COMUNICATO SINDACALE Ai direttori Ai capiredattori Ai Cdr
Caro collega,ti invio un comunicato sindacale sulla manifestazione che domani 22 Novembre i consigli nazionali di Ordine e Sindacato dei giornalisti terranno a Roma per sollecitare il Parlamento a intervenire su questioni fondamentali che riguardano la libertà di stampa e il precariato. È importante parlare di questi temi anche ai nostri lettori, per questo ne chiediamo la pubblicazione secondo quanto previsto dall’art.34 del CNLG.
Un caro saluto. Il segretario

Libertà precaria, lavoro precario, vite precarie. La condizione del giornalismo italiano si può sintetizzare così. Una situazione non più sostenibile, che porterà il 22 novembre i Consigli nazionali della Federazione nazionale della Stampa italiana e dell’Ordine dei giornalisti a riunirsi in piazza Montecitorio, a Roma, a partire dalle 11. È la prima volta che accade. Non sarà l’ultima.
L’inerzia di governo e parlamento sui problemi del mondo dell’informazione non è più tollerabile. A essere a rischio è il diritto dei cittadini a essere informati.
Nel recente decreto sulla disciplina delle intercettazioni il governo ha introdotto elementi che, oltre a rendere inaccessibili numerose informazioni di interesse generale e di chiara rilevanza sociale, espongono i giornalisti al rischio di pene detentive nel caso di pubblicazione di materiale coperto da segreto. Una legislatura che si era aperta con l’impegno di depenalizzare il reato di diffamazione a mezzo stampa e di cancellare il carcere per i giornalisti si chiude, di fatto, con il rafforzamento delle norme che prevedono la condanna dei giornalisti alla reclusione. Si tratta di un bavaglio. Si vuole impedire ai cittadini di conoscere. Il tutto, in evidente contrasto con gli indirizzi della Corte europea dei diritti dell’Uomo.
Mentre aumenta il numero dei cronisti minacciati dalle organizzazioni criminali, non è stata introdotta alcuna norma per contrastare il fenomeno delle cosiddette querele bavaglio, utilizzate per intimidire i cronisti con richieste di risarcimento milionarie al solo scopo di impedire loro di occuparsi di temi giudicati scomodi.
Questa situazione, che indebolisce la libertà di stampa e il diritto dei cittadini ad essere informati, è aggravata dalla precarietà che pervade il mercato del lavoro. Sono aumentate le diseguaglianze. Con la recente legge di riforma dell’editoria, il governo ha stanziato decine di milioni di euro in aiuti diretti e indiretti alle imprese editoriali, ma soltanto per favorire i pensionamenti anticipati e gli investimenti pubblicitari. Nulla è stato fatto per contrastare il ricorso al lavoro irregolare e per imporre o pretendere un sia pur minimo impegno da parte delle imprese per il contrasto al precariato e per l’occupazione regolare.
Così si indebolisce l’informazione di qualità, si condannano le nuove generazioni di giornalisti ad un’esistenza precaria e si mette a rischio la tenuta democratica del Paese.
Napoli, 21 Novembre 2017

—————————————————————
Ostia, Fnsi: «Grazie a chi era in piazza per difendere Costituzione e democrazia» Il 22 novembre a Montecitorio nuovo presidio per libertà e lavoro
La Campania ha partecipato con i vertici del Sindacato (SuGC) edell’Ordine dei Giornalisti regionali e nazionali e con giornalisti che hanno subito minacce nei luoghi di lavoro.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato al presidio organizzato a Ostia da Libera e FNSI. Quella piazza ha dimostrato che in questo Paese sono ancora in tanti a credere nei valori della Costituzione e nei principi della democrazia. A cominciare dalla libertà di espressione e dal diritto dei cittadini ad essere informati che nessuna intimidazione, fisica o di altro tenore, ma ugualmente insidiosa, come le querele bavaglio, potrà mai scalfire o mettere in discussione. Difendere la libertà di informazione e il diritto dei giornalisti a condizioni di lavoro dignitose significa riaffermare il diritto dei cittadini ad essere informati. Libertà e diritti dei cronisti sono minacciati non soltanto dall’arroganza e dalla protervia delle organizzazioni criminali, ma anche dall’inerzia di governo e parlamento. Per questa ragione, il Consiglio nazionale della FNSI e il Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti si riuniranno in piazza Montecitorio, a Roma, a partire dalle 11 di mercoledì 22 novembre. Sarà l’occasione per denunciare i silenzi di parlamento e governo sulla cancellazione del carcere per i giornalisti, sull’assenza di norme per contrastare le querele bavaglio, per mettere in guardia i cittadini dalle ulteriori forme di bavaglio e limitazioni al diritto di essere informati contenute nel recente decreto sulle intercettazioni. Sarà anche e soprattutto una manifestazione per il lavoro regolare e per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle condizioni di precarietà in cui molti giornalisti sono costretti a lavorare. Le politiche per il lavoro sono rimaste fuori dalla recente partita che ha portato all’approvazione della legge di riforma dell’editoria. A fronte di milioni di euro elargiti alle imprese editoriali sotto forma di aiuti diretti e indiretti, il governo del Jobs act non ha ritenuto di dover fissare alcun paletto per contrastare l’abuso di contratti atipici e il ricorso al lavoro precario. La situazione è diventata insostenibile: l’informazione di qualità, essenziale in ogni democrazia, richiede giornalisti ai quali vengano riconosciuti diritti e retribuzioni adeguate. I giornalisti lo diranno in piazza e invitano tutti, associazioni e cittadini comuni che hanno partecipato al presidio di Ostia, ad unirsi a loro. Lo afferma, in una nota, la Federazione nazionale della Stampa italiana.
—————————————————
Manifestazione a Ostia per la libertà di stampa,pullman da Napoli
Giovedì 16 Novembre alle 17 Libera e Federazione Nazionale della Stampa Italiana organizzano una manifestazione ad Ostia. Un segnale importante dopo la brutale aggressione a Daniele Piervincenzi e Edoardo Anselmi da parte di Spada, un’aggressione all’articolo 21 della Costituzione e al diritto dei cittadini ad essere informati.
Dobbiamo reagire insieme chiamando in piazza cittadine e cittadini che credono nella Costituzione, nella legalità, nella libertà di informazione, nel diritto ad una vita dignitosa liberata da mafie, malaffare, corruzione.
Da Napoli ci stiamo organizzando con un pullman, vi preghiamo di inviarci le vostre adesioni rispondendo a questa email o chiamando in segreteria allo 08118914535.
Grazie.La Segreteria


0 commenti

Lascia un commento

Segnaposto per l'avatar

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *