DENTRO ENERGY MED
INCONTRO COZZOLINO – KITTANEH – ALNSOUR: A BETLEMME OROLOGIO DELLA PACE MADE IN CAMPANIA.

L’Assessore all’Agricoltura ed alle Attività produttive della Regione Campania Andrea Cozzolino ha incontrato Omar Kittaneh, presidente dell’Autorità Palestinese per l’Energia (equivalente al Ministero per l’Energia) e Abdel Fattah AlNsour, direttore generale della CEGCO, la più importante società energetica della Giordania, a margine di EnergyMed, il salone dell’energia pulita che si è inaugurato oggi alla Mostra d’Oltremare di Napoli.

Nel corso dell’incontro, Cozzolino ha annunciato che la Campania regalerà un ‘Orologio della Pace’ a Betlemme. Nella piazza della Natività nella storica cittadina della Palestina sarà installato un orologio alimentato da pannelli solari interamente ‘made in Campania’.

Il progetto, che fu proposto da una associazione no-profit, sarà finanziato dall’Assessorato all’Agricoltura e alle Attività produttive della Regione Campania.Il primo assenso al progetto arrivò da Yasser Arafat, presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese fino alla sua morte e premio Nobel per la Pace nel 1994, la cui firma è in calce a un documento custodito negli uffici regionali. Ora, c’è anche l’ok della Municipalità di Betlemme.

“L’Orologio della Pace – ha commentato l’Assessore Cozzolino – è una testimonianza della collaborazione, avviata anni fa dal Presidente Bassolino, tra la Campania e il popolo Palestinese. Siamo impegnati a intensificare questo rapporto, e vogliamo attivare un dialogo costruttivo con questi Paesi sui temi dell’energia. E’ sbagliato non considerare le potenzialità che questi mercati offrono”.

Nell’incontro di oggi a Napoli, Kittaneh ha illustrato all’Assessore Cozzolino il progetto per la riabilitazione e la ricostruzione della sottostazione di Gaza Occidentale, raccordo tra il principale fornitore di energia nella Striscia di Gaza e la griglia di distribuzione palestinese, bombardata dall’esercito israeliano lo scorso giugno.

La distruzione ha causato un abbassamento significativo della potenza destinata ai consumatori. A quattro mesi di distanza, l’APE è riuscita a installare sette trasformatori (a fronte dei 6 precedenti) con differenti capacità, che hanno permesso di recuperare 60Mw di energia. Ora sta per partire la seconda fase del piano di ricostruzione, che prevede, grazie all’acquisto di nuovi generatori e delle altre strutture necessarie, il recupero di altri 60MW, che assicureranno il ritorno alla normalità.

Il budget previsto per il progetto è di circa 5 milioni di euro, e dovrebbe essere completato entro i prossimi 15 mesi. Per l’acquisto dei trasformatori e il loro trasferimento a Gaza sono previste delle gare nel rispetto delle regole della World Bank.

Un’altra gara, a livello internazionale, sarà organizzata per individuare l’azienda che dovrà occuparsi della costruzione degli impianti.

“C’è una storica collaborazione- ha ricordato Kittaneh – tra Italia e Palestina, specie sulle questioni energetiche. Guardiamo con interesse all’esperienza italiana, in particolare per quel che riguarda le fonti rinnovabili, non solo dal punto di vista delle tecnologie e degli investimenti ma anche per darci un moderno sistema legislativo in materia”.
“Amman– ha commentato Abdel Fattah Al-Nsour – può rappresentare la porta per accedere ai mercati competitivi dell’Oriente. La capitale giordana rappresenta, infatti, il punto di riferimento per tutte le aziende mondiali interessate a investire nell’area mediorientale. Penso, ad esempio, alla ricostruzione dell’Iraq, per cui sono previsti investimenti per oltre 20 milioni di dollari”.
In allegato due foto dell’incontro tra l’Assessore regionale all’agricoltura e alle attività produttive Andrea Cozzolino e Omar Kittaneh, presidente dell’Autorità Palestinese per l’Energia (equivalente al Ministero per l’energia).
Ufficio Stampa 8 MARZO 2007

—–Messaggio originale—–
Da: Claudio Pappaianni [mailto:pappaianni@regione.campania.it]
Inviato: giovedì 8 marzo 2007 18.14
A: pappaianni@regione.campania.it


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