, quale sito di stoccaggio di scorie nucleari.
L’Unione Nazionale dei Giornalisti Agricoli, Agroalimentari e Ambientali considera pericoloso per l’agricoltura e lo sviluppo del territorio il decreto legge 14 novembre 2003, n. 314 con il quale il Governo nazionale ha individuato il sito lucano di Scanzano Ionico come sede unica di stoccaggio delle scorie nucleari in Italia, fra l’altro senza aver neppure ascoltato le Istituzioni locali. Scanzano è nel cuore di una regione che negli ultimi cinquanta anni, grazie all’impegno pubblico ed alla tenacia degli imprenditori agricoli, ha trasformato profondamente l’antico volto malarico dimostrando, con la fertilità dei suoi terreni, la propria capacità di dare sviluppo ad una agricoltura intensiva, ben collegata ai mercati ed importatrice di manodopera, con le ottomila piccole, medie e grandi aziende sparse nell’arco metapontino. Ad un’agricoltura fiorente ed organizzata si sono aggiunti investimenti turistici che hanno ulteriormente valorizzato il paesaggio e l’economia del territorio nel completo rispetto di un ambiente che viene oggi compromesso già dalla sola notizia della decisione governativa, che sta cominciando a provocare conseguenze negative sulla domanda di prodotti e servizi. I giornalisti agricoli, agroalimentari ed ambientali sono fortemente preoccupati da questa vicenda la quale ripropone antiche sudditanze dell’agricoltura e della qualità del territorio che sembravano ormai superate da una più rigorosa visione dello sviluppo sostenibile, i cui pilastri fondanti sono proprio la valorizzazione dell’agricoltura e dell’ambiente. Essi confidano dunque nell’attenzione delle istituzioni agricole ed in una riconsiderazione della questione che, nella misura in cui riguarderà l’intero territorio nazionale, dovrà vedere tutelate in primo luogo le risorse agricole e dei territori che saranno ulteriormente individuati. (Inviato alle Arga ed organi di informazione)


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