DALL’ARGA EMILIA ROMAGNA RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

31 gennaio 2013. Dobbiamo segnalare un fatto estremamente grave accaduto a una collega milanese, co-fondatrice e associata ad Arga Lombardia-Liguria, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti.

Ieri pomeriggio, ad Assago (Mi), Francesca Santolini, cronista de Il Giorno, è stata vittima di quel che può essere definito, più che un’intimidazione, un vero e proprio attentato. L’auto a bordo della quale viaggiava, in compagnia di un’amica ed ex consigliere Pd al Comune di Buccinasco (Mi), è stata affiancata da un’altra vettura, dalla quale è partita una raffica di mitra caricato con proiettili di gomma. L’auto è stata danneggiata, le due occupanti fortunatamente non hanno subìto danni fisici. Le indagini sono in corso.

L’impegno della collega Santolini nell’informare il lettore su ciò che accade nella periferia milanese, dove la presenza delle mafie è conclamata, è noto. Riteniamo perciò, come Arga Interregionale, che sia necessario informare tutti gli associati affinchè possano inviare alla collega un messaggio di solidarietà e di incoraggiamento nel proseguire la propria insostituibile funzione di testimone dei fatti.

Per eventuali messaggi diretti, ecco la mail di Francesca
francesca.santolini@ilgiorno.net

Ecco infine la cronaca dei fatti, pubblicata sul sito di Arga Lombardia Liguria.
argalombardia-liguria.blogspot.it/2013/01/solidarieta-arga-cronista-vittima-di.html

E’ accaduto ad Assago lo scorso 29 gennaio, mentre Francesca Santolini, giornalista de Il Giorno-edizione del Sud Milano e consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, si trovava a bordo della sua automobile in compagnia di Carmela Mazzarelli, ex consigliere Pd a Buccinasco.
Improvvisamente vengono affiancate da un furgoncino e Francesca nota che il passeggero del mezzo sta imbracciando un mitra. Lo dice all’amica che rimane incredula. Pochi istanti e proprio da quel mitra parte una raffica di colpi. A salve, per fortuna. Tanta paura ha poi lasciato spazio alla lucidità necessaria per raggiungere la più vicina caserma dei Carabinieri e sporgere denuncia.
Arga Lombardia e Liguria, di cui Francesca fa parte e ne è cofondatrice, è vicina alla collega ed amica e si assume l’impegno di far conoscere questa storia per denunciare quali sono i rischi reali di chi come lei fa il mestiere di giornalista. Ancor più difficile in territori in cui la presenza della criminalità organizzata non esita ad “avvertire” chi sta scrivendo cose scomode.
Non è possibile che fare informazione seria, documentata, con scrupoloso controllo delle fonti per raccontare realtà difficili comporti il rischio di perdere la vita o costringa a vivere esperienze che segnano indelebilmente un’esistenza.
Invitiamo la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, di cui Arga Lombardia fa parte come gruppo di specializzazione, ad affrontare questa vicenda nella riunione convocata nei prossimi giorni a Roma e a sollecitare con un documento il Presidente della Repubblica e del Governo affinché assicurino la costante presenza dello Stato e delle Forze dell’ordine in situazioni delicate come quella vissuta dalla collega Francesca.
“La vita è il bene più prezioso che abbiamo – conclude il Presidente di Arga Lombardia e Liguria – e chi ha scelto di dedicarla al giornalismo e a raccontare i fatti, anche se si mettono a nudo poteri forti, merita di sentire la riconoscenza di tutti i colleghi e di chi legge le sue testimonianze”
Arga segreteria
argasegreteria@gmail.com

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Caro Andrea, quanto accaduto alla collega Francesca Santolini, alla quale inviamo i sensi della nostra vicinanza, ci deve far riflettere e non poco su come siano cambiati , e molto in peggio, i valori umani un tempo improntati alla solidarietà, comprensione e tolleranza.
Oggi la violenza, l’intimidazione o la cultura del sospetto ci fa capire, se ancora ve ne fosse bisogno, che questo nostro vivere quotidiano nella veste di giornalisti non ha gran valore o forse, al contrario, ne ha troppo e per questo c’è chi se ne approfitta, tentando l’intimidazione o, come nel grave caso della collega, l’attentato.
Ma gesti così non possono fermarci né devono; il nostro lavoro non è come quello che fanno tutti gli altri, perché lo si svolge per informare degli accadimenti quotidiani le nostre comunità, i nostri concittadini, anche quelli che ci vogliono male, e per questo merita rispetto e comprensione.
Alle forze dell’ordine, sempre a noi vicini quando accadono questi fatti, il compito di fornire risposte e trovare i delinquenti, a noi la speranza che episodi così non si verifichino più.
Con stima e affetto, la presidente Geppina Landolfo a nome di tutti i soci dell’Arga Campania e Gianpaolo Necco , consigliere nazionale Unaga per l’Arga Campania.


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