Sulle questioni relative alle sanzioni sui rifiuti e sui lavori alla Marina grande di Capri interviene l’assessore all’ambiente della Provincia di Napoli, Luca Stamati con due comunicati che pubblichiamo:
L’assessore Stamati nel primo comunicato ha spiegato che: “E’ sicuramente necessario inasprire le sanzioni per i reati ambientali ma è fondamentale creare una maggiore cultura della legalità e del rispetto per l’ambiente. Le maglie della legge, sono troppo larghe per i trafficanti di rifiuti, per i tanti costruttori abusivi e, in generale, per chi inquina. E’ necessario, quindi, una profonda riforma del sistema sanzionatorio in campo ambientale che disincentivi seriamente il comportamento di chi guadagna deturpando il territorio. Non è più tollerabile una legislazione che punisce anche gravemente i piccoli furti e riserva semplici sanzioni amministrative agli autori di grossi disastri ambientali. L’inasprimento delle sanzioni, però, deve essere necessariamente accompagnato dalla diffusione di una forte coscienza di rispetto per l’ambiente. Solo così si possono ottenere risultati duraturi”.
Riprendono, finalmente, dopo uno stop forzato i lavori di manutenzione straordinaria al costone di Marina Grande a Capri. Il Tar della Campania, con ordinanza n. 2231 del 19 aprile scorso, ha dato ragione alla Provincia di Napoli e, in particolare, all’Assessorato all’Ambiente che aveva investito più di 250 mila euro per mettere in sicurezza il costone che, partendo dal porto di Marina Grande, fiancheggia e sostiene la strada provinciale diretta verso Anacapri. I lavori erano stati temporaneamente sospesi lo scorso mese di febbraio a seguito del ricorso della Soprintendenza ai Beni Architettonici per presunte omissioni di ordine paesaggistico contenute nel progetto approvato dalla Commissione edilizia integrata del comune di Capri. I rilievi mossi avevano provocato lo stupore dell’assessore provinciale all’ambiente Luca Stamati che proprio dal soprintendente Enrico Guglielmo e dalla responsabile di progetto Claudia Procaccini aveva avuto l’ok paesaggistico per l’inizio dei lavori. Con l’ordinanza dello scorso 19 aprile, invece, il Tar non solo ad un primo esame ha ritenuto fondato il ricorso della Provincia di Napoli ma ha specificato che “l’intervento in oggetto è urgente ed esclusivamente di tipo manutentivo in assenza del quale potrebbe risultare messa in pericolo la stessa esistenza dei luoghi oggetto di vincolo”. Si apre ora la corsa contro il tempo per evitare di presentare ai turisti un cantiere aperto. “Avevamo previsto cinque mesi di lavoro, da novembre a maggio – ha spiegato l’assessore Luca Stamati – dopo aver concordato i tempi di esecuzione con l’amministrazione comunale di Capri, in modo da interferire nella minore misura possibile con la stagione turistica, ma lo stop della Soprintendenza non ci ha permesso di mantenere fede al nostro impegno. Sono contento che il Tar abbia riconosciuto la piena compatibilità ambientale del nostro intervento che non altera lo stato dei luoghi e preserva la vegetazione esistente. Al fine di conservare la macchia mediterranea presente, ad esempio, avevamo previsto un decespugliamento in modo da non intaccare le radici, e ancora l’impiego di rocciatori esperti per evitare l’uso di ponteggi nonché chiodature di rafforzamento con lo stesso materiale calcareo della roccia in modo da produrre il minor impatto ambientale possibile a lavori ultimati.Adesso dobbiamo fare presto e cercare di terminare i lavori prima dell’estate”. Comunicati stampa della Provincia di Napoli.


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