Fiori e luna.
I gerani vanno potati qualche giorno appresso al novilunio onde non disperderne i succhi linfatici. Per ripararli dal freddo invernale si mettono in cantina presso una finestra, in modo che possano essere toccati dalla luce lunare. Talee di gigli e la semina di fiori con bulbo vanno eseguite con la luna crescente. I trattamenti antiparassitari alla rosa risultano più efficaci al primo quarto di luna, la potatura invece dà risultati migliori se fatta qualche giorno dopo il plenilunio. Le viole, fiori di per sé rustici, si seminano in prossimità della luna piena e si trapiantano qualche giorno appresso.Le petunie mutano abitudini a seconda, dell’ambiente di coltivazione e della varietà: alcune preferiscono essere piantate in prossimità del primo quarto, altre gradiscono la luna calante. L’ortensia ha spiccata simpatia per la luna crescente con la quale vuole essere anche potata. Il mughetto usufruisce di un rapporto del tutto speciale con il chiaro di luna che fa profumare intensamente i suoi delicati campanellini. Esso fiorisce due anni dopo l’impianto con il plenilunio di primavera, in questo stesso periodo si piantano i rizomi. Dicasi lo stesso per la lavanda mentre l’iris temporeggia qualche giorno, i garofani si piantano al primo quarto di luna, ed i loro fiori profumano più a lungo se vengono recisi dopo il plenilunio. I crisantemi dimostrano una spiccata sensibilità agli influssi lunari dei quali non sopportano i chiari di luna intensi. La cineraria va seminata con la luna calante di giugno, mentre la begonia rifugge i raggi lunari troppo intensi preferendo le esposizioni in pieno sole. Pure le azalee amano poco la luna e preferiscono essere piantate con l’astro calante. Così dicasi per l’aster rustico fiore per bordure. Un altro fiore per bordura l’alisso gradisce la luna crescente. Le dalie, infine si adattano sia alla luce lunare che a quella solare, amano le posizioni soleggiate e la riproduzione per la talea va effettuata con la luna crescente.
Categorie: Il Contadino
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