La Governance del territorio della Costa d’Amalfi dopo l’accorpamento delle Comunità Montane.

Mercoledì 10 e giovedì 11 dicembre presso il Comune di S. Egidio del Monte Albino(Sa).

Due giorni di studi per focalizzare l’attenzione sul rischio idrogeologico e la presentazione dei progetti di mitigazione in atto, e il governo del territorio alla luce delle recenti disposizioni in materia di fusione degli enti sovracomunali.
I fattori del rischio idro geologico in Costa d’Amalfi e la governance del territorio dopo la cancellazione del­l’ente montano a cui appartenevano i comuni della Costiera.
Saranno questi i temi della due giorni (mercoledì 10 e giovedì 11 dicembre) di studi organizzata dalla Comunità Montana Penisola Amalfitana per focalizza­re l’attenzione sui problemi reali della Costa d’Amalfi.
A cominciare proprio dal rischio idrogeologico il cui tasso di pericolosità risulta essere maggiore in alcune delle aree che rientrano sotto la giurisdizione dell’ente montano.

Il primo incontro è in programma il 10 dicembre (ore 16) presso il Comune di S. Egidio del Monte Albino dove verrà presentato lo studio curato dipartimento di scienze della terra dell’Università degli Studi Federico II di Napoli.
“La conoscenza del territorio della comunità montana: i fattori geologici e idrogeologici predisponenti la franosità delle coltri piroclastiche” è il tema del dibattito al quale interverranno studiosi e amministratori.
Do­po i saluti del Sindaco di S. Egidio del Monte Albino, Nunzio Carpentieri, e del Presidente della Comunità Montana Penisola Amalfitana, Raffaele Ferraioli, la relazione introduttiva dello studio affidata al professor Bruno Celico e al dott. Pantaleone De Vita del Dipartimento Scienze della Terra dell’Università degli Studi Federico II di Napoli.
A conclusione gli interventi dell’avvocato Stefano Sorvino e del dottor Giuliano Cannata dell’Autorità di Bacino del Sarno.
Finalizzato ad accrescere la conoscenza del territorio per prevenire l’innesco di frane, lo stu­dio intende fornire nuove acquisizioni scientifiche per la tutela dell’area compresa nei territori di Corbara, Sant’Egidio Monte Albino e Tramonti.
Il progetto che punta a monitorare i fattori di rischio offre un program­ma di interventi per la messa in sicurezza degli abitati. Sviluppato mediante un’analisi territoriale, lo studio focalizza l’attenzione sulla caratterizzazione geologico–tecnica delle aree campione presso le quali sono stati eseguiti rilievi e analisi di laboratorio.
I risultati sono stati confrontati con altre ricerche in corso e in particola­re con quelle effettuate nella zona del Sarno e in altri comune della Costiera Amalfitana.

Quale “governance” per la Costa d’Amalfi? è l’interrogativo attorno a cui ruota il dibattito in programma giovedì 11 dicembre 2008 (ore 16) a Tramonti presso la sede della Comunità Montana Penisola Amalfita­na.
Dopo i saluti del sindaco di Tramonti, Armando Imperato e la relazione del Presidente della Comunità Montana Penisola Amalfitana, Raffaele Ferraioli, gli interventi di Donato Cufari, Presidente Uncem Regio­ne Campania, Anna Savarese, Presidente Parco Monti Lattari e la relazione conclusiva del professor Enzo Maria Marenghi, Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Salerno.
Un argomento di grande attualità quello della governance del territorio della Costa d’Amalfi alla luce delle recenti disposizioni in materia di accorpamento degli enti sovracomunali e che hanno visto la fusione dei co­muni montani della Costiera Amalfitana a quelli dell’area sorrentino – stabiese con la creazione di un unico ente cosiddetto dei Monti Lattari.
Nel corso dell’incontro di giovedì sarà focalizzata l’attenzione sulla lunga attività svolta in questi anni dalla Comunità Montana Penisola Amalfitana nei settori della difesa suolo, della promozione turistica, della tutela e salvaguardia delle tipicità locali che hanno portato alla conquista della Doc per i vini Costa D’Amalfi e del­l’Igp per lo sfusato amalfitano.
Tra le battaglie anche quella contro le trivellazioni petrolifere nel mare della Costiera, la cui vittoria è ricordata con un pannello ceramico del maestro Manuel Cargaleiro ad Amalfi.
Le attività della Comunità Montana Penisola Amalfitana

in quasi trent’anni di governance del territorio.

Se ne discuterà domani (11 dicembre) a Tramonti

nel corso di una tavola rotonda

Il governo del territorio alla luce delle recenti disposizioni in materia di fusione degli enti

sovra comunali sarà l’argomento di discussione dell’ultima tavola rotonda inserita

nel programma di presentazione degli interventi sul territorio della Costa d’Amalfi

Quale “governance” per la Costa d’Amalfi? è l’interrogativo attorno a cui ruota il dibattito in programma giovedì 11 dicembre 2008 (ore 16) a Tramonti presso la sede della Comunità Montana Penisola Amalfita­na. Dopo i saluti del sindaco di Tramonti, Armando Imperato e la relazione del Presidente della Comunità Montana Penisola Amalfitana, Raffaele Ferraioli, gli interventi di Donato Cufari, Presidente Uncem Regio­ne Campania, Anna Savarese, Presidente Parco Monti Lattari e la relazione conclusiva del professor Enzo Maria Marenghi, Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Salerno.

Un argomento di grande attualità quello della governance del territorio della Costa d’Amalfi alla luce delle recenti disposizioni in materia di accorpamento degli enti sovracomunali e che hanno visto la fusione dei co­muni montani della Costiera Amalfitana a quelli dell’area sorrentino – stabiese con la creazione di un unico ente cosiddetto dei Monti Lattari.

Nel corso dell’incontro di giovedì sarà focalizzata l’attenzione sulla lunga attività svolta in questi anni dalla Comunità Montana Penisola Amalfitana nei settori della difesa suolo, della promozione turistica, della tutela e salvaguardia delle tipicità locali che hanno portato alla conquista della Doc per i vini Costa D’Amalfi e del­l’Igp per lo sfusato amalfitano. Tra le battaglie anche quella contro le trivellazioni petrolifere nel mare della Costiera, la cui vittoria è ricordata con un pannello ceramico del maestro Manuel Cargaleiro ad Amalfi.

Ieri, 10 dicembre, si è discusso invece di rischio idrogeologico il cui tasso di pericolosità risulta essere mag­giore in alcune delle aree che rientrano sotto la giurisdizione dell’ente montano. Presso il Comune di S. Egi­dio del Monte Albino è stato presentato lo studio curato dipartimento di scienze della terra dell’Università degli Studi Federico II di Napoli.

“La conoscenza del territorio della comunità montana: i fattori geologici e idrogeologici predisponenti la franosità delle coltri piroclastiche” è stato il tema del dibattito al quale sono intervenuti studiosi e ammini­stratori. Dopo i saluti del Sindaco di S. Egidio del Monte Albino, Nunzio Carpentieri, e del Presidente della Comunità Montana Penisola Amalfitana, Raffaele Ferraioli, la relazione introduttiva dello studio affidata al professor Bruno Celico e al dott. Pantaleone De Vita del Dipartimento Scienze della Terra dell’Università degli Studi Federico II di Napoli.

Finalizzato ad accrescere la conoscenza del territorio per prevenire l’innesco di frane, lo studio intende fornire nuove acquisizioni scientifiche per la tutela dell’area compresa nei territori di Corbara, Sant’Egidio Monte Al­bino e Tramonti. Il progetto che punta a monitorare i fattori di rischio offre un programma di interventi per la messa in sicurezza degli abitati. Sviluppato mediante un’analisi territoriale, lo studio focalizza l’attenzione sulla caratterizzazione geologico–tecnica delle aree campione presso le quali sono stati eseguiti rilievi e analisi di laboratorio. I risultati sono stati confrontati con altre ricerche in corso e in particolare con quelle effettuate nella zona del Sarno e in altri comune della Costiera Amalfitana.

INFO
Comunità Montana Penisola Amalfitana – Via Municipio, 11b 84010 Tramonti (SA)
Tel. 089 876354 – 089 876547
Fax 089 876348
www.cmpa.sa.it – info@cmpa.sa.it

da: Comunità Montana Penisola Amalfitana [ufficiostampa02@gmail.com]


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