di Francesco Landolfo, presidente Arga Campania
I fagioli di Villaricca, in provincia di Napoli, evocano altri tempi. Si entrava nel negozio di salumeria, o dal pastaio, e si sciorinava la solita cantilena: ma so’ proprio ‘e Villaricca? E il bottegaio a dire che “sì, e che volete che siano”. Insomma, si compravano, si mischiavano in una pentola di terracotta con acqua, sale, sedano, pomodorino, un po’ di pepe e appena un poco d’aglio, senza far mancare un pizzico di bicarbonato, e si mettevano a cuocere negli ultimi otto minuti con la pasta “spezzata” o con i tubetti. Il pronto a tavola! esclamato dalla padrona della cucina, provocava una corsa al piatto di ceramica, con cucchiai che sembravano mestoli. E si mangiavano con gusto, perché i fagioli tondini di questo paesotto non lontano da Napoli, ma così diverso per tradizioni e cultura, bene si integravano con i prodotti pescati nel mare dell’antica Partenope. Vuoi mettere un piatto di pasta e fagiolini tondini con le cozze? Frutti di campagna e frutti di mare. Contadini e pescatori. Poi sono venuti i supermercati, i prodotti sotto vuoto, i prezzi che per leggerli ci vuole un lettore ottico, e tutta la poesia di una acquisto e di un buon patto tradizionale, finisce nel forno a micro onde. Per tornare all’antico, per non dimenticare, l’Associazione Provinciale Cuochi di Napoli (Apcn), di cui è presidente Nicola Di Filippo, ha indetto una manifestazione, che si terrà il 24 novembre presso il ristorante “La Lanterna” di Villaricca. L’Apcn mira a far conoscere ad un vasto pubblico i fagioli tondini di Villaricca, uno dei prodotti tipici della nostra regione che maggiormente può caratterizzare l’unicità della nostra gastronomia; un patrimonio di sapori da riscoprire attraverso eventi che ne esaltino le sue molteplici proprietà. L’evento prenderà il via con una serie di stand che esporranno sia il prodotto stesso, sia la realtà rurale che ha contribuito a mantenere e a sviluppare la sua coltivazione, nonché materiale di tipo informativo sulle bellezze artistiche, architettoniche, archeologiche e paesaggistiche della regione; contemporaneamente, si terrà una gara gastronomica divisa in due sezioni: una riservata ai cuochi professionisti, che ha lo scopo di divulgare la conoscenza del prodotto attraverso nuove ricette; l’altra riservata agli allievi degli istituti alberghieri al fine di invogliare ed educare le giovani leve all’utilizzo sempre maggiore dei prodotti tipici regionali. La giuria della gara sarà composta da giudici internazionali e da chef di chiara fama. Non mancherà lo spazio per un convegno, dal titolo “I fagioli nella cucina italiana; un patrimonio di sapori”, a cui prenderanno parte studiosi ed esperti provenienti da tutt’Italia. E poi il gran finale prevede una cena di gala con piatti tipici regionali. Ovviamente con un posto di rilievo per i fagioli tondini di Villaricca. Non mancherà il momento musicale alla serata, allietata da un gruppo folkloristico e movimentata da una lotteria di beneficenza di prodotti tipici campani. Parteciperanno autorità e ospiti provenienti da tutt’Italia e anche dall’estero. A tal proposito appare indicativa la spiegazione che dell’evento dà il presidente dei cuochi, Di Filippo, che dice: “Attraverso questo evento si intende veicolare l’attenzione del grande pubblico verso quei prodotti tipici meno noti della Regione Campania, questa azione si concretizzerà anche attraverso una curata pubblicazione delle ricette in gara. La manifestazione, in linea con la programmazione regionale in materia e coerente con tutte le attività promosse dall’Apcn, avrà fasi attuative ed azioni promozionali di sicuro interesse, infatti, oltre al coinvolgimento di aziende enogastronimiche campane, si avvarrà della partecipazione di esponenti della Federazione Italiana Cuochi che assicureranno una divulgazione capillare dell’evento e promuoveranno azioni di confronto con altre realtà similari, inoltre saranno diramati comunicati stampa a tutte le testate cittadine, regionali e nazionali a cui seguirà una campagna di affissione murale.Siamo certi che la ricaduta di immagine ed i benefici che la manifestazione apporterà alla regione Campania, in particolare in quelle zone meno battute degli operatori turistici, compenseranno ampiamente gli sforzi organizzativi e finanziari previsti. Convinti che la cucina campana, conosciuta ed apprezzata in tutto il mondo, contribuisce ad accrescere il flusso turistico verso le nostre zone, fornendo, a quanti scelgono la Campania come meta di soggiorno, ulteriori motivi per conoscere meglio la regione”.


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