiglio di Stato aveva sentenziato che la Regione stringesse i tempi per questa normativa dando il via al processo produttivo dei rifiuti con il riuso energetico, non più tasse ma tariffe. Insomma, è premiato chi produrrà bene e risparmia con la raccolta differenziata. C’è voluta una legge a distanza di trenta e più anni per sancire una cosa lampante agli occhi e orecchie di tutti. Per la difesa del suolo e per la sicurezza del territorio la Regione, intanto, ha stanziato ben 580 milioni di euro. Con un intervento massiccio su alcune zone a rischio si darà inizio al risanamento del suolo e alla messa in sicurezza di tanti luoghi a rischio frana. Le località più interessate sono le due penisole amalfitana e sorrentina i cui costoni con continuità annuale franano alle prime piogge o dopo furiosi incndi. Poi le tre isole, Sarno, Siano e Bracigliano, i litorali flegreo e domitio, il Cilento, Posillipo, l’area torrese e stabiese. Le linee di intervento prevedono, quindi, che si inizi con la difesa dai fenomeni di instabilità dei versanti, dalle colate di fango e dalle frane.La sistemazione idraulica dei fiumi Volturno, Sarno, sele, Tanagro, Calore. La sistemazione delle coste e la rinaturazione delle fasce litoranee. Infine 100 milioni di euro sono destinate alle aree metropolitane. (Inviato alle Arga)


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