L’emergenza ambientale in Campania è abbastanza nota ma una tabella sarà utile al riguardo. I comuni maggiormente interessati da inquinamento sono 19 in provincia di Caserta: Recale, Marcianise, San Marco Evangelista, Portico di Caserta, Macerata Campania, San Nicola la strada, Capodrise, Villa Literno, Casal di principe, San Cipriano d’Aversa, Villa di Briano, San Tammaro, San Prisco, Caserta, Valle di Maddaloni, Maddaloni, Casapesenna, Santa Maria la Fossa, Cancello arnone; e 7 nella provincia di Napoli: Acerra, San Vitaliano, Pollena Trocchia, Nola, Marigliano, Cercola. Le cause di inquinamento sono molteplici. Le più frequenti sono: i rifiuti dati illegalmente alle fiamme; alcune industrie come gli inceneritori, cartiere, fonderie, raffinerie, impianti per la lavorazione di materie plastiche; le discariche abusive di rifiuti tossici spesso provenienti da altre regioni, specie da quelle del nord, con 17 siti censiti solo ad Acerra; i pozzi inquinati da metalli pesanti e sostanze chimiche, di cui 60 solo ad Acerra. Tutto ciò ha provocato forzatamente il sequestro di oltre 500 bovini e 10mila ovini nel periodo 2002-2003. Inoltre gli incendi di rifiuti in tre annni hanno avuto una terribile escalation: 67 nel 2000, 151 nel 2001, 68 nei primi sei mesi del 2002. La diossina che di norma si trova nel latte animale è di 3 picogrammi; mentre il valore riscontrato varia da 6 a 30 picogrammi con punte di oltre 30!


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