Il felino di casa, Micio, ha un aiuto in più: arriva il mangia-odori ed un decalogo.
Agenews. Il pianeta degli animali domestici ha il suo re: è il gatto. E’ il felino che si fa rispettare in casa e fuori, non è feroce e fa le fusa, inoltre è di una compagnia unica, silenziosa. C’è poi che una delle caratteristiche dei gatti, preferita dai proprietari, è che sono animali puliti e non hanno bisogno di essere accompagnati fuori per fare i loro bisogni. Se però Micio fa pipì per la casa e non usa la cassetta igienica, il problema va affrontato quanto prima. Non confondete però una marcatura di urina con un disturbo di salute. Quest’ultima ha caratteristiche ben precise: di solito viene emessa stando sulle quattro zampe e verso una superficie verticale. Può essere provocata da un’alterazione dell’habitat abituale (cambio di mobili, traslochi), dall’arrivo in casa di nuovi animali o persone; dalla presenza di una femmina in calore. Se alla pipì si accompagnano altri sintomi, come sporcare anche con le feci, mangiare poco, manifestare paura o aggressività anche in situazioni comuni è necessario l’intervento di un terapista comportamentale.Ecco alcuni consigli per eliminare l’odore dell’urina. Il tappeto. Se la pipì è «fresca» pulire la macchia con un qualsiasi buon detersivo per tappeti. In seguito, trattarla con semplice bicarbonato di sodio, lasciare agire per circa dieci minuti e asciugare. Se l’urina ha impregnato il tappetino bagnando anche il pavimento al di sotto, sarà difficile eliminare l’odore indipendentemente dai prodotti adoperati. La lampada. Per trovare le macchie che non si vedono procuratevi una lampada a raggi ultravioletti con il filtro (allo scopo di eliminare ogni residua luce visibile). L’urina diventa fluorescente se esposta alla «luce nera». Potete procurarvi questa lampada presso un ferramenta. Il fascio di raggi UVA è sicuro purché venga adoperata una lampada a onde lunghe e non a onde corte come quella usata per abbronzarsi. Gli enzimi. Esistono in commercio prodotti enzimatici che eliminano gli odori provocati dai composti presenti nelle urine e nelle feci del gatto. È importante usare enzimi freschi: fate assorbire l’enzima in profondità fin dove l’urina è penetrata e tenete la superficie calda (fate però attenzione a non superare i 38° – 39°) e bagnata per almeno 24 ore. Dopo aver adoperato l’enzima coprite la superficie interessata con dei tovaglioli imbevuti d’acqua pura e, subito dopo, con una tendina da doccia o della plastica in modo che la zona rimanga umida. I saponi. Gli enzimi che si trovano nei normali detersivi da bucato sono uguali a quelli contenuti nei costosi prodotti «ammazza odori», ma costano molto meno. Ricordare bene di bagnare la zona interessata e di coprirla per evitare che si asciughi. L’area maleodorante deve restare bagnata con l’enzima per almeno 24 ore, se non oltre. Il parquet. I pavimenti in legno macchiati con l’urina possono essere molto difficoltosi da pulire. Innanzi tutto trattateli con un prodotto enzimatico per rimuovere l’odore e acquistate da un ferramenta sbiancanti e coloranti per legno. Rimuovete tutta la vernice o poliuretano dall’area interessata, poi levigatela un po’, sbiancatela e verniciatela, e infine passate il rivestimento protettivo. Per le macchie meglio gli enzimi: per eliminare l’odore esistono in commercio particolari prodotti a base di enzimi che si spruzzano sui tessuti e le superfici e hanno la proprietà di fare scomparire la puzza. Si trovano facilmente nei supermercati nel reparto detersivi o nelle farmacie, la marca più diffusa è Febreeze, ma ce ne sono molti altri. Il micio, insomma, non è un problema. Agenews.


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