IL VALORE DEL PRANZO DI NATALE TRA RICORDI, RICETTE E STORIE FAMILIARI NELLA NARRAZIONE DI TIZIANA DI MASI “Pranzo di Natale”, che debutta domenica 18 dicembre in versione studio a San Martino di Venezze (Rovigo), è la rivisitazione di uno spettacolo scritto dieci anni fa, ambientato in un borgo del Sud Italia, i cui argomenti sono sempre più attuali.
Nell’era del foodporn e dell’ossessione per gli chef, Tiziana Di Masi recupera il valore conviviale del cibo, elemento d’identità della famiglia, nella festa più attesa dell’anno tra incontri, scontri e grandi abbuffate
Pranzo di Natale (versione studio), di e con Tiziana Di Masi
Domenica 18 dicembre 2016, inizio ore 15
San Martino di Venezze (Rovigo), via Marconi 37, sala teatrale
“Sono le 11 di mattina del 25 dicembre 1983. Tra 1 ora e 45 minuti esatti andrà in scena la consueta sfida della pasta al forno o meglio “a past o’ furn”. Anche quest’anno la pasta di prima qualità di mia madre vincerà la sfida con quella di recupero della zia Amalia”.
Uno spettacolo scritto dieci anni fa, poi accantonato e ora riproposto in chiave sempre più brillante tra incontri, scontri e grandi abbuffate. È il Natale vissuto in un paesino arroccato del sud Italia da Tiziana Di Masi, attrice che ha fatto del cibo e del valore sociale da esso rappresentato uno degli elementi centrali del suo teatro d’impegno civile, consacrato a livello nazionale da due pièce di successo quali “Mafie in pentola” e “Tutto quello che sto per dirvi è falso”.
“Pranzo di Natale” è un ricordo d’infanzia ambientato nell’entroterra della Campania. Il cibo, le ricette tradizionali natalizie del territorio come gli abbondanti antipasti di terra, ‘a pasta ‘o furn, capretto, zeppole e quant’altro, diventano l’elemento identitario di una famiglia divisa, in parte emigrata al nord, che torna nel borgo d’origine per festeggiare l’occasione più importante dell’anno. Contrasti familiari, questioni economiche, tradimenti e indifferenza sono elementi presenti all’interno di ogni famiglia, ma a Natale tutto passa in secondo piano perché è il momento dell’incontro, in cui il cibo gioca un ruolo fondamentale nel sancire un patto di pace provvisoria fondato sul gusto.
Nell’era del foodporn, degli chef assurti al ruolo di star mediatiche e dei pranzi take away, Tiziana Di Masi scava nel passato per recuperare una dimensione familiare e conviviale del cibo. La tavola imbandita è il luogo dove da sempre si risolvono i contrasti tra parenti e se non c’è possibilità di far pace, ci si può sempre consolare con i sapori a cui è legata la nostra storia personale.
“I cannoli, con la crema che ci cola dalla bocca, aprono la stagione della concordia e della collettivizzazione della proprietà privata: “Facciamo a metà?”.
Il cuore dello spettacolo è costituito dal pranzo, trasformato in rito, scandito dal ritmo incalzante dei piatti in arrivo e raccontato da Tiziana Di Masi con tecnica televisiva, quasi una telecronaca sportiva, che si concluderà al novantesimo minuto con una “resa incondizionata” dei commensali a seguito di una tempesta calorica senza precedenti. Al “botto” finale segue il momento dei ricordi, di un mondo che non c’è più e del quale abbiamo nostalgia non soltanto per il rimpianto dei parenti che ci hanno abbandonato, ma anche per il valore che aveva il senso dell’attesa della Festa, di quel regalo che poi, sparecchiata la tavola, ci eravamo totalmente dimenticati di aver ricevuto, travolti dagli eventi e dall’emozione di una giornata indimenticabile.
INFO www.tizianadimasi.it
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Ufficio stampa: mafieinpentola@gmail.com
Ufficio comunicazione Goodidea Style: goodideastyle@gmail.com

Categorie: Eventi

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