EXPO 2015 Milano Gli eventi 1 – 30 giugno 2015

Domenica 28 giugno 2015
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Eboli (Sa), 26/06/2015. La Cooperativa Sociale “Stalker” protagonista all’Expo
Domenica 28 giugno 2015 la Cooperativa Sociale “Stalker”, aderente al Consorzio La Rada di Salerno, presenterà i suoi prodotti all’Expo di Milano, in collaborazione con “Alma Seges”. All’interno del Padiglione KIP International School ci sarà spazio per laboratori incentrati sulle marmellate e sulle confetture di frutta realizzate da “Stalker”. Tutte produzioni naturali, anche biologiche, con “solo” tanta e buona frutta, senza conservanti né pectina. Il consulente Virgilio Gay: «Questa partecipazione è per noi motivo di grande vanto e orgoglio. Saremo presenti per la qualità del nostro lavoro e la bontà dei prodotti»
Le produzioni della Cooperativa
“Stalker” in vetrina all’Expo. Prestigioso palcoscenico per la Cooperativa Sociale di Eboli (Sa), facente parte del Consorzio “La Rada” di Salerno, che domenica 28 giugno 2015 terrà dei laboratori incentrati sui propri prodotti all’interno del Padiglione KIP International School – Territori attraenti per un mondo sostenibile.
Alla ribalta, dunque, all’Esposizione Universale di Milano le marmellate e le confetture di frutta realizzate da “Stalker”. Tutte produzioni naturali, anche biologiche, con “solo” tanta e buona frutta, senza conservanti né pectina.
«La partecipazione all’Expo è per noi motivo di grande vanto e orgoglio – dichiara il dott. Virgilio Gay, consulente della Cooperativa Sociale “Stalker” – perché siamo presenti per la qualità del nostro lavoro e la bontà dei prodotti, non per il valore sociale che comunque creiamo. Infatti, la cooperativa impiega l’80% di soggetti svantaggiati, avendo conseguito a favore della collettività tutta, nei suoi 10 anni di storia, un risparmio di oltre un milione di euro di costi per l’assistenza sociale».
«Attualmente – continua il dott. Virgilio Gay – stiamo procedendo in un processo di “aziendalizzazione”, con la collaborazione della Regione Campania, per dare una dimensione d’impresa a persone che ricercano la qualità attraverso le proprie attività quotidiane e vogliono lavorare liberi, facendo impresa. Tutto ciò accade quando, attraverso il lavoro, si consegue un risultato terapeutico, con affrancamento dal bisogno di assistenza. In effetti, questo è il modello d’impresa sociale a cui sta mirando l’attuale riforma del Terzo Settore. Questa è la #CooperazioneCheCiPiace».
Domenica 28 giugno, dunque, la Cooperativa Sociale “Stalker” avrà l’opportunità di mostrare e far degustare ad una platea internazionale la bontà dei suoi prodotti. E lo farà in collaborazione con “Alma Seges”, società cooperativa di produttori, all’interno del Padiglione KIP International School.
La KIP International School è un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro istituita presso la FAO a Roma, che collabora con Governi nazionali, regionali e locali, Organizzazioni internazionali, Università, Fondazioni ed altre Organizzazioni pubbliche e private per promuovere saperi, innovazioni, politiche, pratiche territoriali, ricerche ed attività formative coerenti con gli obiettivi ed i valori della Piattaforma del Millennio delle Nazioni Unite.
Nel programma del Padiglione KIP all’Expo 2015 sono previste azioni tese allo sviluppo locale ed alla sicurezza alimentare, ma anche alle buone pratiche di sostenibilità ed alla valorizzazione di culture e tradizioni enogastronomiche. In quest’ottica il Comune di Pollica (Sa), riconosciuto in sede Unesco come una delle 7 “Comunità emblematiche della Dieta Mediterranea”, coordinerà il Padiglione dal 22 giugno all’11 luglio 2015. Tutte le iniziative in cartellone sono volte alla promozione e valorizzazione dello stile di vita mediterranea, con particolare riferimento ai prodotti ortofrutticoli, su cui si basa la piramide alimentare della Dieta Mediterranea.
Per info e contatti:
Cooperativa Sociale Stalker, Via Antonio Giudice – Eboli (Sa). Tel: 331.1082235 – Fax: 089.2583316 – Web: www.cooperativastalker.org – Email: info@cooperativastalker.org
ufficio stampa mtn company
dott. raffaele pisapia – dott. michele lanzetta
rpisapia@mtncompany.it
www.mtncompany.it

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Venerdì 26 giugno 2015
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Dal 25 luglio all’Expo 2015: “A casa di Europa. Storie del cratere di Assteas”. Il vaso più bello del mondo torna a casa a Montesarchio nella restaurata Torre borbonica.
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Venerdì 26 giugno – Torre del Castello di Montesarchio – Via Latonuovo, Montesarchio (BN) – alla c.a. delle Redazioni Anteprima riservata alla stampa ore 11:30 con Bus da Napoli/Partenza Piazza Trieste e Trento, ore 10:00 – rientro ore 16,00 circa.
Inaugurazione ore 18:00 “A casa di Europa. Storie del cratere di Assteas”
Torre del Castello di Montesarchio
Venerdì 26 giugno sarà inaugurata la Mostra archeologica “A casa di Europa. Storie del cratere di Assteas”. L’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia della Campania, il Polo Museale della Campania e il Comune di Montesarchio, segna il ritorno definitivo del celebre cratere di Assteas al Museo di Montesarchio, che espone le testimonianze archeologiche dei centri più importanti della Valle Caudina: Caudium (Montesarchio), Saticula(Sant’Agata de’ Goti), Telesia (San Salvatore Telesino).
”Siamo orgogliosi dell’offerta del nostro territorio, un grande polo culturale – afferma il sindaco Franco Damiano – e di aver contribuito alla riapertura della Torre del Castello di Montesarchio, chiusa da molti anni, che domina la Valle Caudina e ne rappresenta il monumento-simbolo e che ospiterà quello che è stato definito il vaso più bello del mondo”.
Il vaso fu rinvenuto da scavatori clandestini negli anni Settanta del secolo scorso nella necropoli sannitica di Sant’Agata de’ Goti. Dopo essere stato ceduto dai tombaroli per un milione di lire e un maialino, transitò sul mercato antiquario e nel 1981 fu acquistato dal Paul Getty Museum di Malibu per 380.000 dollari. Nel 2007 il cratere è stato restituito all’Italia grazie a complesse indagini investigative svolte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale; da allora è stato esposto in maniera permanente presso il Museo Archeologico Nazionale di Paestum e ospitato in prestigiose sedi – Palazzo del Quirinale e Palazzo Massimo a Roma, Palazzo dell’Unesco di Parigi – all’interno di mostre temporanee.
Dal 18 dicembre 2014 al 17 maggio scorso il cratere èstato esposto in una suggestiva Mostra allestita nella Chiesa di San Francesco a Sant’Agata de’ Goti intitolata “L’Oggetto del Desiderio. Europa torna a Sant’Agata”, che ha registrato un grande successo di pubblico e numerosi consensi.
Per l’esposizione definitiva del cratere è stata scelta la Torre del Castello di Montesarchio, chiusa da molti anni, che domina la Valle Caudina e ne rappresenta il monumento-simbolo. All’interno di spazi suggestivi i visitatori saranno coinvolti e catturati dal racconto delle tante storie del cratere, narrate attraverso tecnologie innovative.
La Mostra rappresenta un’ulteriore tappa del percorso iniziato nel 2013 con l’esposizione “Rosso Immaginario. Il Racconto dei vasi di Caudium”, allestita nel Castello di Montesarchio, dove per la prima volta le complesse scene mitologiche raffigurate sui vasi rinvenuti nella necropoli di Caudium sono state raccontate con diverse modalità di rappresentazione – videoproiezioni, olografie, minimapping – che accompagnano il visitatore in un viaggio nell’affascinante mondo di immagini dipinte sui crateri.
Con la Mostra “A casa di Europa. Storie del cratere di Assteas” viene ampliata l’offerta culturale del Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino che, attraverso la consolidata collaborazione tra MiBACT e Amministrazione Comunale, conferma la sua funzione di polo culturale di riferimento della Valle Caudina e del Sannio.
In allegato invito stampa
UFFICIO STAMPA per Comune Montesarchio- STUDIO FRANCESCA DE LUCIA
TEL. +39 3356358348 – 08119204770
EMAIL: delev.francesca@gmail.com
INFO E ACCREDITI- SIMONA MARTINO
TEL. +39 3351313281
EMAIL: simonamartino2009@gmail.com

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venerdì 26 giugno al Padiglione Zero
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“Convivium Pompeii” all’ Expo 2015
Un pranzo tipico della Pompei di duemila anni fa sarà al centro dell’Expo Milano 2015 grazie all’evento archeo-enogastronomico “A tavola con gli Antichi Romani – mens sana in corpore sano”, in programma venerdì 26 giugno al Padiglione Zero dell’esposizione milanese.
La degustazione, che ha già ricevuto più di 5.000 adesioni, è curata da Gian Marco Carli, giovane “archeo-chef” del ristorante “Il Principe” di Pompei ed è inclusa nell’ambito del convegno dal tema “Le origini della dieta Mediterranea”, con la partecipazione di Rita Mulas, ricercatrice, promotrice di progetti alimentazione e salute.
Le origini della cucina mediterranea
A cura di Gian Marco Carli, “Archeochef”
I testi più antichi che riguardano la Cucina Romana cominciano con le ricette di Catone il Censore (150 a.C.) inserite nel suo trattato sull’agricoltura ‘’De Agricoltura”. Poco più di un secolo dopo (37 a.C.) appaiono ‘’I Rerum rusticarum libri tres’’ di Varrone e nel 50 d.C. é la volta di Columella con il “De re rustica”. L’ultimo degli scrittori georgici fu Plinio con “Naturalis Historia” intorno al I sec. d.C. e dopo di lui il famoso gastronomo Apicio (IV sec. d.C.) con il “De re coquinaria’’. Da tutte queste opere si evince la chiara discendenza della Cucina Mediterranea che oggi il mondo intero invidia all’Italia, ma soprattutto alla Campania, famosa per i prodotti della sua generosa terra.
*Erbe aromatiche: alloro, aneto, mirto, menta, rosmarino, salvia e timo.
*Legumi e verdure: tra gli scapece (da Apicio) di verdure rimane un classico quello delle zucchine marinate in aceto e varie spezie.
*Frutta fresca e secca
* Formaggi ovini e caprini: la “Cassata di Oplontis” (ricotta di capra, miele e frutta secca), é I’antenata della cassata siciliana, affresco che si trova in uno dei triclini della Villa di Poppea ad Oplontis. È dappertutto che a Pompei vediamo su affreschi e mosaici testimonianze riguardanti il cibo e le bevande.
*Olio d’oliva: l’olio campano é il migliore sin dall’ antichità perché privo di qualsiasi acidità.
* Cereali (Alica, farro o spetta, pasta, pane…): Cicerone ed Orazio (I sec. d.C.) erano ghiotti di “Lagane” cui si fanno risalire le attuali lasagne, le prime descrizioni dei maccheroni compaiono nel Xll sec. In libri di viaggio e ricettari Arabi in cui i vermicelli sono indicati con il termine “Atria”.
*Salse: la salsa più usata era il Garum o Liquamen.
*Miele: i Romani mescolavano sapori acri e dolci.
*Vino: era speziato e condito e diluito con acqua.
I cibi che I romani non fecero in tempo a conoscere
*Pomodoro, zucchero, patata, caffé, cacao.
La giornata e il cibo
I Romani, dato che Ia vita di quei tempi era regolata dal sole, si alzavano presto, facevano una robusta colazione (lentacolum) a base di pane, formaggio, frutta secca e miele; verso mezzogiorno facevano uno spuntino leggero (Prandium) e dopo essersi recati alle terme verso le tre o le quattro del pomeriggio iniziavano a cenare (Coena), si stendevano sui letti tricliniari e, appoggiato il gomito ai cuscini, davano inizio al Convivium che si apriva con abbondanti antipasti (Gustatio) cui facevano seguito i piatti forti (mensa prima) e, a chiusura, il dessert (Mensa secunda) in genere a base di frutta e dolci. Gli schiavi addetti al banchetto servivano, il Cellarius (il nostro sommelier) soprintendeva alle bevande facendo portare I’aperitivo, il Mulsum (vino con miele e spezie), e poi i vini che accompagnavano la Mensa Prima venivano filtrati e conditi con spezie (Vino conditum) e diluiti con acqua, e, dulcis in fundo, sul dessert vino passito (Vino passum). Nel corso di un banchetto intrattenimenti di vario genere venivano offerti agli ospiti: musiche, danze, esibizioni di giocolieri ed acrobati, declamazioni di componimenti poetici.
da: Marco Pirollo 08119483222
3383353763
m.pirollo@txtconsulting.it

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25 giugno 2015
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La Land Art a Expo 2015: inaugurazione di un’opera di Land Art e un Workshop sul tema. Milano 11 giugno 2015. Si segnala che nell’ambito del Programma culturale di Cascina Triulza in Expo 2015 l’Associazione Arte in Cascina ha organizzato due significativi appuntamenti per il pubblico Expo dove è protagonista la Land Art. La Land Art è quel genere artistico che utilizza gli elementi della natura come legno, rami, foglie, paglia, sassi e l’ambiente stesso per realizzare opere e installazioni all’interno della Natura.
I due appuntamenti avvengono:
1. La mattina del 25 giugno, ore 11.00, presso la corte di Cascina Triulza dove avrà luogo l’inaugurazione dell’opera di Land Art “Foglia – Il respiro della Terra” realizzata nei giorni precedenti dall’artista Elena Milani, vincitrice della Call internazionale “Land Art in Cascina” sviluppata dall’associazione Arte in Cascina insieme a Fondazione Triulza. Sarà presente l’artista Elena Milani e altri importanti artisti di Land Art. Target di pubblico: famiglie, appassionati di arte, soggetti sensibili alle tematiche green.
2. La sera del 25 giugno, dalle ore 20 alle 21.30, l’associazione Arte in Cascina ha organizzato presso al “Sala dei 50” in Cascina Triulza il Workshop-Tavola rotonda: “La Land Art come strumento di promozione del territorio”. Target di pubblico: soggetti della P.A. e del mondo della cultura, operatori turismo, appassionati di arte e soggetti sensibili alle tematiche green.
Obiettivo Workshop: creare un dibattito per valorizzare luoghi e territori attraverso nuove proposte creative e culturali, sviluppando al contempo un’attività di marketing territoriale che può offrire interessanti prospettive lavorative e occupazionali.
Ne parlano al Workshop:
– Cristina Ceresa, Direttore editoriale Green Planner – Moderatore
– Alessandro Stillo, Direttore Artistico Programma Culturale Fondazione Triulza
– Gabriele Meneguzzi e Vincenzo Sponga, Direttori artistici manifestazione internazionale “Humus Park” – Comuni di Pordenone, Caneva e Polcenigo (Palù di Livenza, sito patrimonio umanità Unesco).
– Flora Berizzi – Ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo – Segretariato Regionale per la Lombardia
– Gianni Zardin, Gallerista
– Sandro Scollato, Relazioni esterne AzzeroCO2
L’evento è inserito nel programma culturale di Cascina Triulza. Qui di seguito il link: http://cascina.fondazionetriulza.org/it/initiative/tavola-rotonda-la-land-art-come-strumento-di-promozione-del-territorio/124/
da: Silvia Massimino [silvia@changeup.it]

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22 giugno dalle ore 19,
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SALERNO. “Territori attraenti per un mondo sostenibile”, è questo il tema che fa da collante al padiglione KIP dove il Cilento potrà raccontarsi attraverso il “suo” patrimonio immateriale più noto nel mondo: la Dieta Mediterranea.
Nella giornata inaugurale, il prossimo 22 giugno dalle ore 19, a portare la propria testimonianza legata alla filiera corta ed alla valorizzazione del grano e degli altri prodotti di qualità che compongono il menu “Pizza e Territorio”, ci sarà anche “daZero” di Vallo della Lucania.
La pizzeria è infatti stata invitata, insieme a Cibbì, ad accogliere i visitatori della giornata di presentazione del progetto, per dare un assaggio di quanto offre il Cilento per varietà e qualità. Nel padiglione, anche graficamente, sono riportati gli alimenti della Dieta Mediterranea tra cui in primis il grano, simbolo emblematico di floridità e base di una sana alimentazione.
La pizza fritta daZero spiccherà – dunque – tra gli aperitivi offerti ai visitatori del padiglione che ospita le comunità emblematiche della Dieta Mediterranea ad EXPO 2015, di cui il comune di Pollica è il capofila.
Il progetto nasce grazie ad una partnership tra la rete dei territori della Dieta Mediterranea, con a capo il Comune di Pollica, e la KIP School International – organizzazione indipendente che collabora con Governi Nazionali, Regionali e Locali, Università e Fondazioni.
Il comunicato completo è nella rubrica “AGRICOLTURA” del portale www.argacampania.it
in allegato_con alcune foto
La Redazione di Rosmarinonews.it

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Milano, venerdì 19 giugno ore 14.30
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Invito al convegno in EXPO 2015 organizzato da WWF, Slow Food e Mani tese.
Da oggi il calendario degli eventi WWF organizzati nell’ambito del progetto ‘LA NATURA DEL CIBO’ dentro e fuori EXPO 2015 sono illustrati qui
http://www.oneplanetfood.info/mipaaf
Dialoghi sul Kenya: cibo, biodiversità e turismo responsabile
Rho Fiera-Expo, Cascina Triulza
Milano, 19 giugno 2015 – Far uscire le comunità locali dalla povertà valorizzando ambiente, agricoltura e cultura indigena. Mani Tese, Slow Food e WWF organizzano l’incontro “Dialoghi sul Kenya: cibo, biodiversità e turismo responsabile”. L’appuntamento è venerdì 19 giugno, ore 14.30, alla Cascina Triulza (Rho Fiera, Expo di Milano).
Il filo conduttore è il progetto “Economie locali e tutela della biodiversità” che Mani Tese svolge in Kenya, nel bacino del fiume Molo, in partenariato con Slow Food, WWF, NECOFA, Slow Food Kenya e con il finanziamento della Fondazione Cariplo e della Regione Lombardia. L’obiettivo è coniugare l’agricoltura ecosostenibile, basata su prodotti locali, con turismo e tutela dell’ambente. Tutti temi al centro dell’Expo milanese, che saranno affrontati da rappresentanti italiani e africani.
Il fiume Molo è uno dei numerosi corsi d’acqua che nascono dalla foresta Mau, nel Kenya sud-occidentale. Tutto il bacino fluviale ha sofferto a causa del degrado della foresta, che negli ultimi vent’anni del secolo scorso è stata devastata da politiche di sfruttamento intensivo perdendo circa il 20% della sua estensione. A pagarne le conseguenze sono stati il clima e dunque l’economia del territorio, basata su un’agricoltura di sussistenza, sempre più povera, e sull’allevamento brado, diventato sempre più difficoltoso.
Il progetto triennale, iniziato nel 2013, si propone di favorire la partecipazione delle comunità locali a iniziative economiche in forma cooperativa per la promozione del turismo responsabile. Tra le attività previste, ci sono la protezione di tre prodotti agricoli locali, la riforestazione di 20 ettari di foresta, la realizzazione di 10 campi dimostrativi per l’agricoltura ecosostenibile, di un itinerario turistico e di strutture ricettive, la formazione di 40 giovani guide locali, un video che mostri i luoghi di progetto e di una guida turistica di turismo responsabile (che include anche le schede sui 7 Presìdi Slow Food in Kenya). Circa mille i beneficiari.
Il programma
Ore 14.30 – Saluti introduttivi
• Paola Brambilla, Delegata WWF per la Lombardia
• Barbara Cerizza, Coordinatrice Mani Tese ONG Onlus
• Bruna Bellini, Fondazione Cariplo
• Davide Pacca, Regione Lombardia* (in attesa di conferma)
• Irene Marocco, Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus
• Ruth Mwaniki, Rappresentante del paese Kenya a EXPO
Cibo ed economie locali per uno sviluppo sostenibile
• Samuel Karanja Muhunyu, Coordinatore NECOFA Kenya
• Guido Trivellini, Esperto Eliante/WWF Italia Ong-Onlus
• John Kariuki Mwangi, Slow Food Kenya e Vice Presidente Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus
Kenya e Italia: andata e ritorno
• Enrico De Luca, Operatore Viaggi e Miraggi
• Samuele Tini, Rappresentante Mani Tese in Kenya
• Giacomo Petitti, Responsabile educazione e formazione Mani Tese
Moderatore: Duccio Facchini, giornalista Altreconomia
Conclusioni a cura di Giovanni Sartor, Responsabile Area Cooperazione Mani Tese
Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa Mani Tese Gabriele Carchella, cell. 329 4025813 email: carchella@manitese.it.
Sara Bragonzi ufficio stampa – content & community manager
WWF Italia ONG ONLUS
s.bragonzi@wwf.it tel. 02 83133233 – cell 329 8315718 @wwfitalia
http://www.wwf.it/news/sala_stampa/

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17 giugno 2015
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Il Parco Regionale del Matese ad Expo. Biodiversità’ e produzioni agroalimentari di eccellenza
Il Parco Regionale del Matese ha presentato stamane ad Expo, presso il padiglione KIP (KNowledge, innovations,policies and territorial practices for the United Nations Millennium Platform), le pratiche per la sostenibilità ambientale e le eccellenze della flora e della gastronomia matesina. E’ stato il presidente dell’ Ente Parco, Umberto De Nicola, ad illustrare a visitatori,operatori e giornalisti, la ricchezza dell’area protetta matesina, sia dal punto di vista naturalistico che strettamente agroalimentare. ‘In una opinione pubblica sempre più’ colpita dalle vicende riguardanti il fenomeno terra dei fuochi, vogliamo rappresentare,nella più importante kermesse mondiale sull’alimentazione come l’Expo, le potenzialità’ di un territorio parte di una Campania diversa, fatta di alta qualita’, in cui le comunita’ sono ancora custodi di valori con attenzione massima alla terra ed alle produzioni.Il territorio del parco si avvia verso la certificazione FSC per tutta la superficie silvo-pastorale, una certificazione che pone l’area protetta del Matese all’avanguardia nel centro sud, inoltre abbiamo lanciato un marchio d’area che garantisce sulla provenienza dei prodotti del parco”. Apprezzata la degustazione che ha fatto da corona alla conferenza milanese: con la presenza di numerosi produttori, personalità provenienti anche da Thailandia e Taiwan, hanno potuto scoprire i numerosi prodotti agroalimentari tradizionali , dalle innumerevoli trasformazioni casearie (caciocavallo, scamorza, fior di latte, mozzarella di bufala, pecorini e formaggi da latte crudo bovino ed ovino ) ad opera dei produttori: Giusti, de lellis, di Lello, Montone, Iannetelli e Romano, al pane di patate e ai legumi di Antonia Tammaro e dell’azienda Valle Chiarelle, dal miele di Sofia Codone, ai salumi di Antonucci, per finire con la eccellenza del tartufo matesino della cooperativa di San Potito Sannitico e la particolarità dello zafferano essiccato di Angelo Frattini di Capriati a Volturno. Presente alla conferenza il direttore del padiglione Kip dott.Luciano Gonnella che ha manifestato l’intenzione di coinvolgere l’ente parco del Matese in una progettualità per la costituzione di un fondo mondiale per la sostenibilità ambientale. La missione del parco , finanziata con la progettualità della MIS 313 PSR Campania 2007-2013,e’ proseguita lasciando in dote ad Expo una testimonianza dell’ambiente matesino, infatti, fino ad Ottobre, presso il Giardino delle Nazioni Unite, saranno presenti alcune piante officinali e della montagna campana, compreso il cipresso della cipresseta di Fontegreca, melo e pero selvatico, castagno, leccio , agrifoglio. Le piante, allevate presso il vivaio forestale Carboniere di Castello Matese, sono state messe a dimora grazie alla sapienza e alla passione della U.o.d. 17 servizio territoriale di Caserta della Regione Campania. Da domani a martedì prossimo sara possibile trovare i produttori e le eccellenze gastronomiche ma tesine a Milano, presso il Fuori Expo, in via Tortona, ospitate nell’Italian makers village, una collettiva delle eccellenze dell’artigianato e della gastronomia italiana in pieno centro di Milano.
da: Carlo [carloscatozza@gmail.com]

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13 giugno 2015
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GUARDIA SANFRAMONDI (BN): “LA GUARDIENSE” HA PRESENTATO ALL’EXPO 2015 DI MILANO “I MILLE PER L’AGLIANICO”
La degustazione è stata guida da Riccardo Cotarella, con gli interventi di Domizio Pigna, Massimo D’Alema, Giuseppe Pagano, Gigi Brozzoni e Giovanni Mantovani
E’ stato presentato a Expo 20015, nell’ambito di una delle più esclusive manifestazioni realizzate a oggi all’ interno del Padiglione del vino, “I Mille per l’Aglianico”, uno dei vini di punta de “La Guardiense”, dedicato ai circa mille soci della cooperativa e frutto prezioso dell’omonimo progetto intrapreso dall’azienda di Guardia Sanframondi, volto alla valorizzazione dell’aglianico, che le è valso, nel 2013, il prestigioso “Oscar per la migliore innovazione nel vino”. Un’opportunità, questa, riservata a scelte aziende italiane che hanno potuto, così, mettere in vetrina e far conoscere alcuni dei loro migliori prodotti a una platea di esperti e appassionati provenienti da ogni parte del mondo.
La degustazione che è stata guidata da Riccardo Cotarella, enologo consulente della Cooperativa guardiese e Presidente del comitato scientifico del padiglione vino – Expo 2015, è stata allestita in una delle sale dedicate della struttura e ha riscosso grande appezzamento tra i numerosi e competentissimi partecipanti.
” Expo rappresenta per La Guardiense – ha rilevato il Presidente Domizio Pigna – una duplice opportunità: far conoscere meglio i nostri grandi vini, Aglianico e Falanghina, e dare visibilità al nostro territorio. Siamo onorati di partecipare a questo grande progetto e, nel nostro piccolo, essere ambasciatori della Campania, così poco rappresentata all’Esposizione universale.
“Queste giornate milanesi – ha aggiunto – sono un’ulteriore conferma dei positivi riscontri che stiamo avendo dai mercati internazionali che ci incoraggiano a proseguire sulla via di una sperimentazione capace di coniugare la tradizione dei nostri padri e le innovazioni tecnologiche più all’avanguardia”
“La Guardiense” ha partecipato a questa iniziativa anche come partner di altre venticinque aziende che hanno aderito all’innovativo progetto denominato “Wine Research Team”, concepito e diretto dall’enologo Riccardo Cotarella e finalizzato a produrre vini di alta qualità senza solforosa aggiunta.
Alla degustazione de “I Mille per l’Aglianico”, infatti, oltre a Domizio Pigna, hanno presentato le loro migliori etichette, anche: Massimo D’Alema (azienda “La Madeleine” di Narni), Giuseppe Pagano (azienda “San Salvatore” di Paestum) e i titolari dell’azienda “i Greco” (azienda di Cariati); e Gigi Brozzoni (curatore per molti anni della guida “I vini di Veronelli”) e Giovanni Mantovani (direttore generale di Veronafiere).
Sandro Tacinelli
ufficio stampa: La Guardiense
mob.: 3392073143
[sandrotacinelli@gmail.com]

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12 giugno 2015
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A EXPO 2015 la mela campana che combatte la calvizie e riduce il colesterolo.
Protocollo d’intesa a Expo tra Universita’ di Napoli e Consorzio di tutela Melannurca Igp.
Twitter di CN LAB
Studio condotto dal Dipartimento di Farmacia dell’Universita’ Federico II di Napoli sui prodotti nutracenici ottenibili dalla melannurca campana IGP.
Napoli 12.06.2015 (CN) – La melannurca campana IGP riduce il colesterolo e combatte efficacemente la calvizie: è il risultato dello studio condotto dal Dipartimento di Farmacia dell’Università Federico II di Napoli sui prodotti nutracenici ottenibili dal frutto, e reso noto a Piazza Irpinia di Expo 2015 in occasione della firma del protocollo d’intesa tra l’Università federiciana e il Consorzio di tutela Melannurca Campana IGP che stabilisce l’apposizione di un bollino sulle qualità nutraceutiche della mela in fase di commercializzazione del prodotto.
Il professor Gian Carlo Tenore, docente di chimica e tossicologia al Dipartimento di Farmacia dell’Università di Napoli Federico II ha spiegato:
“Tutte le mele contengono polifenoli, ma la Melannurca Campana IGP possiede un elevatissimo gruppo di polifenoli dai riconosciuti effetti salutistici – le Procianidine – superiore a qualsiasi altra cultivar di mela oggetto, sino ad oggi, di studi”.
Il docente ha aggiunto:
“Questo dato di fatto ha consentito di mettere a punto Applemets Colesterolo, il prodotto nutraceutico in grado di ridurre del 28,8% il colesterolo totale e incrementare l’espressione delle HDL (colesterolo buono) del 60%.
Il vantaggio essenziale è che il preparato ottenuto con Melannurca IGP non ha gli effetti collaterali di farmaci e altri preparati anticolesterolo, come per esempio le statine”.
Il Dipartimento di Farmacia ha replicato lo stesso procedimento, sempre avvalendosi dell’estratto polifenolico di Melannurca Campana IGP, per un altro preparato: Applemets Hair che invece combatte efficacemente la calvizie, consentendo la ricrescita dei capelli con un aumento significativo anche del diametro dei capelli.
In questo caso lo studio dell’Ateneo Federiciano si è concentrato sulla selezione della Procianidina B-2, responsabile dell’effetto ricrescita, e che si riscontra fortemente concentrata in Melannurca Campana IGP.
INFO
Abbiamo parlato di:
Consorzio di tutela Melannurca Campana Igp Facebook
Dipartimento di Farmacia Università Federico II Facebook
dal sito web Tiscali redazione

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venerdì 12 giugno 2015 Ore 14.30 – 17.30
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CONVEGNO INTERNAZIONALE
DARE VALORE ALLA NATURA
I Servizi ecosistemici per “nutrire il pianeta” venerdì 12 giugno 2015
Ore 14.30 – 17.30
Auditorium di Palazzo Italia EXPO 2015
Il 12 giugno 2015 si terrà a Milano all’interno di EXPO 2015, alle ore 14.30 nell’auditorium di Palazzo Italia, con la partiecipazone del Vice Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ANDREA OLIVERO, il Convegno internazionale dal titolo: Dare Valore alla Natura – I Servizi ecosistemici per “nutrire il pianeta”.
Il convegno, inserito nel palinsesto ufficiale del MIPAAF, sarà un’occasione per presentare il progetto LIFE+ MGN (Making Good Natura).
Il Life MGN – realizzato da un ampio partenariato di cui è capofila il CURSA (Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente) e cofinanziato dal Ministero delle Risorse Agricole, Alimentari e Forestali e dal Ministero per l’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – è il primo progetto italiano che sviluppa nuovi percorsi di governance ambientale finalizzati alla tutela degli ecosistemi agroforestali ed elabora forme di valutazione biofisica, qualitativa e quantitativa dei servizi ecosistemici nei siti della rete Natura 2000.
Acqua potabile, legname, risorse medicinali, regolazione della qualità dell’aria, stoccaggio del carbonio, biodiversità, paesaggio, fertilità del suolo, turismo e perfino esperienza spirituale, sono solo alcuni dei servizi che la natura ci offre ogni giorno, silenziosamente e a beneficio delle nostre attività, della nostra salute e il nostro benessere. Il progetto LIFE MGN ha l’obiettivo di attribuire un valore economico ai servizi forniti dagli ecosistemi, con l’intento di ‘tenere in conto’ la natura ed evitare la perdita progressiva di questi benefici fornendo, agli amministratori pubblici e ai gestori delle aree naturali protette, soluzioni e strumenti di gestione e autofinanziamento che costituiscano forme di remunerazione delle attività di tutela: i Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES).
La finalità del convegno è dare l’opportunità per una riflessione e confronto sul tema della valorizzazione del patrimonio naturale in relazione ai temi dell’esposizione universale “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”.
L’evento vuole essere un momento divulgativo che stimoli tale riflessione, portando a confronto esperienze ed esempi concreti di valutazione economica dei servizi ecosistemici ed applicazione di schemi di PES realizzate a livello internazionale.
IL SITO WEB UFFICIALE DEL PROGETTO : www.lifemgn-serviziecosistemici.eu
Ufficio stampa
WWF Italia 02 83133233 – 329 8315718 – 06 84497213 – 3298315725
CURSA CaracausiCaterina@libero.it lifemgncomunicazione@cursa.it 339.4893160
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PROGRAMMA
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Interventi istituzionali
ANDREA OLIVERO – Vice Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
ELISABETTA PARRAVICINI – Presidente ERSAF (Ente RegionaleServizi Agricoltura e Foreste) Lombardia
FULCO PRATESI – Presidente onorario WWF Italia – ONLUS
Interventi tecnici
“Il progetto LIFE+ MGN: dal Modello alla Governance”
GIUSEPPE SCARASCIA MUGNOZZA – Presidente CURSA (Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente) e DAVIDE MARINO – CURSA – Responsabile scientifico progetto Life+ Making Good Natura
“TEEB for Agriculture and Food”
KAVITA SHARMA – The Economics of Ecosystems and Biodiversity (TEEB) – UNEP
“Beyond Precious: Ecosystem Values in Times of Scarcity”
MARTA CERONI – Executive Director, Donella Meadows Institute –Vermont (USA)
“Using payment for ecosystem services to promote the conservation of cork oak woodlands”
MIGUEL BUGALHO – Biodiversity Adviser WWF Mediterranean Program and University of Lisbon
“The value and social significance of ecosystem services in Finland and in the Nordic Countries”
DALIA D’AMATO – PhD candidate at University of Helsinki – Department of Forest Sciences
“Partnering Business & Nature to preserve freshwater ecosystems in agricultural landscapes”
CSABA VASKO – Program Manager – Climate change and Energy – Danube Carpathian Program, WWF Hungary
Introduce e modera
GIANFRANCO BOLOGNA – Direttore scientifico WWF Italia – ONLUS – ONG
E’ prevista la traduzione degli interventi.
da: Sara Bragonzi WWF [s.bragonzi@wwf.it]

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10 giugno 2015
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L’alta cucina apre le porte al baratto moderno
Il Birichin di Nicola Batavia nel circuito iBarter
Lo chef piemontese ha aderito alla prima rete italiana per lo scambio multilaterale online. «Sono un innovatore e un pioniere che ama le sfide»
Il baratto moderno arriva in cucina, nello specifico nella cucina di Nicola Batavia. Il patron del Birichin di Torino ha aperto le porte del suo ristorante allo scambio aderendo al circuito iBarter, il primo circuito italiano per lo scambio multilaterale online. Così è possibile pagare una cena semplicemente con un prodotto della propria azienda o una consulenza professionale. «Ho creduto fin da subito nel baratto: grazie alla mia attività a Londra lo avevo conosciuto tempo fa. E quanto è arrivato anche in Italia, aderire è stata una scelta quasi naturale», rivela Batavia che è stato tra i primi a credere in iBarter portando la propria cucina all’interno del circuito.
Chef “olimpico”, sua la gestione del ristorante “Casa Nike” alle Olimpiadi di Torino 2006, Pechino 2008 e Londra 2012, diventato ambasciatore del gusto italiano nel mondo, Batavia è personaggio poliedrico che si muove al di fuori degli schemi. Nell’era degli chef blasonati, fece discutere la sua scelta nel 2008di rinunciare alla stella Michelin avuta due anni prima. «Alla forma preferisco la sostanza. Sono stato pioniere in molte cose che ho fatto. E quasi pionieristica è stata la decisione di credere in questa formula di baratto moderno. I risultati sono arrivati: con la crescita del circuito sono aumentati i clienti che pagano in crediti», spiega lo chef. Di fatto, chi si siede al tavolo può pagare il conto con i crediti ottenuti dalla vendita di propri prodotti o servizi e, per esempio, degustare il rinomato uovo affogato con tartufo e granella di nocciola -piatto che Batavia ha presentato 18 anni fa e che continua ad essere tra i must del Birichin- magari accompagnandolo con una bottiglia d’annata grazie ad una fornitura. E lo stesso chef rimette in circolo i crediti ottenuti per impreziosire ulteriormente la cantina del ristorante.
«Mi sono sempre piaciute le sfide, dentro e fuori la cucina», prosegue Batavia che ha visto due sue ricette tra le 99 selezionate per Expo 2015 e proprio ad Expo sarà presente da luglio con il suo bistrot “The Egg – semplice come un uovo”. «Sono un ricercatore nato, uno sperimentatore. Sto studiando l’applicazione della foglia di vite all’interno della cucina, oltre valutare nuovi abbinamenti di gusto come piselli, cacao e uova di quaglia», annuncia.
È con la ricerca che in cucina si arriva a scoprire nuovi sapori e nuovi abbinamenti. Una strada che ha seguito anche iBarter. «Di fatto, non abbiamo inventato nulla. Abbiamo solamente reinterpretato la formula del baratto in chiave moderna», precisa Marco Gschwentner responsabile strategie di sviluppo iBarter e tra i fondatori del circuito. Tenendo fermo il principio che non vengono effettuate transazioni in denaro, «il rapporto di scambio non è né bilaterale né contemporaneo, ma intervengono più soggetti e in tempi differenti. I vantaggi comportano un abbattimento dei costi e l’allargamento del network aziendale», aggiunge Gschwentner. Per regolamentare gli scambi, iBarter ha introdotto una moneta complementare: l’iBcredit il cui valore per comodità d’uso è stato equiparato all’euro.
iBarter – prima piattaforma italiana per il baratto multilaterale online, iBarter nasce dall’intuizione di un gruppo di manager e professionisti nel 2010 per diventare operativa l’anno successivo. Il portale promuove lo scambio di beni e servizi per imprese e privati attraverso la moneta complementare dell’iBcredits sopperendo la richiesta di liquidità delle aziende e creando una rete di interscambio che favorisce l’acquisizione di nuovi clienti e l’aumento del fatturato. www.ibarter.com
Ufficio stampa iBarter: Eo Ipso
Info: Marco Parotti – 340 9665279 – mparotti@eoipso.it
Miriam Giudici – 346 3907608 – mgiudici@eoipso.it

Categorie: Il Contadino

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