Fnsi, il Consiglio nazionale approva la relazione del segretario Lorusso
Entro il 2016 la sessione congressuale sulle riforme statutarie
Il Consiglio nazionale della Fnsi, riunito oggi a Roma, ha approvato a larghissima maggioranza, con due astenuti e quattro voti contrari, la relazione del segretario generale Raffaele Lorusso.
Fra i temi affrontati, il ruolo della Federazione nazionale della stampa italiana nelle battaglie per la libertà e per i diritti di tutti i giornalisti e per la dignità e il decoro della professione.
Soltanto in un quadro generale in cui vengano affermate e riconosciute le specificità e il rilievo costituzionale della professione giornalistica e del pluralismo dell’informazione è possibile affrontare i nodi strutturali del sistema. A cominciare dal contratto nazionale di lavoro, il cui rinnovo, al centro del negoziato con la Fieg, deve puntare alla definizione di un complesso di norme che assicurino diritti e tutele a tutti i giornalisti, a prescindere dai singoli comparti e dalle singole realtà aziendali, premessa necessaria per allargare il perimetro degli occupati.
La sfida della qualità e il rilancio dell’occupazione, attraverso la progressiva inclusione nell’area del lavoro dipendente dei giornalisti attualmente privi di diritti e di tutele perché ingabbiati in contratti atipici, devono essere i punti qualificanti del negoziato contrattuale.
Fondamentale è anche l’approvazione in tempi brevi della proposta di legge di riforma dell’editoria, necessaria per chiudere in fretta i processi di ristrutturazione aziendale ancora in atto e avviare una fase di rilancio del mercato e dell’occupazione.
Il Consiglio nazionale della Fnsi, in sintonia con il segretario generale, considera imprescindibile affrontare in sede parlamentare il problema della definizione di una normativa quadro che consenta di regolare i processi di fusione e concentrazione editoriale, alcuni dei quali già annunciati, salvaguardando il pluralismo dell’informazione, l’autonomia delle redazioni e i livelli occupazioni e garantendo la trasparenza degli assetti proprietari.
Pieno sostegno, inoltre, all’iniziativa dell’Usigrai, che ha presentato un esposto alla Corte dei Conti e alle autorità di garanzia contro il tentativo in atto nel servizio pubblico radiotelevisivo di togliere ai direttori delle testate giornalistiche i poteri previsti dal contratto nazionale di lavoro per trasferirli ad una sovrastruttura, la direzione editoriale, non prevista né dalle leggi né dal contratto, con il rischio di indebolire l’autonomia delle testate e dei giornalisti.
È altresì necessaria una riforma dell’Ordine nazionale dei giornalisti che, in linea con la proposta di legge attualmente in discussione in Parlamento, dia forma ad un’organizzazione professionale aderente alla realtà del mercato del lavoro e che assicuri rappresentanza a chi vive realmente di giornalismo.
Via libera, infine, alla riforma dello statuto della Fnsi, con il mandato a convocare entro l’anno il congresso statutario, secondo i deliberati congressuali.
Federaz ione Naz ionale del la Stampa Italiana CORSO VITTORIO EMANUELE II 349 – 00186 ROMA – TEL. 06/68008.1 – FAX 06/6871444 sito: www.fnsi.it – e-mail: segreteria.fnsi@fnsi.itRoma, 5 maggio 2016
Prot. n. 091/C
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2 maggio 2016 – “48ore per l’informazione”: il 2 e 3 maggio Fnsi, Usigrai, Articolo21, Rsf Italia
e Amnesty International Italia insieme per la libertà di stampa
In vista della Giornata mondiale della libertà di stampa, che si celebra il 3 maggio, la Federazione nazionale della stampa italiana, insieme a UsigRai, Articolo 21, Reporters sans Frontieres Italia e Amnesty International Italia, organizza una “48ore per l’informazione”.Si parte lunedì 2 maggio, dalle 10 alle 13, con una maratona di sit-in e flash mob creativi che si terranno in contemporanea davanti alle ambasciate e alle sedi consolari degli Stati in cima alla lista delle violazioni della libertà di espressione e di tutti i diritti umani: il consolato dell’Iran e le ambasciate di Egitto e Turchia.«Paesi verso i quali – anticipano gli organizzatori – già nei mesi scorsi le nostre organizzazioni si sono impegnate per chiedere conto di censure, arresti, omicidi e leggi liberticide, dal momento che in quei posti la repressione non colpisce più solo la stampa, ma arriva anche a cinema, musica, poesia e persino alla ricerca, come testimoniamo, per citare solo gli ultimi casi, l’assassinio di Giulio Regeni al Cairo, le vicende del fotografo egiziano Shawkan e dei giornalisti del quotidiano turco Cumhuriyet, le frequenti condanne a morte inflitte agli oppositori del regime iraniano».La prima giornata di mobilitazione si concluderà con un incontro davanti alla sede della Rappresentanza in Italia della Commissione europea con l’intento di chiedere alle istituzioni europee di avviare un’azione ufficiale a difesa della libertà d’informazione, secondo il dettato della Costituzione italiana e dei Trattati dell’Unione.Martedì 3 maggio, invece, la Fnsi celebrerà la Giornata mondiale per la libertà di stampa a Reggio Calabria. Nell’ambito dell’iniziativa è prevista la Giornata della memoria dei giornalisti uccisi da mafie e terrorismo, organizzata dall’Unci (Unione nazionale cronisti italiani) per ricordare l’esempio di chi ha pagato con la vita il desiderio di informare e sostenere i troppi giornalisti che ancora oggi subiscono intimidazioni e minacce per via del loro lavoro.
Federazione Nazionale della Stampa Italiana Roma, 14 aprile 2016 Prot. n. 076/C
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Federazione Nazionale della Stampa Italiana Roma, 20 aprile 2016 Prot. n. 078/C
Italia al 77° posto nel Rapporto di Rsf sulla libertà di stampa,
Lorusso (Fnsi): «Abolire il carcere per i giornalisti aiuterebbe»
«Il settantasettesimo posto nella classifica sulla libertà di stampa pubblicata da “Reporter senza frontiere” è un dato che deve far riflettere tutti anche se non ci sorprende. Del resto, in Italia vige ancora l’articolo 595 del codice penale che prevede il carcere per i giornalisti: non aiuta certo in una classifica sulla libertà di stampa. Anche se da anni si parla di intervenire, il 595 è sempre lì». Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso.
«In Italia – prosegue Lorusso – la stampa ha anche altri problemi, che non riguardano solo la libertà, ma un’organizzazione complessiva di tutto il sistema. Si va dall’assenza di normative antitrust ai meccanismi di nomina della governance dell’ente radiotelevisivo di Stato, che resta legato all’esecutivo in carica, al fenomeno sempre più preoccupante dei cronisti minacciati e costretti a vivere sotto scorta. C’è il tema delle querele temerarie spesso usate a scopo intimidatorio, tema che non è stato ancora affrontato. C’è un dibattito, è stato fatto un primo passo con l’emendamento approvato nell’ambito della proposta di legge di riforma del processo civile, ma non ancora un provvedimento definitivo e siamo lontani dalle linee guida auspicate dall’Europa, secondo le quali la querela intimidatoria deve portare, in caso di sconfitta del querelante, non solo al pagamento delle spese processuali ma anche a sanzioni proporzionali all’entità del risarcimento richiesto con la querela. E ci sono i ripetuti tentativi mai sopiti di mettere limiti o bavagli all’attività giornalistica. In particolare per quanto riguarda la decisione se pubblicare o no atti giudiziari. E qui occorre essere chiari: il giornalista non può essere depositario di segreti. Se arrivano in mano a un giornalista, e riguardano fatti di pubblico interesse e rilevanza sociale, le notizie o i contenuti di atti devono essere pubblicati, segreti o no. Tutto questo incide, naturalmente, quando si fanno classifiche sulla libertà di stampa. Carcere per i giornalisti compreso».
CORSO VITTORIO EMANUELE II 349 – 00186 ROMA – TEL. 06/68008.1 – FAX 06/6871444
sito: www.fnsi.it – e-mail: segreteria.fnsi@fnsi.it Federazione Nazionale della Stampa Italiana [rapporti.posta@fnsi.it]


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